Mannitolo cos'è e a cosa serve
Il mannitolo è una sostanza naturale utilizzata come dolcificante ipocalorico a basso indice glicemico, come rimedio naturale lassativo e in ambito medico per specifiche condizioni di salute

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- Cos’è il mannitolo
- Origine e caratteristiche chimiche
- A cosa serve il mannitolo
- Usi del mannitolo in campo medico
- Utilizzo del mannitolo nell’industria alimentare
- Effetti collaterali e controindicazioni
- Differenza tra mannitolo e altri polioli
Cos’è il mannitolo
Il mannitolo è un composto organico naturale, un isomero del sorbitolo che appartiene alla classe chimica dei polioli o alditoli, cioè alcoli che derivano dalla riduzione di zuccheri.
Il nome deriva dalla “manna”, sostanza da cui veniva originariamente estratto: in natura, infatti, il mannitolo si trova in diverse piante o in sostanze prodotte dalle piante, tra cui la manna, composto zuccherino che fuoriesce spontaneamente da incisioni praticate sul tronco del frassino.
Il mannitolo è presente anche in alcune alghe brune, nei funghi e in piccole quantità in frutti e ortaggi, come il sedano, le olive e i fichi. A scopi industriali, però, il mannitolo viene generalmente prodotto per sintesi chimica attraverso reazioni a partire dal fruttosio.
Il mannitolo si presenta sotto forma di polvere bianca, solubile in acqua, priva di odore e dal sapore dolce, utilizzata sia in formulazioni farmaceutiche sia in prodotti alimentari, come dolcificante ipocalorico e a basso impatto glicemico.
Origine e caratteristiche chimiche
Il mannitolo si forma come prodotto del metabolismo in diverse specie vegetali e nei funghi, dove svolge una funzione osmotica e protettiva contro lo stress ambientale. Chimicamente, il mannitolo un alcol derivato dalla riduzione completa di uno zucchero a sei atomi di carbonio, come il mannosio. Per produrlo, generalmente si utilizzano sciroppi di glucosio o mais.
Una delle caratteristiche più interessanti del mannitolo è la sua bassa igroscopicità, cioè la scarsa tendenza ad assorbire umidità dall’aria. Questo lo rende ideale per la produzione di compresse farmaceutiche, integratori e alimenti, perché garantisce maggiore stabilità e durata del prodotto
A cosa serve il mannitolo
Il mannitolo può essere adoperato come principio attivo, eccipiente o ingrediente funzionale in formulazioni farmaceutiche, alimenti e cosmetici. Grazie alla sua azione osmotica, il mannitolo richiama acqua dai tessuti circostanti, e questo lo rende utile come rimedio naturale lassativo, usato in caso di stitichezza in adulti, bambini e anziani.
Nell’industria alimentare, invece, il mannitolo è usato come dolcificante ipocalorico ad esempio in caramelle, chewing gum o prodotti da forno o altri alimenti dolci “senza zucchero”. Questa sostanza ha infatti un buon potere dolcificante (anche se inferiore a quello del comune zucchero) ma fornisce meno calorie rispetto al saccarosio e ha un impatto inferiore sulla glicemia. Inoltre, poiché il mannitolo è resistente alla fermentazione dei batteri orali, non impatta sul rischio di sviluppare carie dentali.
In ambito medico il mannitolo è adoperato in caso di condizioni di salute anche gravi, come l’edema polmonare. Sempre in ambito medico, il mannitolo può essere utilizzato in caso di rischio di insufficienza renale acuta per stimolare la diuresi e per diagnosticare patologie respiratorie.
Infine, il mannitolo viene usato anche come eccipiente in compresse masticabili che orosolubili non solo per migliorarne il sapore ma anche per veicolare meglio principi attivi e rendere il prodotto più stabile.
Usi del mannitolo in campo medico
Grazie alle sue proprietà osmotiche, cioè alla sua capacità di richiamare acqua dai tessuti, il mannitolo viene usato in ambito medico per ridurre l’accumulo di liquidi e aumentare la diuresi. In campo medico il mannitolo può trovare impiego ad esempio in casi di edema cerebrale, insufficienza renale acuta, anche in seguito a interventi chirurgici, oppure per ridurre la pressione intraoculare nel glaucoma.
Inoltre, il mannitolo può essere somministrato in caso di intossicazioni perché, aumentando la diuresi, accelera l’eliminazione di sostanze tossiche attraverso le urine, con azione depurativa sull’organismo.
Utilizzo del mannitolo nell’industria alimentare
Nel settore alimentare, il mannitolo è usato principalmente come dolcificante ipocalorico in prodotti destinati a persone con esigenze dietetiche specifiche.
Il mannitolo infatti ha un potere dolcificante pari a circa la metà rispetto al saccarosio ma un apporto calorico inferiore e un basso indice glicemico, caratteristiche che lo rendono adatto a chi segue diete a basso contenuto di zuccheri o a persone che soffrono di diabete.
Oltre che per dolcificare, nell’industria alimentare il mannitolo è usato anche come additivo stabilizzante e antiagglomerante, per migliorare la consistenza e la conservabilità o shelf life di alcuni cibi confezionati.
Inoltre, grazie alla sua bassa igroscopicità e alla ridotta fermentazione del mannitolo da parte dei batteri orali, questa sostanza risulta ideale anche per produrre caramelle, gomme da masticare, rivestimenti dei confetti.
Negli alimenti, il mannitolo come additivo può essere indicato nella lista degli ingredienti con la sigla E421.
Effetti collaterali e controindicazioni
A dosi elevate, l’assunzione di mannitolo attraverso alimenti o integratori può provocare disturbi gastrointestinali, come gonfiore, flatulenza e diarrea, a causa della sua scarsa assorbibilità intestinale.
Differenza tra mannitolo e altri polioli
Il mannitolo appartiene alla famiglia dei polioli, che include anche sorbitolo, xilitolo, eritritolo e maltitolo, sostanze caratterizzate da proprietà dolcificanti, bassa incidenza di carie ed effetti lassativi, ma che presentano alcune differenze.
Il sorbitolo, ad esempio, è più solubile in acqua e ha un potere dolcificante leggermente superiore al mannitolo, mentre lo xilitolo ha un potere dolcificante simile al saccarosio e proprietà anticariogene più marcate e l’eritritolo ha un apporto calorico praticamente nullo. Il maltitolo, invece, ha un indice glicemico più elevato ed è quindi meno indicato per persone diabetiche.
Inoltre, il mannitolo è meno igroscopico rispetto agli altri polioli, dunque risulta più stabile in ambienti umidi.