Tiscali aderisce al progetto "The Greenest"
L'azienda di telecomunicazioni sarda acquista un lotto in Madagascar, piantando 25mila piante. La riduzione di CO2 equivale a 750 milioni di tonnellate l'anno.
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L’acquisto di 25mila alberi in Madagascar spinge Tiscali a realizzare quella che si potrebbe definire una "foresta aziendale": la società delle telecomunicazioni sarda guidata da Renato Soru aderisce in questo modo al progetto “The Greenest” promosso dalla Swiss Institute for Disruptive Innovation (Sidi), organizzazione svizzera fondata nel 2015 che per esplorare le innovazioni legate a imprese, istituzioni e pubbliche amministrazioni.
750 tonnellate di CO2 in meno
La foresta aziendale di Tiscali diventa così uno dei progetti più estesi di questo tipo creati da società in tutto il mondo: la telco sarda alleggerirà la propria impronta ecologica riducendo le emissioni di CO2 di 750 tonnellate all’anno.
Le foreste sono gestite da società responsabili selezionate da Sidi. In particolare, la foresta di Tiscali garantirà 875 posti di lavoro per i locali.
Questo perché è la comunità locale a piantare e prendersi cura degli alberi. Crescendo, gli alberi di Tiscali assorbiranno CO2 fissandola nelle proprie parti legnose, proteggendo il suolo e il benessere del pianeta.
La pianta, tecnologia raffinata per la cattura della Co2
“Il progetto si sposa perfettamente con i valori di Tiscali e ci sembra un modo molto bello per aiutarci a realizzare il nostro sogno di sempre: consegnare ai nostri figli un futuro migliore”, ha spiegato qui l'amministratore delegato della società Renato Soru.
Del resto, che le piante siano organismi estremamente intelligenti e resilianti è verità assodata e tra i più illustri depositari degli studi a riguardo c'è Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale di fama mondiale.
Anche in condizioni estreme e avverse, sempre più causate dagli effetti della crisi climatica in corso, le specie vegetali hanno dimostrato e dimostrano tuttora la capacità di saper ricorrere a straordinari espedienti per sfruttare al meglio le risorse energetiche disponibili e salvaguardare non soltante se stesse, ma l'intera comunità circostante. Che si possa guardare al mondo delle piante come fonte d'ispirazione per ripensare il nostro avanzamento tecnologico?