Diaframma, che ruolo ha nella respirazione
Il diaframma è fondamentale per una corretta respirazione: elasticizza muscoli e tendini, migliora la fonazione e promuove il rilassamento. Non è facile, però, utilizzarlo in maniera corretta.
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Sentiamo spesso parlare di diaframma, di indicazioni su come “bisogna abbassarlo”, su come si esegue la corretta respirazione diaframmatica. Ma esattamente, cos’è il diaframma?
Il diaframma è una lamina muscolo-tendinea che separa la cavità toracica da quella addominale e strutturata in due cupole, una a destra e una a sinistra.
La parte muscolare del diaframma si collega a porzioni sternali, costali e lombari. La parte tendinea si connette al cuore e al colon.
Questa sua morfologia ci fa capire l’importanza del diaframma e della sua flessibilità e di quanto sia importante utilizzare il diaframma in maniera corretta anche per prevenire disfunzioni molto serie.
La respirazione addominale
Una respirazione tecnicamente corretta prevede un’ispirazione che nasce dall’addome, quindi producendo un rigonfiamento nella pancia, che poi si sgonfia nel momento dell’espirazione.
Quando la respirazione è di questo tipo, quindi addominale, il diaframma entra in gioco e si abbassa consentendo di incamerare una quantità maggiore d’ossigeno.
L’atto inspiratorio così attivato stimola l’elasticità del diaframma, dei muscoli addominali, massaggia la pancia e riscalda la porzione lombare della schiena, aiuta l’espansione sternale, e costale.
Quando la respirazione è così profonda anche la struttura muscolare alta si rilassa, collo, spalle, trapezio vengono decontratturati.
La fonazione grazie all’uso del diaframma viene notevolmente migliorata, risulta più profonda, potenziata e non forza la gola e le corde vocali.
Lo sanno bene i cantanti che quotidianamente praticano esercizi di respirazione addominale per migliorare le loro performance.
Nello yoga la respirazione addominale ricopre un ruolo primario e viene applicata con consapevolezza perché aiuta il rilassamento muscolare, il riscaldamento corporeo, la concentrazione e il rilassamento mentale.
La respirazione toracica
Respirare è il gesto più naturale e vitale che appartiene a ogni essere umano, ma può essere inficiato e deviato da moltissime condizioni - anche patologiche - che modificano la sua struttura funzionale.
Spesso condizioni di ansia e stress impediscono di respirare in maniera corretta: la respirazione si ferma a livello toracico e comporta un’inspirazione breve, un continuo sollevamento delle spalle che vengono messe in tensione insieme ai muscoli del collo.
L’addome non viene espanso e di conseguenza non riceve un massaggio muscolare e la porzione lombare e la pancia rimangono meno elastici e raffreddati.
Il diaframma non viene così sollecitato, non si abbassa oppure rimane bloccato verso il basso e le cupole riducono la loro elasticità.
Il diaframma retratto
Quando il diaframma non viene utilizzato in maniera corretta per tempi prolungati, subisce modificazioni funzionali.
Viene definito così diaframma retratto, ovvero accorciato, con le cupole abbassate e la capacità ventilatoria limitata e può causare moltissimi disturbi.
Lo stomaco potrebbe essere compresso, con disfunzioni digestive, la circolazione venosa e linfatica rallentate, la colonna vertebrale bloccata nella porzione lombare, i muscoli respiratori accessori di spalle e collo dovranno vicariare la spinta del diaframma con possibili infiammazione muscolo tendinee e cervicalgie.
E questo è solo un assaggio delle conseguenze di un’alterazione del diaframma e della sua funzionalità.