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A Los Angeles un’Expo dedicata ai prodotti a base vegetale

Si terrà a settembre 2021 negli studios della Paramount, la prima fiera interamente dedicata ai prodotti a base vegetale. Secondo gli organizzatori, un’occasione per far incontrare investitori, acquirenti e mondo dell’informazione e sviluppare così un mercato ancora sottovalutato.

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©Scout PB Expo

A Los Angeles la prima Plant Based Expo

I prodotti a base vegetale possono rivoluzionare l’economia e modificare i cicli produttivi delle aziende, salvaguardando allo stesso tempo le risorse del pianeta? Secondo la società di marketing americana Scout 22 la risposta è sicuramente affermativa.

Scout 22 ha infatti organizzato la prima fiera Expo di prodotti a base vegetale: si chiamerà Scout Plant-Based Expo e si terrà il 18 settembre 2021 a Los Angeles, presso il Paramount Studios Backlot di Hollywood.

Una fiera al 100% vegetale per dare un impulso alla comunità di riferimento” spiega il co-fondatore dell'evento Jim Amos, allo scopo di “aiutare i prodotti alimentari e i marchi emergenti a base vegetale a connettersi con investitori, acquirenti e giornalisti di spicco".
 

Una rivoluzione del concetto di "Expo"

Secondo gli organizzatori, le mega-esposizioni a cui siamo abituati sono controproducenti perché non danno il tempo di stabilire contatti proficui.

Inoltre gli stand si caratterizzano in base alla forza economica dell’azienda: più si è grandi e più si è disposti a pagare per avere uno stand più grosso.

Invece la Scout PB Expo vuole rivoluzionare anche il concetto di Expo: gli stand avranno una tariffa unica per tutti, nessuno otterrà più spazio indipendentemente dalle dimensioni dell'azienda.

Tutti perciò si ritroveranno in condizioni di parità: “Scout Plant-Based Expo è stata creato per aiutare i marchi a base vegetale emergenti e di medie dimensioni a crescere e per portare prodotti più innovativi, più sani e più etici tra gli americani” recita il sito della fiera.

Verrà anche previsto uno spazio virtuale per privati e aziende che non possano partecipare all'evento di persona ma che siano interessati a scoprire nuovi marchi.
 

La lezione del coronavirus per un'etica dei consumi

Naturalmente al centro dei prodotti dell’Expo ci saranno i prodotti alimentari. La pandemia ha dimostrato come la catena alimentare statunitense dipenda troppo dalla carne: è bastata la chiusura di una decina di stabilimenti per mettere in ginocchio gli allevatori. In tanti hanno scelto di sopprimere i capi di bestiame invenduti.

Un'opportunità, se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, per i prodotti vegani: già nell'ultimo anno le vendite al dettaglio di questo tipo di alimenti sono cresciute del 11,4%. Un mercato che vale 5 miliardi di dollari negli Usa.

Infine, Scout Plant-Based Expo, che aprirà le registrazioni a partire da quest'estate, sceglierà i partecipanti in base a una serie di criteri improntati all’etica, tra i quali:

  • Nessun prodotto di origine animale o sfruttamento di animali o persone.
  • Impatto positivo o nullo sull'ambiente.
  • Qualità e sostenibilità degli ingredienti.
  • Trasparenza della catena di approvvigionamento.
  • Standard di lavoro (retribuzione, pratiche eque).