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Se una primula fa primavera

Prescritta dall’erborista Ildegarda, immortalata dai versi di Shakespeare, la primula è un prezioso dono portato dalla primavera per alleviare dolori articolari e reumatici

Se una primula fa primavera

La Primula Veris o officinalis il cui nome significa fior di primavera, la si vede far capolino con fiori di un bel colore giallo nei boschi, vicino a ruscelli, su terreni calcarei, alla fine dell’inverno subito dopo la scomparsa della neve, quando nei prati comincia a comparire l'erba verde.

La primula è fissata al suolo per mezzo di un rizoma che forma molte radichette, le cui foglie sono ovali e allungate. Fiori di colore giallo intenso che formano infiorescenze a ombrella, il frutto è una capsula chiusa nel calice.

 

La primula nella storia

Ildegarda di Bingen (Badessa Hildegard von Bingen, diventata santa e vissuta in Germania dal 1098 al 1179, studiosa di medicina) la consigliava come rimedio contro la malinconia: se la si portava sul cuore a contatto con la pelle avrebbe raccolto il vigore del sole di mezzogiorno. Sembra che il Regno Unito abbia una considerazione molto speciale di questo fiore: nella regione inglese del Sommerset  è chiamata bunch of keys che significa “mazzo di chiavi”, nome legato a un'antica leggenda che narra di quando San Pietro gettò dal cielo le chiavi del Paradiso e queste nel luogo dove caddero, fecero nascere le prime primule.

Anche il grandissimo Shakespeare le immortala in "Racconto d'inverno" chiamandole "pallide primule che muoiono nubili" riferendosi al fatto che, fiorendo quasi in inverno, gli insetti sono ancora molto pochi per poterle impollinare. Nel 1884, Lord Randolph Churchill, membro della Camera dei Comuni inglese, adottò questa pianta come simbolo del Partito conservatore, che venne chiamato appunto Primrose league e questo simbolo permane ancora oggi. Anche la regina Vittoria, quando ricevette in omaggio dal primo ministro Disraeli la corona delle Indie finalmente conquistate, per ricambiare gli donò un mazzolino di primule in segno di buona fortuna.

 

Puoi approfondire tutte le proprietà e gli usi della primula

 

Le proprietà della primula

Come accade spesso con i rimedi fitoterapici assumendo la primula avremo differenti attività a secondo della parte (droga) utilizzata. La primula contiene numerosi elementi quali oli essenziali, pigmenti flavonoidi, glucosidi, enzimi, vitamina C, saponine, sali minerali. La pianta contiene anche due eterosidi fenolici derivati dall'acido salicilico, la primaverina e la primulaverina, che si trasformano per idrolisi in derivati dell'acido salicilico, le cui proprietà analgesiche, antinfiammatorie e antireumatiche sono ben note: infatti si tratta delle stesse virtù che caratterizzano l'aspirina.

Le radici sotto forma di decotto trovano utilizzo nella cura della tosse, il raffreddore, bronchite e asma bronchiale, calmano i dolori reumatici, alleviano il mal di schiena estremità e fanno regredire gli ematomi.

L’infuso delle foglie e dei fiori sono efficaci rimedi nel trattamento dell’insonnia, il mal di testa.

 

Ricetta: sciroppo di primula

4 cucchiai di radice di primula, 1l d’acqua, 300 g di zucchero

Mettere la radice nell’acqua fredda e portare tutto a ebollizione. Far bollire per 5 min, trascorso questo periodo, spegnere il fuoco e lasciare 10 min in infusione, quindi filtrare. Prendere l'acqua, appena filtrata, aggiungere lo zucchero e portare nuovamente a ebollizione finché il liquido non si sarà addensato, quindi lasciare freddare e imbottigliare. Lo sciroppo cura la tosse, raffreddore e asma bronchiale.

 

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Immagine | Wikimedia Commons