Cucina dell’Asia Centrale: caratteristiche e alimenti principali
Molta carne, latticini (soprattutto di capra), verdure talvolta: l'Asia Centrale è una aria estesa e a queste zone appartengono tradizioni diverse. La cucina dell'Asia Centrale non può essere, dunque, che eclettica.
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Asia Centrale
L’Asia Centrale non è un luogo limitato alla geografia politica, la sua identità abbraccia una morfologia fisica, antropologica i cui contorni abbracciano più Paesi, anchemolto diversi tra loro.
E’ stato per secoli un crocevia di mercanti, esploratori e viaggiatori, una miniera d’oro di esperienze uniche ed esotiche, e solo al giorno d’oggi, con l’apertura verso l’Occidente dei paesi dell’ex blocco comunista, è possibile per tutti (o quasi) recarsi in Asia Centrale e godere delle sue meraviglie. O di ciò che ne rimane. Gli Stati che compongono l’Asia Centrale sono il Kazakistan, l’Uzbekistan, il Tagikistan, il Kirghizistan, ed infine il Turkmenistan.
I cinque “stan” hanno visto la nascita, la crescita e il crollo di numerose civiltà e culture, tra il Mar Caspio, la Siberia, la Mongolia e l’Himalaya. Di qui sono passati gli zoroastriani, i popoli preistorici dei kurgan, i cosacchi, gli arabi ed i persiani, i turcomanni, gli antichi greci e macedoni, gli ebrei, i mongoli che provarono ad invadere l’Europa, i russi comunisti.
Anche se l’area non ha molto da offrire a livello di ingredienti, specie se paragonata ad altre zone del mondo, questo viavai di culture ha creato numerosi piatti tipici e inconfondibili che solo chi ha viaggiato in queste terre di confine può conoscere.
La cucina dell’Asia Centrale: piatti tipici
L’influenza kazaka nella cucina dell’Asia Centrale è inconfonbile: le steppe non sono territori fertili e c’è grande abbondanza di pane, prodotti caseari (molto yogurt) e carne. Nello specifico carne di capra, di cavallo e talvolta di cammello.
In alcuni casi le carni sono preparate assieme, come nel beshbarmak, dove capra e cavallo sono bolliti con pasta e verdure. Oppure la carne è stufata con le cipolle, come nel quwyrdaq. La natura nomade della popolazione ha spinto a produrre pani conservabili (come il tokash e il tandyr) e a usare molto riso.
Non mancano mai i manti, la versione centrasiatica dei ravioli ripieni. La cucina uzbeka presenta molte più verdure, perché lì è più facile crescerne, e presenta molti piatti a base di carne di pecora e noodle.
Aglio, cipolle, peperoni, radici, cavoli, pomodori, noci e frutta secca sono presenti in molte salse e sughi, come nel lag’mon, nella shurba, nello oshi piyozi. Qui troviamo anche la versione uzbeka del kebab.
La cucina tagika non differisce da quella afghana, iraniana e pakistana, infatti troviamo qui l’osh, non diverso dal riso pilau (saltato con verdure, legumi, spezie e frutta secca). Coi legumi e le carote si preparano qui molte salse e creme, come il piti.
Non manca mai il tè verde ed abbondano le frittelle ripiene di carne, come il belyash. La cucina turcomanna, simile a quella iraniana, è ricchissima di frutta, succhi di frutta (soprattutto il melone) e di spezie locali, mentre quella kirghiza, di natura nomade, presenta molti piatti a base di carne e patate.
Dove mangiare in Asia Centrale (in strada o al ristorante)
Nelle grandi città troverete ristoranti di tutte le categorie, compresi quelli superlusso per i petrolieri. Il resto della regione è popolata da nomadi e viandanti, e troverete molto cibo di strada, mercati, bancarelle e ristorantini lungo la via.
Da non perdere in Asia Centrale
L’Asia Centrale è un mondo a parte, con una cultura a parte, compresa quella culinaria. La carne di cavallo, spesso sotto forma di insaccati, è molto sana e saporita.
Le creme e le spezie hanno qualcosa di unico. La frutta secca e quella essiccata, come le albicocche, sono celestiali. Non perdetevi le bevande locali, che vanno dal tè verde e rosso dei mussulmani, al vino kazako e dei kalash, alla vodka locale.
Cosa evitare in Asia Centrale
Di tutti gli animali che abbiamo menzionato, non si mangiano solo i muscoli. Molte zuppe contengono frattaglie e organi vari. In Asia Centrale non si butta via niente.
Attenzione, quindi a quando vi avventurate in un piatto sconosciuto, magari descritto in cirillico, perche’ rischiate di trovarvi impreparati davanti una zuppa di cervella, cuore, reni o addirittura di occhi, che in genere vengono riservati agli ospiti d’onore.
Consigli e curiosità
Quando siete nelle grandi città è bene sperimentare, perché si va quasi sempre sul sicuro per via della grande varietà. Ma quando si comincia a viaggiate in terre di nomadismo, è possibile doverlo fare per giorni interi senza possibilità di trovare un ristorante adeguato, e quindi doversi adattare al cibo dei mercati e delle stazioni di autobus.
C’e’ un motivo se vedrete tantissimi viaggiatori portarsi dietro delle razioni di pane o di ravioli, vuol dire che per almeno un giorno di viaggio non ci sarà molta possibilità di scelta.