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I Giardini Hanbury diventano un laboratorio verde

I Giardini Hanbury, in Liguria, ospitano lo svolgimento di un progetto europeo per la conservazione di piante endemiche a rischio. L'Italia è il paese europeo con più specie da proteggere.

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©https://www.giardinihanbury.com/

Non tutti sanno che a Ventimiglia, sul promontorio della Mortola, ci sono i giardini botanici più famosi d’Italia, forse dell’intero Mediterraneo. Nati nel 1867 per opera di sir Thomas Hanbury, i Giardini Botanici Hanbury sorgono a pochi chilometri dalla Francia e preservano diverse specie di piante botaniche autoctone ed esotiche. 

La novità dei Giardini è che ora diventano partner e sede del “Laboratorio per la conservazione della diversità vegetale ligure”, un esperimento nato all’interno del progetto Life Seedforce, che si propone di usare le banche dei semi per reintrodurre e rinforzare le piante spontanee d’Italia a rischio di estinzione.
 

58 specie in Italia in cattivo stato di conservazione

L'Italia ospita un numero elevato di piante di interesse comunitario: sono infatti ben 104 le specie vegetali incluse nella Direttiva Habitat, molte delle quali esclusive delle nostre regioni.

Secondo l’ultimo report sulla condizione di attuazione della Direttiva, 58 di queste sono in cattivo stato di conservazione: nell’Arco Alpino, ad esempio, soffrono la testa di drago, la genziana ligure e la sassifraga del monte Tombea; nel Mediterraneo la Primula di capo Palinuro, la bocca di leone di Linosa, il ginestrone delle Isole Eolie, la felce gigante della Sicilia e il Ribes della Sardegna si trovano in condizioni sfavorevoli e il trend in atto indica un chiaro peggioramento della situazione in futuro.

Per rispondere a questa emergenza è nato Life Seedforce, un progetto finanziato dalla Commissione europea attraverso il programma Life, con un budget totale di oltre sette milioni di euro, che mira a recuperare e rafforzare le popolazioni di piante autoctone italiane in via d’estinzione grazie alle banche dei semi.
 

Il surplus delle piante sarà venduto

I Giardini Hanbury attingeranno alle banche dei semi e metteranno a disposizione il proprio laboratorio: l’obiettivo sarà quello di studiare la conservazione di tre specie considerate a rischio a livello nazionale, ovvero Campanula sabatia, Gentiana ligustica e Leucojum nicaeense.

“Le piante – spiega Costantino Bonomi, conservatore di botanica del MUSE di Trento, che coordina il progetto – saranno propagate massivamente in serra e in laboratorio e nei vari siti verranno trasferiti oltre 25.000 individui di queste specie rare, di cui 20.000 in Italia, per spezzare le catene dell’isolamento che oggi le condannano all’estinzione. Sono piante rare, ma per tutti: il progetto Life Seedforce metterà infatti in vendita il surplus di produzione, per favorire ancora di più la diffusione di queste piante nelle nostre case e nelle nostre città”.