La dieta dell'uva
Nota già in tempi antichi, l'ampeloterapia, la dieta dell'uva, disintossica, tonifica e rinforza l'organismo, eccone un assaggio!
L'ampeloterapia, dalla denominazione greca della vite, àmpelos, è la dieta dell’uva. Veniva praticata già in tempi antichi, dal ‘700, presso le stazioni termali soprattutto, dove veniva proposta come dieta depurativa.
L’autunno è la stagione ideale per seguire questa dieta. Vediamo come si fa.
L’uva per depurare l’organismo
L’uva, oltre a contenere vitamine, sali minerali, zuccheri, acidi organici (acido fosforico, acido malico, acido citrico, acido tartarico ), ha proprietà depurative, antiossidanti, tonificanti e disintossicanti.
L’uva contiene dal 14% al 30% di zuccheri disciolti nell’acqua, a seconda del tipo; vitamine del gruppo B, vitamina A, vitamina C; sali minerali (ferro, iodio, potassio, arsenico e Sali di rame).
Un paio di consigli preliminari: meglio consumare l’uva ben matura, perché siano meglio assimilabili tutte le sostanze di cui è ricca; masticare tutto, senza eliminare né la buccia né i semi, i vinaccioli, ricchi di un olio prezioso.
La dieta dell'uva tra le diete detox: scopri le altre
La dieta di sette giorni
Questa dieta propone il consumo di verdure e di uva in alta percentuale e un minimo di consumo di carboidrati, circa 100 grammi al dì, per arrivare a 1200 calorie totali circa.
Esempio del primo giorno:
colazione: 120 grammi di uva, una tisana
spuntino: 120 grammi di uva
pranzo: carciofi in pinzimonio 120 grammi, pane integrale 60 grammi, ceci in insalata 120 grammi, 70 grammi di uva
merenda: 70 grammi di uva
cena: insalatona mista (120 grammi di indivia, 25 di sedano, 35 di carote, 35 di fagioli), 200 grammi di broccoli lessati, pane integrale 60 grammi, uva 70 grammi
spuntino serale: 70 grammi di uva e tisana
L’uva è a scelta, sia bianca che nera, del tipo preferito; tenete conto che l’uva nera, più pigmentata, contiene maggiori quantità di sostanze antiossidanti, importantissime nella lotta ai radicali liberi e contro l’invecchiamento cellulare, mentre l’uva bianca è però più zuccherina e dunque ha più calorie.
L’olio è un cucchiaino di extra vergine d’oliva per porzione, volendo si può usare anche limone spremuto. La dieta depurativa a base di uva dovrebbe essere seguita in modo simile allo schema del primo giorno per sette giorni. Si alterna il tipo di tisana della mattina e della sera, preferendo quelle depurative, al tarassaco o carciofo, per esempio.
Così come le verdure e i cereali: a pranzo si possono consumare 80 grammi di orzo o riso integrale o pasta integrale, riducendo a 40 grammi il pane, accompagnato dalla verdura di stagione preferita (finocchi, spinaci, verze, radicchio, legumi vari). Si preferisce consumare i cereali a pranzo, mentre le proteine dei legumi a cena.
Dieta di tre giorni
La dieta di tre giorni, forse la più nota, si basa sull’aumento del consumo del frutto in tempi brevi e la riduzione drastica di alimenti più elaborati, ricchi di proteine e grassi, alimenti intossicanti e altra frutta o verdura.
La cura dell'uva di tre giorni comincia in pratica con 500 grammi consumati nel corso della prima giornata, per arrivare poi ad un quantitativo intorno ai due chili, al massimo due chili e mezzo, il terzo giorno.
Fin dal primo giorno, bisogna eliminare gli alimenti che vengono digeriti con difficoltà, cioè quelli troppo ricchi di protidi e grassi, le bevande che non siano acqua o tisane (vino, birra, liquori, tè, caffè) e tutte le verdure crude e l’altra frutta.
Per ottenere il massimo dalla cura bisogna assumere solo pane integrale. I dietisti consigliano di consumare la prima metà del peso di uva al mattino a digiuno; la seconda metà suddividendola tra mezzogiorno e il tardo pomeriggio.
Attenzione! Consultare il proprio medico prima di provare la dieta: le tipologie descritte non sono adatte a diabetici e a persone che hanno una ridotta tolleranza glucidica, cioè che fanno fatica a metabolizzare gli zuccheri semplici, di cui l’uva è ricca. Il libro di riferimento è “Cellulite. Identificazione e terapie” di Umberto Nardi.