News

General Fusion: la fusione nucleare finanziata da Jeff Bezos

La fusione nucleare sarà l’approccio del futuro per produrre energia a zero emissioni? Il governo britannico e la startup canadese General Fusion sembrano di quest’idea, e possono contare sul sostegno finanziario dell’uomo più ricco al mondo.

jeff-bezos

Credit foto
©Seattle City Council / Wikimedia Commons

In Inghilterra, per la precisione nell’Oxfordshire, a partire dal 2025 sarà operativa una nuova centrale per la produzione di energia sulla quale sono stati investiti circa 400 milioni di dollari. Fin qui sembrerebbe non esserci niente di così anomalo, se non fosse per due dettagli: si tratterà di un prototipo basato sulla fusione nucleare, e nella lista dei finanziatori vanta il nome di Jeff Bezos, il patron di Amazon.

 

Cos’è la fusione nucleare

I reattori e le bombe nucleari si basano su un procedimento chiamato fissione, in cui il nucleo atomico di un elemento chimico pesante si scinde in due (o più raramente tre) nuclei più leggeri. Si perde così un po’ di massa e la differenza viene liberata sotto forma di energia.

 

Semplificando molto, si può dire che la fusione sia il processo inverso perché due nuclei leggeri si uniscono per formarne uno più pesante. La massa di quest’ultimo, però, è inferiore rispetto alla somma dei due componenti. Anche in questo caso si genera quindi una differenza di massa che si trasforma in energia.

 

Come funzionerà la centrale di General Fusion

Fin dall’inizio del Novecento gli scienziati cercano un metodo per sfruttare la fusione nucleare per scopi militari o civili; nella seconda categoria rientra anche il percorso avviato in Italia dall’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile. La prospettiva è quella di produrre energia senza generare emissioni di CO2, producendo una quota estremamente limitata di scorie radioattive.

 

La startup canadese General Fusion ci sta lavorando da circa un decennio. Il prossimo anno intraprenderà la costruzione di una centrale presso il campus di Culham, nei pressi di Oxford, di proprietà della UK Atomic Energy Authority (partner del progetto). 

 

In realtà si tratterà di un impianto pilota, le cui dimensioni ammonteranno a circa il 70% di un analogo impianto commerciale. Se i test andranno per il verso giusto, si passerà poi alla generazione di energia; sono già state poste le basi di un accordo commerciale in merito.

 

"Questo nuovo stabilimento di General Fusion dà un forte impulso ai nostri piani di sviluppare un’industria della fusione nucleare nel Regno Unito, e sono emozionata per il fatto che Culham ospiterà un progetto così all’avanguardia e potenzialmente rivoluzionario”, ha dichiarato la ministra britannica per la Scienza Amanda Solloway.

 

Jeff Bezos mette gli occhi sulla fusione nucleare

La notizia ha attirato l’attenzione dei media anche perché fin dagli esordi General Fusion ha potuto contare sul supporto di un finanziatore di tutto rispetto: Jeff Bezos, fondatore del colosso dell’e-commerce di Amazon e ufficialmente uomo più ricco al mondo, con un patrimonio personale che Forbes valuta 208 miliardi di dollari.

 

In parallelo a investimenti di stampo più tradizionale, per esempio nel settore immobiliare, Bezos è stato uno dei primi in assoluto a scommettere su Google fin dal 1998. Tra i suoi investimenti si annoverano il Washington Post (acquistato nel 2013 per 250 milioni di dollari), Uber, Business Insider e Nextdoor.

 

Che dire, invece, dell’energia? Amazon – l’azienda, quindi, e non il suo presidente – è il maggior acquirente al mondo di energia da fonti pulite, con 8,5 GW complessivi. Tra i 206 progetti che ha finanziato, gli ultimi in ordine di tempo sono il primo impianto solare con stoccaggio in California, capace di generare 100 MW (abbastanza per alimentare 28mila abitazioni per un anno) e un parco eolico da 350 MW nelle acque al largo della Scozia