Le verdure di aprile
Aprile il mese in cui si riparte per avere la massima forza, ci viene in aiuto la natura con verdure ricche di ferro, vitamine e minerali! Possiamo acquistare freschi dagli orti contadini la rucola, il radicchio, le barbabietole o barbe rosse e le fave. Scopriamo le loro proprietà, i benefici per il corpo e i comuni usi in cucina.
di Mira Tonioni
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In aprile passando dai più grandi supermercati sino ai più piccoli mercatini contadini possiamo trovare molte verdure che esaltano la primavera con colori e aromi spiccati e decisi.
Inanzi tutto la rucola coltivata e l'ancora più decisa rucola selvatica arrivano sui banchi per donare gusto alle prime insalate miste di stagione.
Il mese di aprile riapre le porte al sole e dona forza e resistenza e proprio nelle sue verdure racchiude il minerale ferro che porta virtù benefiche per tutto il corpo e in particolare è utile per il sangue e la circolazione. Le verdure che in aprile cominciano ad avere molta ricchezza di ferro sono ad esempio il radicchio, la rucola e la barbabietola.
Queste verdure possono essere inserite nell'alimentazione e nelle diete proprio come integrazione di ferro contro malesseri quali anemie, stanchezze, astenie, debolezze e sopratutto per le donne diventano un valido aiuto nel momento del ciclo mestruale anche per bilanciare la perdita di sangue.
In aprile abbiamo molti legumi che iniziano a produrre e tra tutti i baccelli, o chiamati anche fave che in molti luoghi fanno iniziare le prime sagre e feste di paese della stagione primaverile.
Le verdure di stagione disponibili ad aprile
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“Et veneris revocans eruca morantuem”. Virgilio, Moretum
I primi caldi un po' più decisi permettono la crescita della rucola (Eruca vesicaria), gradevole pianta annuale usata per lo più cruda in insalata, che cresce allo stato selvatico in tutto il bacino Mediterraneo, dal Portogallo alla Siria.
Nota e apprezzata per il suo gusto pungente, aromatico e lievemente piccante, si usa generalmente cruda, o saltata per condire primi piatti o pizze, o cotta e trasformata in gustosa crema.
Nella zona di Ischia è utilizzata per trarne un liquore, il “rucolino”.
Ha proprietà depuranti, antimeteoritiche, diuretiche.
Il contenuto di ferro è molto elevato con 1,5 mg e inoltre contiene vitamina C che permette un'assimilazione ottimale della forma vegetale di ferro.
Questa verdura è molto ricca inoltre di calcio con ben 160 mg e si consiglia un consumo di 2 pugni per gli adulti e un 1 pugno per i bambini.
Inoltre per la preparazione in cucina è meglio se mantenuta cruda per conservare tutte le sue qualità nutrizionali.
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Il radicchio rosso è una varietà di cicoria (Cichorium intybus), molto apprezzata sia nelle tradizioni contadine più frugali che nell'alta cucina d'avanguardia.
È un ortaggio di cui si utilizzano le foglie, dal tipico sapore amarognolo che tende ad addolcire quando cotte, specialmente se grigliate o alla piastra.
Ricca di antociani, già Plinio il Vecchio ne decantava le qualità di purificare il sangue.
Contiene luetina, intybina, le vitamine C, K, E e del gruppo B, elementi quali calcio, ferro, magnesio, sodio, fosforo e potassio.
È celebrato per il buonissimo risotto al radicchio, ma sono molte le ricette che si possono mettere in tavola con questo alimento.
Per mantenere le proprietà è ottimo a crudo condito con succo di limone che permette un miglior assorbimento del ferro e dei nutrienti.
Nei mercati, a seconda delle regioni possiamo trovare molte varietà di radicchio riconosciute come prodotti tipici locali, ad esempio il radicchio rosso di Treviso, di Chioggia, di Verona o il radicchio variegato di Chioggia e di Castelfranco.
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Esistono numerose varietà di barbabietola (Beta vulgaris), perché numerosi sono gli usi che ne fa l'uomo: esistono varietà specifiche per l'estrazione dello zucchero o del succo, altre per la radice, altre ancora per le foglie (barbabietola da coste) e in ultimo per foraggiare gli animali da allevamento.
La barbabietola è un ortaggio coltivato e apprezzato già nel mondo antico, sia per scopi alimentari che medicinali.
Le foglie somigliano per forma e sapore a quelle della bietola, con delle coste spiccatamente rosse, mentre la radice varia di colore a seconda della varietà (bianca, dorata, rossa o viola) ma è sempre inconfondibile per il dolciastro sapore “di terra” dato dalla geosmina.
Ha un bassissimo contenuto di calorie, grassi e colesterolo, mentre è ricchissima di fibre, zuccheri, minerali, vitamine e antiossidanti.
Contiene inoltre betaina, in grado di combattere le malattie cardiache e vascolari.
Contiene quasi l'intero spettro di vitamine del gruppo B, gli acidi folico e ossalico, ferro, manganese, rame, magnesio.
Nelle foglie aumenta la concentrazione di vitamina C che anche qui è utile per l'assorbimento del ferro e dei minerali.
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In attesa di venire usate per festeggiare l'arrivo di maggio, sulla tavola cominciano ad arrivare le prime fave fresche.
Preziosissime in agricoltura poiché in grado di azotare il terreno nella rotazione delle colture, sono un legume nativo dell'Area Mediterranea, in particolare Nord Africa e Vicino Oriente.
In questo mese se ne possono gustare i semi freschi, ancora verdi, contenuti in numero da tre ad otto in un baccello dall'interno tipicamente lanuginoso. I semi freschi possono essere mangiati al naturale o speziati. In cucina sono ottime aggiunte in numerose ricette, esattamente come faremmo coi piselli freschi.
Sono ricche di carboidrati e proteine (5.5%), fibre, sali minerali quali ferro, calcio, fosforo, zinco, sodio e potassio, vitamine del gruppo B, C e K e numerosi amminoacidi, rendendole un alimento indicato per aiutare l'assorbimento del ferro nel sangue e combattere quindi varie forme di anemia.
Tra i vari legumi sono tra i meno calorici e sono apprezzate come alimento da passeggio in moltissime parti del mondo, dal Sud America all'Estremo Oriente.