L'erboristeria al centro. A Parma un convegno espositivo tutto al naturale
Si svolge a Parma nelle giornate di sabato 28 e domenica 29 settembre 2013, il convegno espositivo interamente dedicato all'erboristeria. Vi proponiamo qualche anticipazione sul programma e un'intervista in esclusiva alla coordinatrice e moderatrice dell'evento, la Dr.ssa Mariella Di Stefano, Giornalista e Direttore della rivista l’Erborista
Il convegno espositivo dedicato all'erboristeria che si terrà a Parma il 28 e 29 settembre presso il Centro Congressi Palacassa ci è sembrato interessante per tre fattori specifici.
Primo: la formula vincente della formazione unita all'esposizione.
Secondo: 30 relazioni distribuite in due giornate di manifestazione, tenute da illustri accademici e tecnici cui si aggiunge la possibilità per le aziende di incontrare gli erboristi e raccontarsi, presentando prodotti e novità.
Terzo: i temi trattati, che coprono un ampio raggio di interesse ma restano comunque tutti in qualche modo intimamente connessi.
Sono motivi affatto trascurabili. Non solo vendita ma anche condivisione, accrescimento del bagaglio culturale di ciascuno e sensibilizzazione delle varie figure professionali. I visitatori trovano tutte le informazioni al sito ufficiale della fiera (informazioni sul tesseramento on-line, indicazioni stradali, strutture alberghiere convenzionate, etc).
I numeri della precedente edizione promettono molto bene: 1.345 Erboristi, 44 conferenze, 78 aziende espositrici nel 2012: è da questi numeri che parte la Terza Edizione del Convegno Espositivo "Erboristeria".
Abbiamo colto l'occasione per rivolgere qualche domanda alla coordinatrice e moderatrice dell'evento la Dr.ssa Mariella Di Stefano, Giornalista e Direttore della rivista l’Erborista.
Iniziamo con un'idea orientativa sul settore erboristico in Italia. In crescita o risente della crisi?
Il settore erboristico nel nostro Paese è formato da 4.325 erboristerie distribuite sull’intero territorio nazionale; si tratta di una delle realtà più interessanti e dinamiche a livello europeo, anche grazie alla significativa tradizione dell’Italia in materia di piante officinali. Qual è lo stato di salute di questo mondo, cui si rivolge il convegno “Erboristeria”? I dati diffusi da UnionCamere (l'ente pubblico che rappresenta il sistema delle Camere di commercio italiane) alla fine del 2012 hanno evidenziato, dopo una lieve flessione nel giugno dell’anno passato, di nuovo una crescita del numero di erboristerie, con una situazione più vivace nel centro e sud dell’Italia e maggiore sofferenza in regioni come Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.
Questo settore quindi non solo regge l’impatto della crisi, ma mostra anche segnali di vitalità, ancor più importanti in questa fase. Per completare questi dati oggettivi con il punto di vista degli operatori, vorrei fare riferimento a un sondaggio condotto fra i lettori della nostra rivista, l’Erborista (che collabora con SENAF all’evento di Parma) nel febbraio 2013: la maggioranza degli erboristi interpellati si aspettava per l’anno in corso una sostanziale stabilità nella vendita dei prodotti naturali che formano lo zoccolo duro dell’erboristeria, e cioè erbe taglio tisana, integratori alimentari ed estratti vegetali. Senza negare le difficoltà del periodo, si può dire perciò che, fra i negozi di vicinato, le erboristerie sono fra le realtà che stanno resistendo meglio alla crisi. I dati di UnionCamere del primo semestre 2013 (attesi a metà luglio) diranno se il trend appena tracciato per l’erboristeria italiana sarà confermato o meno.
Vale la pena citare a questo proposito anche i dati dell’Cosmetica Italia (l’associazione che raccoglie le aziende del settore cosmetico) che riconfermano l’erboristeria come il canale di vendita più dinamico. La crescita stimata per il 2013 è di circa il 5%, in netta controtendenza con quanto accade in altri settori e nelle farmacie.
Ora che il convegno è alla terza edizione, ci svela come è nata la prima scintilla, l'idea originaria da cui è partito tutto?
La prima edizione di Erboristeria del 2011 nasce per soddisfare la richiesta da parte degli erboristi di aggiornarsi professionalmente. Erboristeria è il punto di incontro dedicato agli erboristi e alla loro formazione: a disposizione hanno avuto ed avranno contenuti di eccellenza da relatori illustri.
L'incontro tra erboristi e produttori è un momento importante. Il convegno si propone di dare valore a questo scambio. Attraverso quali modalità?
Il convegno espositivo “Erboristeria”, giunto alla terza edizione, utilizza con successo una formula originale, quella del convegno espositivo: un ampio numero di conferenze di aggiornamento tenute da esperti del settore su temi di interesse professionale per gli erboristi ha luogo negli spazi estremamente funzionali delle Fiere di Parma, consentendo alle aziende del settore di esporre le novità del mercato.
Per le aziende si tratta di un’occasione per incontrare i propri clienti che, a loro volta, hanno modo di essere informati sulle innovazioni più recenti da proporre in erboristeria. Si garantisce in questo modo lo scambio fra due poli importanti della filiera erboristica in un ambiente professionale e mirato.
Non solo erboristeria ma anche convegni su altri temi come la dieta (ci sarà spazio anche per l'efficacissima strategia alimentare messa a punto dalla Dr.ssa Kousmine) e molto altro.
