L'eco-shopping: comprare naturale, ecologico, sostenibile
Acquistare responsabilmente per contribuire a limitare l'impronta ecologica delle merci, dalla produzione al trasporto allo smaltimento. Lo shopping sostenibile è, al contempo, un diritto, un dovere e una sfida per il consumatore che vuole fare la sua parte in termini ambientali. Trasparenza e informazione sono le parole chiave per orientarsi nel mondo dell'ecoshopping: dall'abbigliamento all'alimentazione, dall'igiene personale agli accessori.
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Consumatori in cerca di sostenibilità
La sostenibilità è diventata un fattore non trascurabile nel carrello della spesa del consumatore consapevole.
Secondo un'indagine dell’Osservatorio Immagino, nel 2019 le icone e i marchi che forniscono garanzie sull'impatto dei prodotti (cruelty free, Ecocert, Ecolabel, Fairtrade, Friend of the sea, Fsc, Sustainable cleaning e Utz) si sono confermati per gli italiani un elemento importante, spesso decisivo per completare l'acquisto.
La tendenza riguarda tanto l’alimentare quanto la cura della casa, comparto in cui i prodotti che riportano in etichetta caratteristiche green hanno fatto registrare una crescita del 10,9% di vendite contro il +3,1% del 2018.
La moda sostenibile
Questo andamento trova conferma anche nel settore dell'abbigliamento. Secondo Year in Fashion 2019- report della piattaforma di ricerca Lyst, che analizza i fenomeni peculiari del settore della moda durante l’anno- il 2019 ha visto la moda sostenibile crescere in maniera esponenziale, con un aumento del 75% di ricerche legate allo shopping sostenibile.
Particolare attenzione è stata dedicata alla scelta dei materiali sostenibili, le cui ricerche sono aumentate fino a toccare vette del 130%.
Quali sono, dunque, le accortezze da adottare per riuscire ad acquistare capi di vestiario sostenibili?
- Leggere le etichette di composizione dei capi, obbligatorie per legge, così da reperire le informazioni necessarie a scegliere tessuti o filati naturali e poco impattanti. Il cotone biologico, la canapa e il bambù, ad esempio, non necessitano dell’uso di pesticidi per la coltivazione. Il lyocell e il modal sono tessuti artificiali di origine naturale estratti dalla cellulosa degli alberi di eucalipto e faggio. Esistono inoltre, indumenti creati con filati rigenerati.
- Prestare attenzione alle tinture, optando preferibilmente per capi tinti con colori vegetali o attraverso tecniche a basso impatto ambientale, segnalate dalla sigla Oeko-Tex. Alcune piattaforme di shopping online, collettori di grandi marchi di abbigliamento (Zalando o Decathlon, ad esempio), segnalano con un'icona, una dicitura o una descrizione apposita i capi che- soddisfando precisi parametri- risultano particolarmente sostenibili. Esistono, inoltre, e-commerce dedicati esclusivamente alla moda green: Eco Fashion Labels e Content offrono una selezione di abbigliamento e accessori, mentre Compare Ethics esplicita la percentuale di sostenibilità di ogni singolo prodotto.
- Comprare capi di seconda mano o vintage, per evitare nuovi costi ambientali di produzione e incoraggiare, al contrario, l'economia circolare. In questo senso, le possibilità sono molte: tanto per gli adulti quanto per i bambini, sul territorio esistono diverse proposte di punti vendita specializzati in second hand. Per quanto riguarda l'online, un esempio su tutti è il sito Armadio Verde, che consente di mettere a disposizione di altri capi di vestiario che non si utilizzano più, guadagnando a ogni vendita stelline necessarie ad acquistare a propria volta. Non mancano, infine, gruppi e vetrine sui social media dedicate proprio alla compravendita di abbigliamento di seconda mano.
Sostenibilità a tavola
Il mercato alimentare offre un'ampia gamma di scelte, che ampliano di fatto la possibilità per i consumatori di fare la differenza in termini di sostenibilità.
Scegliere alimenti locali, di produttori conosciuti, è senza dubbio il modo migliore per contenere le emissioni legate al trasporto, verificare da vicino il riscorso a pesticidi e sostanze chimiche dannose, ottenere garanzie in merito alle condizioni di allevamento e benessere animale.
Portali come l'Alveare che dice sì o i gruppi di acquisto solidale permettono di effettuare gli ordini online e di recuperare poi i prodotti- di solito settimanalmente-in un punto di ritiro prestabilito.
Internet accoglie, inoltre, siti di e-commerce specializzati (Sorgente Natura, Macrolibrarsi sono solo due esempi) in prodotti naturali e biologici. Per minimizzare l'impatto del packaging e del trasporto, è bene essere oculati negli acquisti e fare in modo di effettuare ordini cospicui, magari coinvolgendo più persone o famiglie al fine di ottimizzare la spedizione.
Soluzioni come le eco-botteghe, i Negozi Leggeri e i corner di prodotti sfusi all'interno dei mercati o dei supermercati consentono, inoltre, di acquistare riducendo al minimo gli imballaggi.
Tali tipologie di punti vendita offrono, accanto ai generi alimentari, anche prodotti di pulizia della casa o della persona alla spina, con l'opzione del vuoto a rendere e a basso impatto ambientale.
Pulizia, cosmesi, cura del corpo a basso impatto
Per quanto concerne i cosmetici, la pulizia e la cura del corpo di grandi e bambini, l'online offre opzioni interessanti. Dai pannolini ecologici ai prodotti naturali per l'igiene dei neonati, ai detergenti per corpo e capelli con un inci a basso impatto: siti come Ecobaby, Lattepannolini, Elobaby mettono al centro della loro offerta il rispetto per l'ambiente.
Gli stessi portali affiancano le eco-botteghe e i negozi specializzati nel proporre prodotti di pulizia per la casa il più possibile naturali. Con un intento condiviso: permettere ai consumatori più attenti di contenere la propria impronta ecologica senza rinunciare alla comodità della consegna a domicilio.