Perché lo stretching fa così bene
Lo stretching può essere svolto come una vera e propria meditazione ma può essere anche una semplice attività rilassante o parte integrante di qualsiasi tipo di sport.
Lo stretching è un attività fisica volta all’allungamento della muscolatura. Si pratica con lentezza, pazienza e molta attenzione. Può essere svolta come una vera e propria meditazione, può essere una semplice attività rilassante o parte integrante di qualsiasi tipo di sport.
All’interno delle attività fisiche è bene che si pratichi dopo aver riscaldato la muscolatura con piccoli, semplici e ripetitivi movimenti. Una volta che i fasci muscolari hanno acquisito una buona temperatura, godono di una maggiore elasticità, sono dunque più flessibili ed elastici e si prestano con maggiore sicurezza all’allungamento.
Perché è importante lo stretching?
All’interno della muscolatura, attraverso le vene e i capillari, passa il sangue, liquido essenziale per la vita di qualsiasi tessuto presente all’interno della nostra struttura fisica.
Il sangue rappresenta la nostra linfa vitale e questa, se non scorre con fluidità, si possono generare svariate complicanze fisiche. Perché il sangue scorra correttamente all’interno del nostro organismo, le vene non devono ricevere alcun tipo di pressione da parte della muscolatura.
Anche gli spazi tra le ossa, nelle giunture o articolazioni, dipendono dalla giusta tensione della muscolatura. Se questa è troppo tesa o rigida, le ossa si comprimono a vicenda, consumando così i tessuti cartilaginei che ci sono tra le ossa in modo rapido, superando così il loro naturale tempo di rigenerazione.
Lo stretching è dunque indispensabile per il buon funzionamento della nostra struttura scheletrica e per la nostra circolazione sanguigna, ma non solo. Questa attività rappresenta una delle più grandi precauzioni contro ogni lesione muscolare: strappi, stiramenti, contratture, infiammazioni ecc...
Se praticata con costanza per anche solo 30 minuti al giorno, genera una grande sensazione di leggerezza e sicurezza nello svolgere qualsiasi movimento che faccia perte della nostra quotidianità.
L’intero organismo gode di una maggiore ossigenazione dunque c’è un notevole aumento delle proprie sensazioni fisiche, diventando più sensibili alla percezione del proprio corpo.
Leggi anche Stretching dei meridiani, esercizi >>
Stretching, controindicazioni
Tuttavia ci sono delle condizioni fisiche dov’è lo stretching può esser controproducente.
Quando si è intossicati da un qualsiasi farmaco o veleno come la nicotina, la caffeina ecc... la muscolatura, essendo più disidratata e povera dei minerali che vengono utilizzati per riparare i molteplici danni che tali sostanze apportano ai nostri sistemi, se stimolata e allungata, può subire dei logoramenti. Sarebbe come cercare di dare elasticità ad un tessuto privo di acqua.
Si consiglia dunque di praticare lo stretching ben idratati da sostanze naturali e prive di zuccheri raffinati e trattati. Un buon risultato si può ottenere solo se i nostri tessuti interni godono di una buona ed equilibrata quantità di acqua e minerali.
Leggi anche Lo stretching prima dell'allenamento >>