Il piano di Biden contro il climate change
Il candidato democratico alla Presidenza degli Stati Uniti Joe Biden punta su un programma in cui largo spazio viene dato alla crisi climatica in atto e alle possibili soluzioni per contrastarla. Ecco i tratti salienti del piano dell'ex Vicepresidente di Obama contro il climate change.
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Il 3 novembre, data delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, si avvicina a grandi passi. Il popolo americano sarà chiamato a scegliere tra Trump- presidente repubblicano in carica e noto negazionista in ambito climatico- e il candidato democratico Joe Biden, autore di un articolato piano mirato a porre un freno al surriscaldamento globale.
Il piano Biden-Sanders
Joe Biden si presenta alle elezioni con un programma che è il frutto di una sintesi fra il suo programma originario e quello del radicale democratico, sconfitto alle primarie, Bernie Sanders. Un gruppo di lavoro specifico e congiunto- presieduto dalla deputata Alexandria Ocasio-Cortez e dall’ex segretario di stato John Kerry- si è dunque dedicato alla redazione di un piano che, tra le altre priorità, vede protagonista il clima.
Il rapporto finale conferma, infatti, un obiettivo estremamente ambizioso: raggiungere la carbon neutrality– ovvero l’azzeramento delle emissioni nette di CO2 – entro il 2050, così come auspica l'Unione Europea con il suo Green New Deal.
Il piano sul clima, che prevedrebbe lo stanziamento di oltre 400 miliardi di dollari all’anno per combattere il riscaldamento globale, mirerebbe a creare almeno 10 milioni di posti di lavoro in settori come la produzione di energia pulita e la ricerca e sviluppo di nuove tecnologie, e richiederebbe inoltre la riforma delle leggi sul lobbismo per ridurre l’influenza delle industrie dei combustibili fossili.
Il candidato alla presidenza Biden ha dichiarato di essere “profondamente riconoscente” nei confronti del suo collega democratico, “per aver lavorato insieme con l’obiettivo di unire il partito e infondere un cambiamento reale e sostenibile per le generazioni future”.
I punti principali del piano di Biden contro il climate change
Edifici sostenibili a zero emissioni, pannelli fotovoltaici, pale eoliche terrestri e offshore: sono molte le misure salvaclima chiamate a fare la propria parte nel programma di Joe Biden.
Nello specifico, il documento fissa alcuni importanti obiettivi:
- Assicurare che gli Stati Uniti raggiungano un'economia a energia pulita e zero emissioni entro e non oltre il 2050. Per riuscirci, Biden promette di chiedere al Congresso di emettere alcune leggi nel primo anno della sua Presidenza che, da un lato, fissino importanti target già per il 2025, dall'altro compiano interventi di portata storica nei settori dell'energia rinnovabile, della ricerca e dell'innovazione tecnologica;
- Costruire una nazione più forte e resiliente dal punto di vista climatico, attraverso interventi sulle infrastrutture che garantiscano edifici, risorse idriche, trasporti e impianti energetici più resistenti all'impatto del climate change.
- Ricoprire un ruolo di leader mondiale nella lotta al cambiamento climatico, spingendo con l'esempio altri Stati a raggiungere obiettivi che vanno ben oltre gli Accordi di Parigi.
- Mettere un freno agli abusi dei grandi inquinatori, che sfruttano comunità e cittadini a basso reddito e garantire, così, l'accesso a risorse pulite e sicure.
Le perplessità dei gruppi ambientalisti
Nonostante il netto passo avanti rispetto alle posizioni espresse e messe in pratica da Trump nel corso della sua presidenza, non mancano le critiche al piano di Joe Biden.
Alcuni gruppi ambientalisti, infatti, hanno accusato il programma dei democratici di non essere abbastanza ambizioso, soprattutto per quel che riguarda l’eliminazione dei sussidi per le compagnie petrolifere e del gas.
“I Democratici del Senato parlano bene quando si tratta di giustizia ambientale, diritti dei lavoratori e crisi climatica, ma questo rapporto non passa dalle parole ai fatti", ha accusato in un comunicato Charlie Jiang, attivista per il clima di Greenpeace USA.
In effetti, il piano ha raccolto il favore di alcuni dirigenti dell'economia fossile, particolarmente felici del fatto che Biden- nel vasto mix energetico proposto- suggerisca di investire nella cattura e nel sequestro del carbonio. Impedire che le emissioni di gas serra raggiungano l’atmosfera significa mettere in campo una tecnologia che potrebbe permettere all’industria di continuare a bruciare combustibili fossili per decenni.
Nel suo approccio eclettico all’energia, non manca infine l'idea di utilizzare reattori nucleari avanzati per produrre elettricità.
Stef Feldman, direttore politico della campagna di Biden, ha commentato che non deve sorprendere il fatto che alcuni dirigenti del settore petrolifero e del gas siano aperti ad alcune delle proposte di Biden. “Sempre più aziende energetiche si stanno rendendo conto della realtà del cambiamento climatico,” ha affermato “della direzione in cui si stanno muovendo i consumatori, della direzione in cui si stanno muovendo le altre aziende e stanno apportando cambiamenti di conseguenza”.