Oggetti artificiali: pesano più di quelli creati dalla Natura
1100 miliardi di tonnellate: nel 2020 il peso dei manufatti artificiali ha superato quello degli esseri viventi. A dirlo è una ricerca israeliana.
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In termini di peso, sulla Terra l’umanità rappresenta lo 0,01%. Eppure, gli oggetti prodotti dall’uomo oggi pesano più di quelli creati dalla Natura.
Parliamo di 1.100 miliardi di tonnellate e a dirlo per la prima volta è una ricerca pubblicata su Nature dall’Istituto Weizmann di Rehovot, in Israele.
È l’Antropocene!
Cemento, asfalto, auto, elettrodomestici, cellulari: questi beni materiali superano in peso quelli di piante, animali e microrganismi. È l’effetto dell’Antropocene, l’era geologica caratterizzata dalla presenza umana.
Ogni settimana, la popolazione mondiale produce l’equivalente del suo stesso peso. Per far spazio a tutti questi beni si danneggia il patrimonio naturale: i ricercatori hanno calcolato che dall’avvento dell’agricoltura a oggi il capitale naturale si è dimezzato, passando da 2mila miliardi di tonnellate a poco più di una.
Anche la biodiversità animale si è ridotta di molto: in circa 10 mila anni di vita dell’uomo, il mondo animale ha visto estinguersi 178 specie appartenenti alla megafauna (ovvero gli animali di almeno 50 chili).
La forza dominante
Da una parte abbiamo le città, che pesano 1000 miliardi di tonnellate; dall’altra le foreste, che arrivano a 900 miliardi. Insomma, c’è più grigio che verde e, se continuiamo così, nel 2040 la nostra fame di crescita potrebbe portarci a 30mila miliardi di tonnellate di massa artificiale.
"L’umanità è diventata la forza dominante nel modellare l’aspetto della Terra" hanno sintetizzato i ricercatori coordinati da Ron Milo. "La massa antropogenica, che negli ultimi tempi raddoppia ogni vent’anni circa, nel 2020 supererà la massa vivente" aggiunge.
Tuttavia, se includiamo i nostri rifiuti nel calcolo, fa sapere lo studio, la data del sorpasso dell’artificiale sul naturale sarebbe già avvenuta nel 2013.
Come si calcola il peso dell'uomo
Ron Milo è specializzato nel calcolare il peso dell’uomo e della natura. La particolarità è che la massa naturale viene “pesata” dai ricercatori israeliani al netto del suo contenuto d’acqua, come se fosse completamente secca.
Nella sua precedente ricerca, pubblicata su Pnas, il ricercatore aveva concluso che gli animali da allevamento rappresentano il 96% della massa animale sulla Terra. Le specie selvagge, insomma, sono ridotte a un misero 4%.
La voracità produttiva dell’umanità ha avuto la sua massima accelerazione dal dopoguerra alla crisi petrolifera del 1973.
Più plastica e cemento che animali
Un altro dato sconcertante contenuto nello studio è quello relativo alla plastica. Questa, con 8 miliardi di tonnellate, sovrasta gli animali, fermi a 4.
Ma è il cemento a guidare la classifica dei materiali immessi, con il 40% del totale, a cui vanno aggiunti sabbia e pietrisco usate per strade ed edifici. Il 20% è composto da metalli (tra cui l’acciaio), asfalto, mattoni, legno, vetro e...plastica, appunto.
Se calcoliamo non solo il peso degli oggetti prodotti dall’uomo, ma anche quello delle risorse estratte al pianeta, già oggi raggiungiamo i 30mila miliardi.
Ma i ricercatori ci sperano ancora: «Speriamo che queste cifre sconcertanti ci facciano rendere conto che come specie, abbiamo una responsabilità enorme» commenta Milo.