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Mymyro: deodorante refill

La filosofia del "no waste" incoraggia produttori da tutto il mondo e coinvolge più ambiti professionali. Studi di design collaborano con aziende produttrici per creare contenitori accattivanti e riutilizzabili.

mymiro

Contro un uso smisurato e indiscriminato della plastica

Continua il viaggio alla scoperta di progetti “green” per la tutela dell’ambiente contro il consumo smisurato della plastica.

Nell’ottica del “no waste”, un vero e proprio concetto che tradotto sta ad indicare soluzioni che eliminino la pratica “dell’usa e getta”, per favorire “l’usa e riutilizza”, nasce MyMyro, un deodorante personale solido, il cui contenitore è stato studiato per essere conservato e riutilizzato, acquistando semplicemente dei refill, ovvero delle ricariche.

 

Il progetto “MyMyro”

Pro-you, pro-planet too”: la mission di questa azienda americana è ben indicata negli slogan che compaiono sulla landing page del suo sito: “We are giving daily routines their due”, “stiamo dando alla vostra routine ciò che merita”, indicazione sibillina che introduce a più scenari, da quello estetico a quello commerciale e, non da ultimo, quello ambientale.

  1. L'involucro studiato per accordare forma e design alla sua funzionalità. E’ possibile scegliere il contenitore da ricaricare con il deodorante tra 7 varianti di colore, che quindi trasforma il Myro in “MyMyro”, connotandone la personalizzazione.
     
  2. L’esperienza, ovvero l’esperienza sensoriale del prodotto: la ricerca di essenze naturali che sposate ad ingredienti eudermici possa dar vita ad un deodorante efficace, gradevole e curioso allo stesso tempo.

    Sono stati messi a punto 6 mix di essenze dai nomi suggestivi, tra i quali scegliere. Viene applicata anche la formula “soddisfatto o rimborsato”, per cui è possibile restituire il prodotto ordinato qualora non fosse gradito.
     
  3.  L’Ambiente: “Myro semplicemente aiuta le persone a prendersi cura di se stesse, e del mondo che condividono”, questa in sostanza la traduzione dello slogan riportato in questa sezione. Acquistare ogni volta un packaging in plastica rigida è davvero troppo, per questo è stato messo a punto un sistema per cui sia possibile semplicemente ricaricare il primo acquisto con il prodotto di consumo.


Lo slogan internazionale che sta prendendo piede per indicare una strategia di diffusione dei prodotti di lunga durata contro gli usa e getta è “Do good shit”, che tradotto letteralmente potrebbe sembrare triviale, ma in realtà è un monito molto forte a controllare che i nostri rifiuti siano gestiti consapevolmente.

 

La Filosofia “No Waste”

Myro, come altri progetti produttivi sparsi un po’ in tutto il mondo, sposa la causa ecologista di liberare il più possibile il pianeta dalla plastica, materiale figlio dell’era moderna che ha invaso, prima come scoperta rivoluzionaria, oggi come abuso e sopruso, il mercato del consumo.

Ognuno di noi ogni settimana può misurare quanti rifiuti di plastica “produce”: bottiglie d’acqua, involucri, contenitori dei detersivi, dei prodotti per l’igiene personale, contenitori ad uso alimentare, sacchetti di vario genere, e la lista diventa davvero lunga.

Eliminare la plastica è difficile, forse impossibile per il singolo consumatore, ma limitarne l’uso laddove alcune aziende ce lo consentano è dovere di ognuno di noi, per la salvaguardia del pianeta.

E’quindi possibile fare un piccolo investimento iniziale in contenitori riutilizzabili, come le borracce per l’acqua, che sostituiscono le bottiglie in plastica e i contenitori per i detersivi acquistando solo le ricariche, prediligendo l’utilizzo del vetro se vi è questa alternativa.

A volte si fa la spesa per inerzia: la mano prende dallo scaffale e deposita nel carrello, ma se ci si sofferma a pensare che anche in quel momento si può dedicare la propria attenzione ad acquisti consapevoli, ci sarà chiaro che le nostre scelte posssono contribuire o meno al bene del pianeta.

La “no waste philosophy”, lo stop allo spreco, può diventare uno stile di vita.