La formula che abbiamo ideato offre opportunità di aggiornamento su tutte le tematiche che riguardano l’attività professionale dell’erborista dando modo così a ciascun operatore di individuare e scegliere quelli che ritiene di maggior interesse: piante medicinali ed estratti vegetali, gemmoderivati e oligoelementi, fitocosmesi, coltivazione delle piante officinali. Naturalmente, si parlerà anche di alimentazione e nutrizione, allineati al principio ippocratico secondo cui la nostra salute, oggi più che mai, è legata a doppio filo alla qualità dei cibi che mangiamo.
Il metodo Kousmine, basato sulle ricerche cliniche e sugli studi scientifici della dottoressa svizzera Catherine Kousmine, sarà al centro di una relazione che ne approfondisce l’impiego nelle tappe della vita della donna; si parlerà anche di oncoprotezione alimentare (in particolare per contrastare le malattie degenerative indotte dai metalli tossici), di nutrizione e allergie ambientali, dell’infiammazione da cibo, di come prevenire e contrastare un problema molto diffuso come l’osteoporosi con una dieta adeguata.
Psicologia e fiori di Bach. Nella realtà pratica in Italia è considerato importante il momento del colloquio con il floriterapeuta o è ancora ritenuto marginale? Le risulta che erboristi e psicologi collaborino? O accade pù spesso che una figura professionale integri anche l'altra con un percorso di studi specifico?
I rimedi floreali sono presenti nella maggioranza delle erboristerie italiane, di cui costituiscono un comparto di vendite non trascurabile. Catalizzatori di consapevolezza, possono essere usati su tutti i soggetti, anche nella terza età e nei bambini, nonché per gli animali e nel trattamento delle piante.
Il successo dei Fiori di Bach, la branca di floriterapia più diffusa in Italia, è inevitabilmente legato all'abilità di chi li consiglia che, oltre ad avere una formazione di base nella materia, deve essere dotato di capacità di valutazione, analisi e sintesi, di sensibilità e anche intuito. Occorre, infatti, saper ascoltare ciò che la persona vuole raccontare durante il colloquio, ma anche saper intuire il non detto. Certamente per dare un consiglio mirato a chi intenda affrontare i suoi problemi con i fiori di Bach, è fondamentale che l’operatore (floriterapeuta, naturopata, erborista che abbia seguito specifici corsi ecc.) sia in grado di cogliere la gamma delle dinamiche personali alla base del disagio esposto. Di questo c’è ampia consapevolezza anche nel nostro Paese, dove molti erboristi sono affiancati da naturopati o esperti in floriterapia sviluppando interessanti collaborazioni. Meno diffuse, ma presenti, forme di collaborazione con gli psicologi.
Ci ha colpito l'attenzione anche ai nuovi media. Un convegno sarà dedicato alle nuove strategie di fidelizzazione in erboristeria. L’uso dei social network. Quanto si sta diffondendo la pratica della comunicazione aquesto livello nel settore erboristico?
Nei contenuti di aggiornamento che abbiamo inserito, in questa e nelle precedenti edizioni di “Erboristeria”, sono incluse anche le strategie di marketing per valorizzare l’erboristeria. Ciò nella convinzione che si tratti di un tassello importante nel bagaglio di competenze dell’erborista, ancor più in una fase come quella attuale in cui la tenuta e il rilancio del settore si giocano anche sulla capacità di accrescere la competitività dell’erboristeria rispetto ad altri canali di vendita.
La professionalità e le competenze ormai acquisite in decenni di attività sono una solida base di partenza che si può completare e potenziare con nuovi strumenti di promozione e una più efficace comunicazione con il cliente, incluso l’uso razionale delle nuove tecnologie e dei social network.
L’erboristeria si sta avvicinando gradualmente alle nuove tecnologie e, soprattutto fra i più giovani che si affacciano a questa professione, si va affermando la consapevolezza che è fondamentale oggi utilizzare questo strumento per comunicare con il cliente e aumentare la propria visibilità.
Crescono dunque le erboristerie che hanno il proprio sito web, quelle che ricorrono all’e-commerce e che dialogano con i social network, Facebook in particolare. Segnalo ad esempio il Forum delle Tecniche erboristiche, un gruppo Facebook che raccoglie circa 2000 fra erboristi e studenti del corso di laurea in Tecniche erboristiche.
Se dovesse definire alcuni obiettivi principali del convegno, quali sarebbero?
Ci piace chiamare il convegno “Erboristeria” l’agorà degli erboristi, un luogo non soltanto virtuale ma fatto di persone e competenze reali, in cui tessere la trama delle relazioni di filiera e ricollocare il ruolo della professione guardando al futuro. Aggiornamento degli erboristi innanzitutto, ma anche incontro fra persone che svolgono lo stesso lavoro e confronto/scambio con gli operatori che, a vari livelli, agiscono nel settore, in particolare con le aziende.
Si tratta quindi di un evento che riunisce i produttori, i coltivatori di piante officinali e gli erboristi, quelli di oggi e quelli che si preparano a diventarlo. La presenza degli studenti del corso di laurea in Tecniche erboristiche viene, infatti, promossa con agevolazioni particolari (ingresso omaggio, stage), perché abbiamo sempre creduto nel futuro di questa professione.
Analogamente “Erboristeria” mantiene una relazione costante con le associazioni di categoria e imprenditoriali, che hanno dato tutte il patrocinio al convegno. L’obiettivo, in sintesi, è quello di riunire professionalità diverse ma attive nello stesso settore per ricostruire in modo concreto l’identità complessiva della filiera erboristica.
Immagine | Congresso Erboristeria Parma