Acqua di Roma: le case di distribuzione disseminate in città
A Roma le case dell'acqua sono anche posti dove ricaricare lo smartphone o consultare le informazioni di pubblica utilità.
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Montaggio: Claudio Lucca
Acea e le case dell'acqua nella città di Roma
Cosa sono le case dell’acqua? Luoghi in cui i cittadini possono portare le loro bottiglie da riempire di acqua fresca, naturale o gassata, perfettamente in regola con i parametri microbiologici imposti dalla severa legge italiana. Evitando così di spendere inutilmente il loro denaro per acquistare ingombranti casse al supermercato, dovendo poi smaltire i rifiuti.
È vero infatti che le bottiglie di plastica possono essere gettate nella raccolta differenziata, ma è vero anche che alcuni errori commessi in buona fede (come quello di schiacciarle dall’alto e non in lunghezza) possono compromettere il buon esito del processo di riciclo. Oltretutto, la plastica vergine deriva dagli idrocarburi, principali responsabili delle emissioni di CO2 di origine antropica e, quindi, del riscaldamento globale.
Già quest’argomentazione potrebbe essere più che sufficiente per convincersi a lasciar perdere l’usa e getta. Il gruppo Acea – che gestisce il servizio idrico integrato per 9 milioni di cittadini in cinque regioni italiane – ha pensato di offrire una buona ragione in più. Da quest’intuizione nascono le Case dell’acqua di Roma, fontanelle hi-tech in cui, oltre a rifornirsi gratuitamente di acqua, si può ricaricare il tablet o lo smartphone, oppure consultare le informazioni di pubblica utilità diffuse attraverso i display digitali.
I numeri delle case dell’acqua a Roma
Sono 96 le case dell’acqua installate nella città metropolitana di Roma: 69 nei Comuni della provincia (da Fiano Romano fino a Fiumicino e Carpineto Romano), 27 entro i confini del Comune. I dati sono stati diffusi dalla stessa Acea a marzo 2021, in occasione dell’installazione di una nuova fontanella in una location d’eccezione: il Palazzo del Quirinale.
Ciascuna di esse eroga 180 litri di acqua all’ora, il che significa riempire una bottiglia da un litro in 20 secondi. Dalla loro attivazione a marzo 2021 hanno distribuito ai cittadini 96,8 milioni di litri d’acqua. Parametrandoli al numero di bottiglie da 1,5 litri che non sono state acquistate, usate e smaltite, ne deriva un risparmio di oltre mille tonnellate di plastica, evitando l’emissione in atmosfera di 2.872 tonnellate di CO2 equivalente. E questi numeri sono relativi soltanto all’area metropolitana di Roma; dispositivi simili sono stati installati anche in diversi Comuni della Campania.