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Cucina baltica: caratteristiche e alimenti principali

Tuberi, carne di castoro e crostacei d'acqua dolce sono tra gli ingredienti della tradizione che unisce in cucina Lituania, Lettonia ed Estonia. Ecco una guida ai sapori del nord intorno al Mar Baltico.

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©Alexandr Mychko / 123rf.com

I Paesi baltici

Conosciamo l’aggettivo baltico per averlo spesso associato al mare che bagna le coste della cosiddetta "Baltoscandia", ovvero l’insieme dei Paesi che formano la Penisola scandinava piu quelli baltici, includendo parte della Russia.

Nella sua anima più tradizionale la cucina baltica risente della vicinanza del Mar Baltico e incorpora nei suoi piatti molto pesce.

Altri ingredienti sono prodotti grazie all’agricoltura e all’allevamento locale. Tali forme di agricoltura e allevamento sono ancora fortemente legate a tecniche adattate al ruotare delle stagioni, pertanto anche i piatti della cucina baltica possono definirsi stagionali.

Quando parliamo di Paesi baltici facciamo ovviamente riferimento alla Lettonia, all’Estonia e soprattutto alla Lituania, di questi, il Paese con una cultura culinaria più sviluppata.

Grandi quantità di prodotti caseari, carne come portata principale della giornata, pesce affumicato, uso di spezie (non il pepe nero) in quasi tutti i piatti, onnipresenza di burro e uso di un interessante amaro balsamico anche durante la cottura, sono tratti distintivi della cucina baltica.

 

La cucina baltica: piatti tipici

Uno dei piatti più comuni in cui possiamo imbatterci nei nostri viaggi nell’area baltica sono i ravioli, giunti dall’Asia attraverso la Russia, e qui chiamati pelmeenid o koldunai.

Generalmente sono di grandi dimensioni, ricchi di carne tritata, funghi e spezie, cotti in brodo, nel burro o nella panna.

Vista l’abbondanza di tuberi nella zona baltica, non stupisce il grande consumo di zuppa di barbabietola, preparata con burro e panna e accompagnata da uova lesse, patate grigliate e pickle.

Proprio i pickle sono uno dei tratti distintivi della cucina baltica, praticamente onnipresenti come accompagnamento di ogni singolo piatto: cetrioli, verza, cavolo cappuccio, aglio, cipolla, carota, rape, e cosi via.

Immancabile è anche la minestra con carne di castoro, accompagnata con erbette. Il sapore ricorda il manzo e viene spesso servita con strisce di pane fritto, una prelibatezza tutta locale (kepta duona).

Il pane è generalmente di segale, abbondano molti tipi di funghi e di frutti di bosco e, come detto di pesce e crostacei: dal gambero d’acqua dolce al salmone, spesso cucinati con la panna.

 

Dove mangiare (in strada o al ristorante)

Nei Paesi baltici si mangia principalmente a casa ma oramai tutto il mondo è paese e tutte le grandi città europee hanno finito col somigliarsi: pertanto ristoranti di vario livello non sono difficili da scovare, anche se il cibo locale si gusta più facilmente nelle osterie, nelle cantine e nei chioschi.

 

Da non perdere

Abbiamo accennato alla carne di castoro, senz’altro da provare in quanto specialità tipicamente baltica.

I crostacei di acqua dolce sono di qualità notevole, così come i funghi freschi e i frutti di bosco.

Senza dubbio da non perdere sono i vari vini fruttati e il balsamo nero di Riga.

 

Cosa evitare

Quando un’area così a nord basa la propria cucina sull’agricoltura locale, spesso ciò si traduce in sovrabbondanza di tuberi, specialmente di patate. Attenzione a non esagerate e a non farne indigestione.

La pasticceria locale non è male ma contiene spesso alcol, anche questo da dosare.

 

Consigli e curiosità

I Paesi baltici hanno una cultura propria molto colorita e una mitologia locale estremamente interessante e in qualche modo ancora viva.

Allo stesso tempo si sente aria di modernità, una modernità che non guasta, specie durante l’estate dove possiamo incorrere in molti festival di cibo e di musica nei boschi e nelle foreste baltiche.