Rame: dove trovarlo negli alimenti
Rame, un oligoelemento tra i più importanti per la costituzione dell'organismo e per il suo corretto funzionamento. Scopriamo qualcosa di più su questo metallo, soprattutto quali fonti alimentari, animali e vegetali, ne apportano in giuste quantità.
Il rame è un metallo essenziale per la sopravvivenza e il benessere dell’organismo, concentrato soprattutto negli organi interni quali fegato, cervello, cuore, reni e nei muscoli legati ai movimenti dello scheletro.
Cibarsi di alimenti ricchi di tracce di rame è importante per mantenere attive varie funzioni metabolitiche, quali la produzione di energia biochimica, l’assorbimento di altri metalli (soprattutto il ferro), la formazione del collagene, e molte altre.
Nonostante i casi di deficienza di rame sia molto rari, esiste una dose media giornaliera suggerita, ovvero 900 microgrammi.
I casi di deficienza sono soprattutto dovuti a difetti genetici che pregiudicano il corretto assorbimento del rame nell’organismo, o da eccessi di assunzione di specifiche sostanze antagoniste dell’assorbimento del rame, come l’acido ascorbico e lo zinco, per citare due.
Problemi legati ad un cattivo assorbimento di rame
Il rame si comincia ad assorbire sin dalla prima infanzia nel latte materno, ed in caso di difetti genetici legati al suo assorbimento con conseguenze deficienza di rame, i sintomi sono piuttosto evidenti: problemi legati alla corretta crescita, specie delle ossa, predisposizione alle infezioni, osteoporosi precoce, disfuzioni neuronali.
Il rame infatti è legato non solo al funzionamento di vari organi, all’apparato muscoloscheletrico e alla crescita, ma anche allo sviluppo neuronale e quindi alle funzioni cognitive.
Studi clinici dimostrano che una non corretta esposizione al latte materno da piccoli tende a creare processi neurodegenerativi precoci negli adulti.
D’altra parte anche un eccesso di rame non è consigliato, in quanto tende a innescare processi ossidativi dannosi per vari tipi di tessuti.
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Le migliori fonti alimnetari di rame
Ma non c’è da preoccuparsi: a meno che non si soffra dei suddetti difetti genetici (cosa che risulta evidente alle prime settimane di vita), che non si sia sofferto di malnutrizione da bambini, o che ci si veda costretti ad una dieta fortemente restrittiva per lungo tempo, è raro incorrere in deficienze di rame.
Tuttavia è sempre bene sapere in quali alimenti si trova, sia quelli animali che vegetali.
Le migliori fonti di rame infatti sono animali e il motivo è presto detto: come nell’essere umano il rame tende a concentrarsi negli organi interni ed in certi muscoli, altrettanto fa negli animali, che assorbono il rame dai vegetali e lo stoccano nei propri organi.
1. Fegato
Come detto, infatti, il fegato è l’organo dove il rame si concentra maggiormente, quindi il fegato di animali sani e’ considerata la miglior fonte di rame in natura. Quello di manzo ne fornisce tra i 13000 e i 15000 g ogni 100 g, quasi 20 volte la dose giornaliera.
2. Organi interni e frattaglie
Gli altri organi interni degli animali ne contengono un po’ meno. Cervella, interiora, trippa, cuore, polmoni, ecc ne apportano in media 4000 micrgogrammi, circa 4 volte la dose giornaliera.
3. Funghi
Ogni fungo ha diverse quantità di rame ma in genere sempre piuttosto alte, per via della loro capacità di assorbire gli oligoelementi del suolo con facilità tramite le micorrize. 100 grammi di funghi non essiccati e cotti possono in media darci attorno ai 1600 microgrammi di rame.
4. Polpa di granchio
Il granchio è l’animale marino che concentra in sé più quantità di rame. In 100 grammi della sua polpa cotta possiamo trovare poco più di 1000 microgrammi.
5. Anacardi
Come per la polpa di granchio, gli anacardi ci offronto poco piu’ di 1000 microgrammi di rame per etto. Meglio scegliere quelli al naturale, ovvero non tostati, non salati, non speziati.
6. Lenticchie
Le lenticchie sono il legume con più alte percentuali di rame, specie le varietà marroni e arancioni. Parliamo infatti della dose giornaliera raccomandata, circa 0.9 mg, per 100 grammi di lenticchie bollite.
7. Mandorle
Anche le mandorle possono essere considerate come un buon integratore naturale di rame, con circa 800 microgrammi per etto.
8. Cioccolata
Ecco, infine, la cioccolata nera, che si posiziona per ultima in questa virtuosa classifica apportanto circa 600 microgrammi di rame per etto.
Esistono anche integratori per aumentare l’assunzione di rame, ma come detto i casi di deficienza sono cosi’ rari, in quanto gli organi interni sono delle riserve di rame pressoch’ inesauribili, che difficilmente vengono prescritti. Esistono inoltre cibi arricchiti di rame, come cereali per la prima colazione e bevande.
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