A Milano, il comune sostiene i progetti sociali con il crowdfunding
Con il "Crowdfunding Civico" del Comune di Milano, il terzo settore, i cittadini e il Comune uniscono le forze per prendersi cura della città partendo dai quartieri periferici e dalle comunità.
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©Comune di Milano
Una parete per l’arrampicata urbana allestita sotto un’arcata della ferrovia nel quartiere Greco; un repair-cafè alla Barona dove i cittadini possono portare i propri oggetti a riparare; un’installazione teatrale itinerante ispirata a Gianni Rodari nelle biblioteche dei quartieri periferici; un orto urbano condiviso nel quartiere Niguarda.
Sono solo alcuni dei primi sette progetti, su un totale di venti, selezionati per la seconda edizione del “Crowdfunding Civico” che ha preso il via sulla piattaforma Produzioni dal Basso.
L’iniziativa, voluta dal Comune di Milano e realizzata in collaborazione con Produzioni dal Basso e Ginger Crowdfunding, è volta a favorire lo sviluppo sociale ed economico della città partendo dal basso e coinvolgendo in prima persona i milanesi e le realtà del terzo settore nel ridisegnare spazi e servizi del proprio quartiere.
Il Comune di Milano contribuisce con il 60%
Il progetto, cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del PON Città Metropolitane 2014-2020, conta su una dotazione complessiva di 550mila euro.
I 20 progetti selezionati, se raggiungeranno il 40% del loro budget tramite crowdfunding entro 60 giorni, verranno cofinanziati dal Comune di Milano per il restante 60%, fino a un massimo di 60mila euro.
Per aiutare le organizzazioni selezionate a realizzare una raccolta fondi di successo, il Comune ha offerto a tutti i progetti selezionati un percorso formativo online e un servizio di accompagnamento a cura di Ginger Crowdfunding, oltre a interventi di comunicazione per accrescere la visibilità delle proposte presentate sulla piattaforma.
I progetti selezionati dal Comune
Oltre ai progetti menzionati in apertura, è stata selezionata anche la proposta di realizzare un “asilo bianco” rivolto alle famiglie che abitano nel quartiere di Rogoredo, proponendo risposte concrete ai bisogni di educazione, socialità e cura, tra cui asili nido e percorsi di psicoterapia.
E poi ancora altri due progetti, uno dedicato alla musica, che coinvolge i quartieri di Porta Vittoria, Viale Umbria e Viale Molise con l’obiettivo di organizzare 8 laboratori musicali e di clowneria rivolti a tutti gli abitanti mentre nel quartiere Isola, un dismesso ristorante potrà trasformarsi in un circolo e luogo d’incontro per le famiglie, dove i genitori possono lasciare i figli ma anche lavorare accanto a loro: all’interno del locale, infatti, sarà allestito anche uno spazio di coworking.
“In questo periodo tutti siamo chiamati a riscrivere e vivere una nuova socialità fatta di distanza fisica che non può trasformarsi in povertà di relazioni” ha commentato l’assessora alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani. “Ed è proprio sulla costruzione di relazione e solidarietà che lavorano le idee che abbiamo raccolto”.