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I fiori di Bach contro l’apatia primaverile

Con l’arrivo della Primavera la stanchezza sembra avere il sopravvento su molti di noi. Le ore di sonno non bastano mai e quando la sveglia suona al mattino ci sorprende come se fossimo appena andati a dormire. I fiori di Bach con dolcezza possono aiutarci a contrastare l’apatia che ci assale.

I fiori di Bach contro l’apatia primaverile

Lo sbadiglio facile ci sorprende? Voglia di dormire al pomeriggio? Ci alziamo al mattino con fatica e ci sentiamo stanchi? L’iniziativa e la pro-attività sono latitanti? Procrastiniamo impegni e progetti?

Niente paura, è la primavera che con il suo tourbillon di risvegli naturali ci coglie impreparati e il nostro organismo è tutto focalizzato a rincorrere i nuovi cicli stagionali con una profusione di energie chimiche, neurovegetative, ormonali che esauriscono le nostre forze fisiche e psichiche.

In queste condizioni di apatia possiamo ricorrere a dei rimedi sottili e vibrazionali che agiscono su più livelli e garantirci un riequilibrio e un riallineamento con il risveglio della natura: i fiori di Bach. Vediamone alcuni.

 

Olive per l'apatia primaverile

Il fiore dell’ulivo è legato ad un’ampia simbologia che spazia dall’ambito naturalistico a quello religioso. L’ulivo è un arbusto forte, coriaceo, longevo, che resiste a terreni brulli, climi aridi: rappresenta la forza, la resistenza, la lungimiranza.

È simbolo di pace, di calma dopo il diluvio universale. Ne “I Dodici Guaritori e altri rimedi” Bach lo segnala “per coloro che hanno molto sofferto nel corpo e nello spirito e sono così stanchi ed esauriti da non sentirsi più in grado di fare alcuno sforzo […] per chi considera la vita di tutti i giorni una dura fatica”.

È indicato per chi affronta l’arrivo della Primavera dopo una stagione di grandi fatiche, che ha esaurito le forze fisiche e psichiche. Il risveglio della natura non viene letto in positivo, ma viene vissuto come un nuovo grande impegno da affrontare e tutte le forze fisiche sono state impiegate e depauperate.

Olive in questi casi è “il Guaranà” della floriterapia: aiuta a gestire le proprie forze, a modularle in maniera corretta e a metterle in campo al momento opportuno.

 

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Hornbeam per l'apatia primaverile

Se si odiano “i lunedì”, la mattina è pesante, iniziare la giornata è durissimo, allora la stanchezza è legata a Hornbeam.

È un’apatia, una difficoltà di natura mentale, spesso legata ad un senso di noia, di ripetitività, di inerzia. L’entusiasmo è sopito e il solo pensare di fare stanca.

Serve uno slancio, uno stimolo interessante che spazzi via l’apatia e risvegli l’iniziativa, la progettualità. Il fiore Hornbeam è quindi indicato a “chi crede di doversi fortificare nel corpo o nella mente” secondo Bach.

Rafforza l’intenzionalità, la voglia di alzarsi dal letto e affrontare una nuova giornata, di aprirsi alla Primavera e al suo rinnovamento.

 

Wild Rose per l'apatia primaverile

Il fiore della Rosa Canina è indicato da Bach per “quelli che senza una ragione apparente si rassegnano a tutto ciò che succede e scivolano così attraverso la vita, la prendono come viene, non fanno alcuno sforzo per migliorarla o raggiungere la felicità. Si sono arresi alle avversità della vita senza lamentarsi”.

Chi necessita di Wild Rose è apatico, spento, senza interessi ed aspettative. Non ha voglia di vivere il rinnovamento primaverile, non si apre a nuova vita, non sente la ciclicità stagionale, il cambiamento.

Tutto scorre uguale, inesorabile, immodificabile e ne subisce il flusso in maniera inerte. È una condizione mentale che Wild Rose deve spezzare, movimentare ed entusiasmare.

 

Modo d'uso dei fiori di Bach

Se desideriamo ricorrere ai flaconcini già pronti all’uso, la posologia è di 4 gocce 4 volte al giorno, al risveglio, prima di coricarsi e in due momenti nell’arco della giornata.

Le gocce devono essere assunte sotto la lingua, dove già inizia la fase di assorbimento e poi deglutite. In sinergia i fiori di Bach possono essere utilizzati anche in bagni tonificanti, diluendo 5 gocce di rimedio floreale in un bicchiere d’acqua e versato nella vasca.

 

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