Chakra, i centri dell'energia vitale
Qualche considerazione su libro di Gabriella Cella "Chakra, centri sottili dell’energia vitale", particolarmente indicato per coloro che si accostano al tema dei chakra per la prima volta
Il libro che ci si appresta a recensire è opera di una delle figure più eminenti dello yoga in Italia: Gabriella Cella al Chamali. Maestra dall’esperienza trentennale, fondatrice di una sua scuola Yoga Ratna, divulgatrice instancabile, questa insegnante rappresenta un punto cardinale per la disciplina nel nostro paese.
Valutare la sua opera nel complesso è impresa non facile, datane l'ampiezza: le pubblicazioni si accavallano e coprono un arco temporale decennale. A parere di chi scrive, particolarmente degni di nota, sono i testi nati dalla collaborazione con la ginecologa Fiorenza Zanchi nonché l’enciclopedico “Grande libro dello yoga”, una vera e propria Bibbia per gli insegnanti, i praticanti e gli appassionati dello yoga.
In questa sede approfondiremo il libro “Chakra, centri sottili dell’energia vitale” edito da Fabbri Editori, che conta 109 pagine e ha un prezzo di copertina di 12 euro.
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Struttura e stile del libro
“Chakra, centri sottili dell’energia vitale” si suddivide in quattro parti. La prima introduce il lettore all’argomento dei chakra: cosa sono, dove si trovano, come funzionano. La seconda li analizza uno per uno, ne spiega le funzioni, le simbologie e fornisce degli esercizi per stimolare i vira chakra (cioè i chakra “protettori") e degli esercizi di concentrazione per attivare i chakra regali (cioè i sette principali lungo la colonna). La terza espone una serie di pratiche per il riequilibrio energetico corredate di disegni esplicativi.
La quarta e ultima parte è interamente dedicata agli asana specifici per ciascun chakra.
La struttura del libro si rivela particolarmente azzeccata perché ne permette una piena comprensione tanto agli esperti che ai neofiti. Il testo scorre fluido pagina dopo pagina e il lettore è preso per mano da una guida autorevole che non cede mai il passo alla noia o alla verbosità. La trattazione inoltre è piacevolmente intervallata da aforismi, poesie e citazioni in tema con gli argomenti di volta in volta approfonditi.
Lo stile esplicativo è piano e chiaro, di immeditata fruizione. Anche le figure usate per spiegare le posizioni, sebbene pittoriche, svolgono con successo la loro funzione di illustrare l’asana presa in considerazione nonostante non ci si avvalga dell’ausilio di fotografie. Esse risultano immediatamente comprensibili e facilmente decifrabili.
Un giudizio su "Chakra, centri sottili dell'energia vitale" e un consiglio per tutti i lettori
Come si evince da quanto affermato finora, ci troviamo di fronte ad un testo fondamentalmente consigliabile soprattutto per un pubblico appassionato, ma che ancora sta muovendo i primi passi nel mondo dello yoga.
Eppure, a parere di chi scrive, andando ad approfondire il giudizio, il libro può definirsi godibile, ma, nella sostanza, trascurabile: se si è interessati alla fisiologia dei chakra molti altri titoli sono più esaustivi nelle spiegazioni filosofiche e maggiormente approfonditi sui vari argomenti presi in considerazione rispetto a questo della Cella. Si sente poi la mancanza di una bibliografia che avrebbe conferito scientificità al testo e di una più ampia proposta di asana e tecniche di concentrazione specifiche per i vari chakra.
Non si sta affermando che la proposta conoscitiva offerta non sia valida, solamente che essa rimane ad un livello leggermente superficiale, soprattutto se si è ben ferrati sul tema.
Riassumendo: il libro “Chakra, centri sottili dell’energia vitale” è un titolo interessante soprattutto per un lettore alle prime armi oppure per l’esperto che può vedere in esso un utilissimo bignami.
L’invito è quello però di esplorare l’immensa opera di Gabriella Cella e di muoversi all’interno di essa con fiducia sapendo che non tutto farà al caso proprio, ma che si troveranno senza dubbio in essa delle pietre veramente preziose.
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