Articolo

Insulina: cos'è e che funzione svolge

L'insulina è un ormone presente nel nostro organismo che svolge funzioni fondamentali, anzi vitali.

Insulina: cos'è e che funzione svolge

Si parla spesso di diabete e zuccheri nel sangue e digestione, senza ben sapere di cosa si tratta nello specifico.

Invece potrebbe essere molto interessante e utile per la nostra salute conoscere nel dettaglio il funzionamento del nostro organismo. Gli ormoni sono spesso "i grandi assenti" nel grande calderone dell'informazione nutrizionale. Proviamo a fare un po' di chiarezza, partiamo dall'insulina.

 

Insulina: cos'è

L'insulina è un ormone, ossia un messaggero che porta comunicazioni alle cellule del nostro organismo. Nel caso specifico, l'insulina viene prodotta dalle cellule B delle isole di Langherhans del pancreas dalle quali ha preso il nome: isola in latino si dice insula.

Il pancreas è un organo, situato nell’addome davanti alla colonna vertebrale, che funziona come “fabbrica” di enzimi della digestione.

L’insulina è indispensabile per il metabolismo degli zuccheri. L’insulina è secreta dal pancreas quando il livello di glucosio nel sangue (ovvero la glicemia) è troppo alto con la funzione di abbassare la glicemia.

Quando l’insulina è prodotta in quantità non sufficiente dal pancreas oppure le cellule dell’organismo non rispondono alla sua presenza, nel sangue si avranno livelli di glucosio più alti del normale (iperglicemia) favorendo, così, la comparsa del diabete.

 

Leggi anche Il veleno oscuro, lo zucchero >>

 

Insulina: che funzione svolge 

L’insulina è un ormone che, induce le cellule del corpo ad immagazzinare il glucosio proveniente dai pasti. Il glucosio penetrato dentro la cellula, viene trasformato in una forma di “deposito” chiamata glicogeno oppure, se non utilizzato, viene trasformato in grasso che si depositerà nelle cellule adipose. L’insulina “apre la porta” delle cellule al glucosio che proviene dalla digestione dei carboidrati.

Perché il glucosio possa entrare nelle cellule, occorre la presenza dell’insulina e la perfetta efficienza del suo recettore, ovvero la “porta” della cellula.

L’insulina permette inoltre una costante utilizzazione del glucosio anche durante i periodi di fisiologico digiuno, in modo che agli organi, soprattutto al cervello, ne giunga sempre una quantità adeguata alle loro necessità. Infatti le cellule B del pancreas producono in continuazione l’insulina ma ne modificano le quantità a seconda dei pasti effettuati e del loro apporto in zuccheri

Quando mangiamo le cellule B avvertono dei segnali che le inducono ad aumentare la produzione di insulina per 2 o 3 ore, tornando poi, nell’intervallo dei pasti e durante la notte, ad una produzione costante ma minima, in modo che che una piccola quantità di glucosio resti fuori delle cellule cioè nel sangue.

Cosa succede quando non c’è l’insulina o il suo recettore non funziona bene?

Le molecole del glucosio che provengono dalla digestione degli alimenti non trovano “porte aperte” e non possono entrare nelle cellule, rimanendo così nel sangue (glicemia elevata o iperglicemia) e risultando presenti anche nelle urine (glicosuria), che normalmente sono prive di glucosio.

Si parla di diabete di tipo 1 quando la produzione di insulina da parte del pancreas viene soppressa o fortemente ridotta a causa di una patologia autoimmunitaria che porta alla della distruzione delle cellule B.

Si tratta invece di diabete di tipo 2 quando il pancreas non produce una quantità di insulina sufficiente a soddisfare le necessità dell’organismo (deficit di secrezione di insulina), oppure l’insulina prodotta non agisce in maniera efficace (insulino resistenza). 

Il risultato, in entrambi i casi, è il conseguente incremento dei livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia).

 

Leggi anche Diabete, i dati dell'epidemia >>