3 esercizi per contrastare la cellulite
3 esercizi pratici di ginnastica per combattere la cellulite e dritte per trovare la serenità e non cedere allo stress che agisce molto sullo stato d'infiammazione. Dagli squat alla passeggiata fino alla respirazione e all'idratazione
Per combattere gli inestetismi della cellulite, oltre a valutare specifici trattamenti anticellulite, non c'è niente di meglio che l'attività fisica.
Ecco allora i consigli con 3 esercizi pratici per contrastare la cellulite.
3 esercizi pratici contro la cellulite
Il primo esercizio per la cellulite è semplice e incredibilmente efficace: camminare, attività prediletta anche dal cervello, oltre che dal nostro sistema cardiovascolare. Mettendo un piede dopo l'altro, spingendo bene, usando tutta la rollata del piede si favorisce il pompaggio del sangue.
Sì a esercizi a carico naturale combinati con l'uso di attrezzature isotoniche o pesi liberi. Ci vogliono carichi leggeri e le ripetizioni devono essere funzionali all'allenamento, non esagerate o eccessivamente impegnative per i muscoli. L'obiettivo è quello di un allenamento finalizzato all'aumento di massa magra e a una stimolazione del metabolismo.
Questo significa che, una volta lasciata la sala pesi, ci si deve dedicare all'attività aerobica di intensità moderata, che favorisca lo smaltimento dell'acido lattico, la microcircolazione e l'ossigenazione dei tessuti.
Per chi ama invece andare in bici o fare spinning, attenzione a spendere troppo tempo sopra al sellino per non compromettere la circolazione a livello dei glutei, uno dei distretti corporei più colpiti dall'inestetismo.
I tre "moschettieri" che combattono la cellulite sono:
Squat
Noto anche come accosciata o rear squat, a corpo libero o con bilanciere. Andrebbe eseguito senza proiettare le ginocchia in avanti, specie se lo si sta eseguendo con il bilanciere. Il busto non si inclina eccessivamente in avanti e non si inarca la cervicale.
Le ginocchia non vanno portate all'interno. Non pensate alle ginocchia, ma pensate al bacino e ai glutei che devono essere proiettati indietro, quasi si volesse raggiungere la posizione seduta.
Leg press orizzontale
Si effettua in posizione seduta sulla macchina, con ginocchia flesse e piedi appoggiati sulla pedana. Schiena e parte posteriore dei glutei sono a contatto con lo schienale. Si piegano lentamente le gambe fino al massimo punto consentito, con i quadricipiti che sfiorano il busto. Si spinge, quindi, la pedana fino alla posizione iniziale. Dopo un attimo di contrazione muscolare ridiscendere nuovamente.
Questo esercizio consente di lavorare sull’intero muscolo quadricipite agendo sul vasto mediale-interno, su quello esterno e sul retto femorale. Il gruppo di muscoli secondari coinvolti: glutei e parte posteriore delle cosce (muscoli femorali).
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Gli affondi
Che siano laterali, frontali, in avanzamento o inversi, è importante saperli eseguire con la giusta respirazione. Potete poi passare agli affondi con il bilanciere o con i manubri. I più comuni sono quelli frontali. Si parte dalla stazione eretta e le gambe unite, le punte dei piedi rivolte in avanti, le mani sui fianchi. A busto e schiena fermi, si fa un passo con la gamba destra in avanti e lo si tiene a 45°.
In simultanea si flette il ginocchio sinistro che arriva quasi a toccare terra. Da lì, sollevando il tallone da terra, ridatevi lo slancio per tornare alla posizione di partenza. L’esercizio deve essere concentrato sulla gamba posteriore, per rassodare i glutei. Ogni giorno fate tre serie di 10 affondi per ogni gamba.
Esercizi di ginnastica dello spirito per la cellulite
Sembra assurdo, e invece, oltre a suggerire esercizi tout court, ci vuole anche un approfondimento di esercizi che siano utili per lo spirito. Il primo, in assoluto è il riposo.
Sì all'attività aerobica e al lavoro con i pesi e gli attrezzi, sì alle lunghe passeggiate, ma datevi anche il tempo di riposare, magari con le gambe all'insù. Altro esercizio spirituale di grande importanza: respirare. Osservate se il vostro respiro è corto. Allungatelo, per amare voi stessi e i vostri tessuti.
Inoltre: bere. Quando la sete si fa sentire, avevamo in realtà sete già da tempo. Un litro e mezzo al giorno è la quantità di acqua minima da assumere, magari lontano dai pasti per non diluire i succhi digestivi, permettere una buona diuresi e un'eliminazione ottimale delle tossine.
Infine: automassaggiarsi. È un modo bellissimo per conoscere se stessi e darsi la possibilità reale di vedere avanzamenti, progressi. Scaldate bene le mani sfregandole tra loro e dedicatevi dei minuti preziosi solo per voi stessi, state con la vostra pelle. Cercate di massaggiare sempre dal basso verso l'alto per aiutare l'irrorazione sanguigna e nelle zone corrispondenti alle principali stazioni linfatiche, siate lievi e insieme decisi.
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