Le varietà dimenticate di banana
In Italia conosciamo soltanto la classica banana gialla, uniforme, ricurva e standardizzata per il commercio. In realtà esistono molti altri tipi di banane che sono stati nel tempo dimenticati e che stanno pian piano ritornando sulle nostre tavole. Andiamo a conoscere le varietà di banane dimenticate ...
In tutti questi secoli sono stati selezionati i tipi di banana considerati migliori in termini di sapore e rendimento, fino ad arrivare all'epoca attuale in cui l'unica banana facilmente disponibile è la cosiddetta Cavendish, ormai incapace di riprodursi per via naturale.
Ma partiamo dalle origini della banana per poi vedere le sue varietà.
Un po' di storia della banana
Attualmente la coltivazione della banana è diffusa in più di cento Paesi diversi, ma le sue antiche origini risalgono all'area tropicale rappresentata dall'Australia del Nord e dall'Indonesia, anche se pare che i primi tentativi di coltivare la pianta siano avvenuti in Nuova Guinea, al centro di quell'area.
Gli antichi imperi malesi ed indiani, dediti al commercio con i popoli delle aree indonesiane, permisero di far conoscere il frutto sempre più ad Occidente, fin quando non attirò l'interesse dei commercianti arabi, che amavano scambiarlo con i datteri e chiamarlo «banan», ovvero "dito".
Grazie agli arabi, il frutto fu introdotto nell'area Mediterranea e nel resto dell'Africa. I popoli europei si innamorarono di questo frutto e decisero di portarselo dietro in America del Sud, dove trovò una nuova ottima casa.
Sapevi che anche i fuori di banano sono usati in gustose ricette?
Le banane del genere Musa
Come detto, riusciamo a trovare in commercio quasi esclusivamente la Cavendish, ma questa non è certo l'unica banana esistente. Esistono infatti moltissime specie del genere Musa, molte di esse utilizzate per lo più per la fibra tessile, per produrre alcolici o per nutrire animali.
La maggior parte delle banane commestibili gradite all'uomo sono ibridi intermedi tra la Musa acuminata, alla quale appartengono le classiche banana dolci sebbene abbia ancora i semi, e la Musa balbisiana, con frutti scuri, tosti, ricchi di semi simili a grani di pepe e duri come pietre, pericolosi per i denti.
Le note banane commerciali appartengono all'ibrido chiamato Musa paradisiaca, ma un altro ibrido interessante è la banana Fehi, originaria della Polinesia francese e apprezzatissima in Cina: l'aspetto è più simile a quello di un piccolo mango ed è ricchissima di provitamina A.
Girando un po' per il mondo scopriremo banane differenti con gusti differenti, talvolta squisiti: le varie banane rosse, il platano, i bananiti, le banane squadrate, le dolci latundan delle Filippine.
Che è successo alle «altre» banane?
Avrete certo fatto caso che nelle banane Cavendish che comprate non esistono semi, e che per trovarne uno dovreste andare in paesi come Thailandia, Cambogia, Brunei, Indonesia o Papua Nuova Guinea (e anche qui dovrete faticare e avere un po' di fortuna per trovarne).
Questo è il segno di un'esasperata selezione naturale indirizzata solo a trovare la banana perfetta per trarre profitto, ma la banana ideale per il profitto non è detto che sia anche la banana più adatta a sopravvivere.
Difatti, la carenza genetica dovuta al poco uso di varietà diverse dalla Cavendish ha portato ad una debolezza genetica che rende questa specie totalmente impreparata a fronteggiare il cosiddetto "Panama Disease", a un agente patogeno in grado di distruggere intere piantagioni di banani senza che questi abbiano possibilità di difendersi. L'assenza di semi in questa varietà fa si che una volta morte tutte le attuali piante sarà impossibile recuperarle, rischiando l'estinzione.
Ma che fine hanno fatto tutte le altre varietà? Semplicemente sono state messe in un cantone, in disuso, magari solo perché maturano troppo presto, o perché troppo piccole e irregolari, o per via di un gusto troppo marcato. Ciò deve ricordarci che il segreto della forza genetica risiede sempre nella mescolanza, nella varietà e nel cambiamento, e mai nell'uniformità e nell'isolamento.
Qualche ricetta con le banane
Vediamo infine come utilizzare le nostre banane, anche i platani, che sempre più facilmente troviamo nei mercati e nei negozietti etnici.
Pane di banana
In sostanza di tratta di un pane dolce, tipo pancake, per cui mischieremo le banane alla farina (200 gr) al posto delle uova (una banana sostituisce due uova) aggiungendo margarina (100 gr) e il lievito. Aggiungere aromi a piacere: cannella, vaniglia, cardamomo, cacao... e mettere in forno per un’ora a 180 gradi.
Energy balls
Sbucciare le banane mature (meglio se banane piccole) e mischiare la polpa con quella dei datteri in proporzione 1 a 2. Lavoreremo i due frutti fino ad ottenere una crema facile da modellare. Per ottenere ciò possiamo aggiungere granella di qualche seme come noce, anacardo, ecc.
Modellare quindi delle palline di 2 o 3 cm di diametro che poi passeremo nella polvere di cacao.
Chips di platano
Acquistare dei platani ancora verdi e pelarli con un pela patate finché non si arrivi alla polpa soda. Tagliare delle chips sottili con un diagonale, così da avere delle chips allungate. In una padella far riscaldare dell’olio di cocco prima di farvi cuocere le chips per un minuto scarso.
Aggiungere alla fine del sale, meglio se sale himalaiano rosa.
La banana, frutto per tutte le stagioni
Per approfondire:
> Banane: proprietà, valori nutrizionali, calorie