Victoria's Secret e i reggiseni gettati
Victoria’s Secret di nuovo sotto accusa: l’ultima bufera, nata per centinaia di reggiseni gettati in un cassonetto, ha scatenato proteste sul web e davanti allo store di New York.
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Victoria’s Secret-noto brand di biancheria intima statunitense- è sotto accusa per aver gettato in un cassonetto dell’immondizia centinaia di reggiseni.
L’episodio si è verificato in Colorado, ma la notizia in pochi giorni ha fatto il giro del mondo.
Un’amara scoperta che arriva in un momento già difficile per l’industria della moda, spesso tacciata di essere irresponsabile davanti a tematiche cruciali quali la sostenibilità ambientale e le condizioni dei lavoratori.
Anche altri celebri marchi in passato sono stati accusati di sprechi analoghi. È il caso, ad esempio, di Nike, H&M, Burberry ed Eddie Bauer criticati a più riprese dai consumatori per la mancata attenzione alle tematiche della sostenibilità.
Victoria’s Secret: un marchio sotto accusa
Nei mesi scorsi il marchio era già stato messo sotto inchiesta dal New York Times per episodi di bullismo e di molestie su dipendenti e modelle e per diffondere una radicata cultura misogina.
Nel novembre scorso era saltata anche l’annuale e celebre sfilata a causa di un crollo delle vendite e del pubblico, senza contare che Ed Razek, responsabile marketing del colosso, si era dimesso a seguito di un'intervista nella quale sosteneva che il brand non avrebbe mai scelto modelle transgender o plus size.
Ulteriore nota infelice: Leslie Wexner, amministratore delegato, era stato a sua volta nell’occhio del ciclone per dei legami con Jeffrey Edward Epstein, imprenditore statunitense arrestato per abusi sessuali e non solo.
I reggiseni gettati: com’è nata la bufera
Ha destato ulteriore scalpore il fatto che centinaia di reggiseni di Victoria’s Secret siano stati gettati in un cassonetto davanti ad una filiale chiusa del marchio.
Una residente di Centennial (Colorado) di nome Melanie Gelinas- che abitava sopra il negozio- ha fatto l’incredibile ritrovamento mentre portava fuori la spazzatura e ne ha parlato con 9News, la rete di news americana.
Avvicinandosi ai bidoni dell’immondizia, dunque, la donna ha visto pile e pile di reggiseni del brand statunitense, ma anche altri capi di biancheria intima nuovi e tuttavia scartati. Indignatasi davanti all’accaduto, Gelinas ha fotografato il tutto e si è rivolta a 9News.
“Ho trovato centinaia di reggiseni nel cassonetto- queste le sue parole-e ho pensato che fosse davvero uno spreco. Questi capi, infatti, finiranno in una discarica, ma potevano essere donati ad un rifugio per senzatetto o ad una realtà per donne maltrattate”.
La risposta Victoria’s Secret
Prontamente è arrivata anche la replica del colosso di lingerie: la portavoce di Victoria’s Secret, infatti, ha motivato l’accaduto spiegando che il materiale scartato era un insieme di prodotti campione rimasti nei camerini.
E che tutto l’inventario rimanente, al contrario, era già stato destinato ad altri punti vendita della catena.
Lo smaltimento dei capi invenduti, tuttavia, è un problema gravoso per molti settori della vendita al dettaglio. Alcuni brand, infatti, ritengono opportuno bruciare o gettare i propri indumenti avanzati (piuttosto che destinarli diversamente) per proteggere e tutelare l’immagine del marchio stesso.