Come lavare i tappetini da yoga
Poche e semplici regole per allungare la vita del proprio tappetino da yoga per rendere piacevole la pratica. Cosa fare e cosa invece evitare per tenere pulito lo yoga mat.
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L'importanza del tappetino da yoga
Se riduciamo all’essenziale quello che ci serve per praticare yoga, scopriremo che niente lo è davvero.
Tuttavia esiste tutto un mercato che gira attorno a quelli che gli anglosassoni chiamano yoga studio, ovvero le scuole di hatha yoga e tutti i numerosi tipi di yoga basati sugli asana.
Infatti tutte le volte che associamo lo yoga agli asana, scopriamo che abbiamo bisogno di un tappetino, strumento che aiuta a rendere confortevole la pratica yoga non solo sul parquet degli studio ma anche nei parchi e nella natura in generale.
Assodata l’esigenza di un tappetino da yoga, scopriremo col tempo che non importa quanto, come e dove lo si utilizzi, esso finirà comunque con lo sporcarsi.
Da qui l’esigenza di trovare dei metodi, quanto più possibile naturali, per pulirlo.
Yoga mat: combattere sporco e cattivo odore
Praticare yoga su un tappetino sporco è una pessima esperienza.
Sono davvero tante le sostanze che dobbiamo imparare a rimuovere dal nostro tappetino, che non solo deve tornare lindo, ma possibilmente anche profumato.
Ricordiamo che il cattivo odore è sempre segno di presenza di batteri e funghi. Pulendo regolarmente il nostro tappetino, estenderemo la durata della sua “vita” e godremo maggiormente della nostra pratica yoga.
Lavare il tappetino con acqua e sapone
Normalmente il tappetino da yoga va pulito almeno ogni due mesi. Anche se viene utilizzato raramente, lasciarlo arrotolato in un angolo al chiuso lo renderanno un focolaio di batteri.
Prime regole di base: in caso di pratica regolare, è bene pulirlo una volta al mese. Va pulito inoltre tutte le volte che lo utilizziamo all'aperto, nell’erba o sulla terra.
Quando comincia a sfaldarsi, ebbene è segno che è giunto il momento di comprarne uno nuovo.
Salvo differenti specifiche indicazioni, per lavare il tappetino va usata acqua moderatamente calda o tiepida con un sapone detergente molto leggero e non aggressivo, magari ipoallegenico: il mat va tenuto un po' in immersione.
Utilizziamo in ogni caso poco sapone, quanto basta per sgrassare e profumare: se il tappetino ne assorbe troppo diventerà scivoloso e quindi inutilizzabile. Normalmente 10 ml di sapone in 4 litri d’acqua risulta una soluzione sufficiente.
Alcune persone utilizzano l'aceto, ma se non si tratta di un aceto dolce, magari fatto in casa, l'odore acido tipico dell'aceto difficilmente se ne andrà compromettendo la vostra pratica.
Sciaquare e asciugare il tappetino da yoga
Un tappetino da yoga non dovrebbe mai fare l’esperienza della lavatrice ma venire lavato esclusivamente a mano, in acqua tiepida e con una dose di sapone così blanda da non produrre neanche poche bolle.
Un grande secchio per bucato o una vasca risulteranno i contenitori ideali al nostro scopo. Se vediamo delle aree particolarmente sporche o scure, possiamo aiutarci frizionandole a mano ma sempre senza forzare troppo per non ledere il nostro tappetino.
Dopo questa fase, il tappetino dovrà venire abbondantemente sciaquato con acqua pura corrente, in modo da rimuovere ogni traccia di sapone. L’acqua in eccesso andrà rimossa prima dell'asciugatura al sole.
Un trucco per strizzarlo: arrotolatelo e saliteci sopra, facile ed efficace.
Accorgimenti per mantenere in buone condizioni il tappetino
Esistono in commercio delle soluzioni sanitarizzanti, di vari tipi e dai vari prezzi. Assicuratevi in ogni caso che non si tratti alla fin fine di profumi che andranno semplicemente a coprire il cattivo odore dovuto alla pratica dello yoga.
Molti praticanti di yoga amano aggiungere qualche goccia di olio aromatico o esporre, dopo un lavaggio, il proprio tappetino al fumo di un incenso di qualità. Questi accorgimenti renderanno le successive sessioni di yoga piu’ piacevoli.
In commercio esistono tappetini da yoga lavabili in lavatrice: se avete scelto uno di questi mat assicuratevi che sia davvero lavabile a macchina leggendo le istruzioni, da seguire per filo e per segno.