Azioni concrete contro il climate change
Le strategie economiche per il contenimento delle emissioni e contro il riscaldamento globale sono da attivare a tutti i livelli. Anche le aziende, in occasione dell'ultimo Global Climate Action Summit, sono chiamate ad azioni sempre più concrete contro il climate change, il temuto e vicino anno zero del cambiamento climatico.
La via del cambiamento: 12 anni per salvare il Pianeta
L'allarme è stato lanciato dall'ICCP (l'ente intergovernativo sui cambiamenti climatici) e lascia poco margine: 12 anni, per la precisione. O le nazioni cambiano al più presto rotta intraprendendo misure per contenere il riscaldamento globale entro l'1.5 gradi o le conseguenze saranno disastrose.
Ultimamente si parla e si legge spesso di summit, incontri, convegni a cui prendono parte esperti da tutto il mondo per contribuire alla causa comune di salvaguardia del Pianeta e dei suoi abitanti. Accanto a questi grandi eventi siamo anche ormai abituati ad associare notizie di manifestazioni e forti segnali di protesta verso politiche in contrasto con quanto raccomandato dai climatologi.
La realtà ultima è che manca davvero poco tempo, circa 12 anni, per fare in modo di limitare il disastro e la catastrofe ambientale.
Global Climate Action Summit, l'evento cambiamento
In quest'ottica si è inserito anche il Global Climate Action Summit, un incontro di esperti del settore che ha avuto luogo lo scorso 12 settembre a San Francisco per parlare di cambiamenti climatici e di possibili soluzioni ad essi legati.
Incontro che si è reso necessario, da una parte, per far incontrare tutti gli stakeholders a livello mondiale sulle conseguenze delle manifestazioni dei cambiamenti climatici (uragani, incendi, ondate di calore senza precedenti e inondazioni improvvise e violente).
Il Summit è stato deciso e voluto anche per proporre soluzioni rispetto all'uscita degli Stati Uniti - Paese che ha un ruolo chiave e un peso considerevole - dall'Accordo di Parigi. Quindi per mettere in atto azioni incisive e immediate.
Secondo quanto riportato dalla rivista Forbes, il Global Climate Action Summit ha rappresentato un momento importante e decisivo, una svolta forte nel voler affrontare e proporre soluzioni pratiche e immediate al cambiamento climatico.
Mobilitare gli investitori e sensibilizzare le comunità economiche che contano a fare un passo avanti per accogliere il cambiamento è stato uno dei punti chiave su cui si è lavorato.
Leggi anche Fonti rinnovabili, scommetttere sull'energia solare >>
L'Agenda verde degli investitori
Circa 400 investitori previdenti hanno infatti scelto di collaborare per portare avanti e accelerare in modo decisivo la transizione verso un'economia a basso uso di carbone e combustibili fossili, prediligendo le energie pulite e scelte rinnovabili, riducendo le emissioni e aiutando a portare avanti gli obiettivi dell'Accordo di Parigi: è ciò che, in dati e in programmi e progetti futuri, viene chiamata "The Investor Agenda".
Anche a tal proposito è significativo il messaggio di apertura del summit di Christiana Figueres, segretaria esecutiva dell'Unfcccc "Il progresso esponenziale è necessario e si può realizzare. E' arrivato il momento di muoversi dal sapere che è realizzabile, alla realizzazione vera e propria".
Del resto, se da un lato il cambiamento climatico rappresenta una minaccia, dall'altro può essere visto come una delle più grandi opportunità economiche del 21esimo secolo: lo sanno bene aziende come Ceres, Levi Strauss & Co., Lyft, McDonalds, Mars e moltissime altre che si stanno già muovendo e stanno firmando per portare avanti un modo di fare affari più sostenibile.
Leggi anche Professioni green, uno sguardo sul futuro >>
Foto: nitsuki / 123rf.com