Il secondo Global Strike for Future
Dopo il primo sciopero globale per il clima del 15 marzo, venerdì 24 maggio si replica. In tutto il mondo i ragazzi scenderanno in piazza per seguire l'esempio di Greta Thunberg e portare l'attenzione sulla crisi climatica.
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©FridaysForFuture Roma / Facebook
Tutti in piazza il 24 maggio
Dopo il primo sciopero globale per il clima del 15 marzo, il 24 maggio si fa il bis, scendendo in piazza per chiedere ai governi di tutto il mondo di salvare il clima. Sempre di venerdì, il giorno che la giovanissima attivista svedese Greta Thunberg ha scelto per i suoi primi scioperi solitari.
Sono più di 110 i Paesi del mondo che hanno risposto all’appello del secondo Global Strike for Future, superando le 1.500 manifestazioni. In Italia sono in programma sit in e cortei in 126 città.
“Non abbiamo più tempo, bisogna agire subito”: questo il messaggio forte che i ragazzi urleranno da un capo all’altro del Pianeta. Un messaggio che a un occhio disattento potrebbe sembrare catastrofista, ma che poggia le radici su evidenze scientifiche acclarate.
Il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (Ipcc) infatti ha messo nero su bianco che, continuando di questo passo, già tra il 2030 e il 2052 le temperature medie globali saranno cresciute di 1,5 gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali, mettendo in ginocchio gli equilibri del Pianeta e delle persone che lo abitano.
Le manifestazioni in Italia
A Roma hanno aderito tutte e tre le università, oltre a decine di scuole medie inferiori e superiori. Fianco a fianco con gli studenti ci saranno ospiti illustri come il geologo Mario Tozzi, il fisico climatologo del Cnr Antonello Pasini e anche la piccola Alice, che a soli nove anni ha seguito l’esempio di Greta, diventando un simbolo della lotta ambientalista.
A Milano il corteo studentesco partirà alle 9 da piazza Cairoli, dando il via a una giornata di eventi che culmina in una seconda grande manifestazione alle 18.
Pochi giorni fa il consiglio comunale del capoluogo lombardo ha approvato, con 30 voti favorevoli e 6 contrari, la mozione che chiedeva di dichiarare l’emergenza climatica e ambientale. Una vittoria per la sezione locale di Fridays for future, promotrice dell’iniziativa, e più in generale per chi è convinto del fatto che il clima meriti di salire al primo posto nella lista di priorità delle amministrazioni. Finora in Italia solo il comune di Acri, in Calabria, ha fatto lo stesso.
A dare l’esempio sono state Inghilterra, Irlanda e Scozia, che nelle scorse settimane hanno portato (e approvato) mozioni simili in Parlamento.
Banksy stupisce a Venezia
Si manifesta anche a Venezia, a partire dalle 8.30 in piazzale Cialdini. La città veneta in questi giorni è finita sotto i riflettori per l’ultima imprevedibile trovata – sempre a sfondo ambientalista – del misterioso street artist Banksy.
Con lo stile provocatorio che lo contraddistingue, e intabarrato in abiti pesanti per non farsi riconoscere, l’artista ha esposto in piazza San Marco la sua ultima opera, che ritraeva un’enorme nave da crociera nella laguna.
Il video è stato diffuso solo in questi giorni ma il blitz risale al 9 maggio scorso, a due giorni dall’apertura al pubblico della Biennale, “a cui per qualche motivo non sono mai stato invitato”, commenta Banksy su Instagram.
Il suo video documenta anche la scena surreale in cui la polizia municipale, non potendo immaginare di avere a che fare con un personaggio noto in tutto il mondo, gli impone di smantellare l’opera perché manca l’autorizzazione comunale.