Infuso di semi di lino, la ricetta
I semi di lino sono ricchi di mucillagini che garantiscono un'azione lassativa e antinfiammatoria delle pareti intestinali. Ecco alcune ricette per godere dei benefici per l'intestino dei semi di lino.
Proprietà e uso dei semi di lino
I semi di lino sono piccoli, ovali e appiattiti: sono lunghi circa 5 millimetri e larghi due millimetri. Hanno un’estremità arrotondata e una appiattita e sono color bruno brillante.
I semi di lino contengono per circa il 40% olio, per il 20-25% proteine e per il 10% mucillagini. Nei semi di lino sono inoltre presenti lignani e tracce di composti chimici chiamati eterosidi cianogenetici, che non ne pregiudicano l’assunzione.
I semi costituiscono la droga della pianta del lino e si utilizzano sopratutto come lassativi, data l’abbondante presenza di mucillagini.
Le mucillagini infatti ammorbidiscono le feci, aumentano la massa fecale e svolgono un’azione antinfiammatoria sulla mucosa intestinale.
L’assunzione di semi di lino è quindi molto indicata in caso di stitichezza, stipsi o anche se si soffre di colon irritabile.
I semi di lino possono essere consumati interi o tritati nelle insalate, nelle minestre, nelle zuppe, nello yogurt, nei frullati e negli impasti di pane e prodotti da forno.
In alternativa, è possibile lasciare in ammollo in acqua i semi di lino così che vengano estratte le mucillagini in essi contenute: dopo l’estrazione, si beve l’acqua ricca di mucillagini per avere un effetto lassativo delicato.
L’olio contenuto nei semi di lino è notevolmente insaturo, poiché costituito prevalentemente da acido oleico, acido linoleico e acido linolenico: per questo motivo, i semi di lino si conservano per un tempo limitato, oltre il quale assumono un odore di rancido.
Infuso di semi di lino: la ricetta
Preparare l’infuso di semi di lino è semplicissimo: è sufficiente lasciare in ammollo un cucchiaio raso di semi di lino in acqua fredda.
I semi vanno lasciati in ammollo per qualche ora per consentire l’estrazione delle mucillagini, sostanze con azione lassativa e antinfiammatoria.
Per comodità, in genere i semi di lino vengono lasciati in acqua durante la notte e l’acqua viene bevuta il mattino successivo al risveglio.
Per migliorare il sapore del gel di semi di lino, è possibile preparare un infuso con altre piante e poi utilizzare l’infuso tiepido per estrarre le mucillagini dai semi.
In alternativa, è possibile inserire i semi di lino all'interno delle tisane, aggiungendo un cucchiaino di semi in una tazza di acqua fredda: dopo aver portato a bollore l'acqua, si spegne il fuoco, si aggiungono le altre erbe, si lascia in infusione per una decina di minuti e infine si filtra e si beve l'infuso.
Se insieme ai semi di lino si impiegano cortecce, radici o altre parti dure della pianta, queste andranno inserite in acqua fredda con i semi. Per preparare un infuso con semi di lino e zenzero, ad esempio, si metteranno in acqua fredda sia i semi sia la radice di zenzero, prima di portare l'acqua a bollore.
Lino, descrizione e caratteristiche della pianta
Il lino (Linum usatussimum L.) è un’erba annuale appartenente alla famiglia delle Linaceae e probabilmente originaria del Caucaso e coltivata in Europa fin dall’antichità.
La pianta del lino può crescere fino a 80 centimetri in altezza e ha foglie semplici, alterne e lanceolate. La parte superiore del fusto è ramificata e porta fiori solitari generalmente di colore azzurro.
Il frutto è una capsula globosa e i semi sono piccoli, appiattiti e ovali, di colore bruno brillante. La pianta viene coltivata per le sue fibre e per i semi.
Le fibre si ottengono dal caule della pianta e sono costituite da cellulosa. Si ottengono dopo fermentazione dei fusti, durante la quale la cellulosa è degradata in emicellulosa.
Le fibre sono utilizzate dall’industria tessile e da quella della carta e sono usate anche per realizzare il filo chirurgico non riassorbibile.
I semi costituiscono invece la droga della pianta e sono utilizzati in erboristeria e fitoterapia.