Il grattacielo in legno, modello svedese
In Svezia è stato inaugurato l'edificio in legno più alto del mondo. Per un futuro dell'edilizia più attento al clima, la città di Skellefteå diventa un esempio.
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©The Wood Hotel
Skellefteå si trova nel nord est della Svezia. Questa cittadina di 32 mila abitanti è passata agli onori delle cronache grazie alla costruzione di un moderno edificio: infatti, Skellefteå ospita il grattacielo di legno più alto del mondo.
La città, inoltre, è un faro della sostenibilità: alimentata al 100 per cento da energia idroelettrica e dall’eolico, ricicla 120 mila tonnellate l’anno di rifiuti elettronici e con il calore prodotto in eccesso da questo tipo di processo riscalda l’intera città.
Ora, grazie al Sara Cultural Center e il suo imponente Wood Hotel, la città svedese è in grado di dimostrare cosa si può fare con il legname al giorno d’oggi.
La tecnologia dei compensati
La tecnologia che sta alla base dell’edificio è sorprendentemente semplice. I due materiali principali sono il legno lamellare incollato e il legno lamellare a strati incrociati.
Il primo è costituito da strati di legname che conferiscono a questo materiale una capacità portante maggiore rispetto sia all'acciaio che al calcestruzzo.
Usato nelle colonne e nei travi, costituisce l'ossatura strutturale del centro culturale, che ospita due teatri, un museo, una galleria d'arte e una biblioteca.
Il legno lamellare a strati incrociati, invece, è come un compensato di grandi dimensioni ed è perfetto per pareti e solai. Infine, la facciata in vetro mantiene gli ambienti isolati d'inverno e freschi d'estate.
Meno trasporti di materiali e cantiere più felice
L’uso del legno ha ridotto i tempi di lavorazione di un anno rispetto ai tempi tradizionali impiegati da cemento e acciaio. Anche il numero delle consegne dei camion è stato ridotto di circa il 90%, con scarti in cantiere praticamente nulli.
Gli alberi che hanno fornito la legna sono stati scelti nell’ambito di 60 chilometri: un approvvigionamento locale notevole per una struttura di queste dimensioni.
Pure il cantiere ha beneficiato dei lavori in legno: fumi e polvere si sono quasi azzerati e l’immagine è quella di un cantiere molto più sereno rispetto a quello tradizionale.
"Le persone che costruiscono in questo modo non torneranno mai più all'acciaio e al cemento", ha detto Jesper Åkerlund della Holmen, l’azienda appaltatrice, che sta analizzando i miglioramenti sulla salute mentale degli operai che hanno partecipato al progetto.
Non è legno al 100 per cento (ma quasi)
C’è anche un lato negativo, almeno dal punto di vista degli albergatori. Perché il legno grezzo assorbe le macchie, come quelle di vino, molto più rapidamente rispetto a un muro imbiancato. Bisogna quindi essere molto più veloci nel pulire eventuali macchie.
Detto questo, l’edificio non è al 100 per cento di legno. Esiste una travatura in acciaio all’ultimo piano che scarica il peso della torre sui muri del centro culturale e per gli ultimi due piani è stato usato il cemento per evitare che la torre oscilli troppo quando c’è vento.
Ma la struttura è di gran lunga sostenibile e pure a prova di incendio: il compensato prende fuoco molto lentamente ed è protetto da quattro strati, che in caso di incendio proteggerebbero la struttura per due ore.
Infine, tutte le superfici sono state trattate con sostanze ignifughe, mentre l’edificio è dotato di irrigatori d’acqua alimentati a batterie elettriche.