2 asana amiche dell'intestino
Moltissime persone soffrono di problemi all'intestino. Vi proponiamo un paio di asana semplici che potrete sperimentare e che vi aiuteranno ad alleviare i disturbi connessi a quest'organo
Nel suo famoso libro Lo yoga che ti cura, il medico Timothy Call, in merito alla salute dell’intestino, afferma: “Il regolare funzionamento del sistema gastro-intestinale dipende dall’azione del sistema nervoso involontario, e particolarmente il parasimpatico, associato al rilassamento e al recupero fisiologico. Lo stress attiva infatti il sistema nervoso simpatico caratterizzato dalla reazione combatti o fuggi e ciò può interferire sulle funzioni intestinali”.
Questa breve citazione mette in evidenza chiaramente quanto sistema nervoso e intestino siano in costante comunicazione l’uno con l’altro. Al di là dell’accademia, sarà capitato a tutti di avere dei disturbi intestinali proprio in occasione di eventi carichi di tensione e stress: un’interrogazione, un esame, un colloquio, una partenza.
Si sente dire spesso che “l’intestino è il nostro secondo cervello” tanto che si ipotizza esserci un legame a doppio filo tra i due: come il cervello e l’emotività influenzano la salute dell’intestino, così delle problematiche di quest’organo possono creare degli scompensi quali alcune forme di ansia e di depressione.
Ragione in più per prendersene cura, anche con lo yoga!
Approfondisci gli effetti dello stress sul cervello
Apanasana e Malasana: tutto benessere per l'intestino!
Sono due le posizioni che vi suggeririamo che sono particolarmente care per l’intestino. Non sono le uniche, ma sono due asana accessibili alla maggior parte dei lettori e che non presentano rischi particolari nell’esecuzione.
Come sempre, specie se siete principianti, vi consigliamo di eseguirle sotto la supervisione del vostro maestro di yoga, con dolcezza e gradualità.
Pavanamukhtasana /apanasana
- Dalla posizione sdraiata sul dorso, inspirare e portare il ginocchio destro verso il torace. Le mani abbracciano il ginocchio.
- Inspirare e sollevare il busto e la testa in modo tale che, nell’espirazione, il naso tocchi (o cerchi di toccare) il ginocchio. Il mento è vicino allo sterno e la zona cervicale allungata. Cercare di rilassare le spalle il più possibile.
- Inspirare e ritornare con il busto e la gamba a terra. Eseguire più volte su entrambe le gambe.
Per concludere la posizione si possono portare entrambe le gambe al petto e, volendo, anche in questo caso, sollevare il capo e il busto.
Benefici: questa posizione è particolarmente indicata per migliorare la digestione e sgonfiare l’addome, liberandolo dai gas. Il nome Apanasana deriva dal fatto che agisce su Apana Vayu ovvero l’energia che regola “tutto ciò che esce” dal corpo. Porta beneficio alla peristalsi intestinale favorendo l’eliminazione delle tossine. Utile anche in caso di costipazione.
Malasana
- Dalla posizione in piedi, inspirare e nell’espirazione piegare le ginocchia in modo da raggiungere la posizione accucciata.
- I piedi sono se possibile paralleli (o leggermente con le punte in fuori) e la schiena è dritta. I gomiti sono aperti e cooperano ad allargare le ginocchia, i palmi delle mani giunti uno contro l’altro.
Nella versione di seguito, la postura è eseguita in torsione. I praticanti che già padroneggiano malasana nella versione classica, possono cimentarsi in questa variante.
Benefici: questa posizione è ottima per gli organi addominali, in quanto migliora il movimento peristaltico e favorisce la regolarità intestinale, aiuta l’eliminazione delle sostanze di scarto e la digestione.
Yoga lontano dai pasti...
Vi ricordiamo che lo yoga andrebbe praticato a stomaco vuoto, in ore lontane da quelle dei pasti. Ritagliatevi un momento tranquillo, seppur limitato, e cercate di viverlo con pienezza. Se volete coccolare il vostro intestino, anche il cervello deve potersi rilassare…
Ricordate lo strettissimo legame tra loro di cui parlavamo in apertura?