Consigli pratici ed esercizi per i chakra
I chakra, vederli, evitare che si chiudano, lavorare per l'apertura al momento giusto. Tra dubbi, scetticismo e intuizioni, i 7 chakra rivisti in 7 rapidi esercizi per stare meglio e familiarizzare anche con la nostra parte energetica. Con consigli pratici e dritte spirituali
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Si aprono? Ma poi si richiudono? Si vedono? Noi vi invitiamo prima di tutto a sorridere se incontrate qualcuno che vi dice di poterveli aprire o far funzionare a una velocità diversa.
I chakra non si aprono a comando. Si attivano o si stimolano con gradualità. Ci vuole esperienza intesa come vita, ci vogliono incontri utili, corretta alimentazione e movimento.
Certo praticare yoga o altre discipline fisiche con una buona guida aiuterà moltissimo, ma il percorso è sempre personale e l’esperienza è sempre dell’anima.
Rivediamo brevemente i 7 chakra con particolare attenzione alle loro diverse qualità. Ciascuno corrisponde a un organo o ghiandola ed è abbinato a un elemento naturale, un colore, una pietra e varie essenze. Hanno il compito di regolare l’energia e distribuirla.
Ad ogni Chakra il suo olio essenziale
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Un po’ di sanscrito: Muladhara = radice
Dov’è? Alla base della colonna vertebrale, tra ano e vagina.
Quali organi influenza? Le funzioni genitali, scheletriche e dell’intestino crasso.
A che serve? Ti aiuta a restare con i piedi per terra.
Come ti accorgi se è in disequilibrio? Sei distratta/o, attaccata solo alla materialità, c’è egocentrismo e collera.
Cosa fai per riequilibrarlo? Pratica l’ascolto di un amico/a in difficoltà. Solo ed esclusivamente ascolto. Forse all’inizio sarà poco familiare, ma è quanto ti consente di muoverti dalla posizione in cui sei.
Esercizio pratico: siedi su una sedia, respira lentamente, concentrati sulle tensioni, lasciale andare in fase espiratoria, immagina di essere circondata/o da una luce, pensa a piccole radici che escono dai tuoi piedi. Visualizza il rosso e un’immagine che in te suscita equilibrio e armonia, può essere un ricordo, una sequenza di un film, una pagina di libro, un animale, un elemento naturale.
Per approfondire, leggi anche il significato e riequilirbio del chakra Muladhara
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Un po’ di sanscrito: Svadhistana = dolcezza
Dov’è? Tre dita sotto l’ombelico.
Quali organi influenza? Area addominale bassa, le ovaie per le donne
A che serve? Ti permette di vivere il piacere in senso pieno. Non stiamo parlando solo di hobby, anzi. E’ proprio la possibilità di regolare il piacere anche quando si compie un “dovere”. La delizia in ogni sua sfera, dal lavoro al sesso.
Come ti accorgi se è in disequilibrio? Salti da una nuova conoscenza all’altra, non sai staccarti dal godimento sessuale fine a se stesso o vivi la sessualità con sensi di colpa. Se è scarico le relazioni saranno difficili se è troppo carico le fantasie erotiche si sprecheranno. Se ti riesce difficile anche dire dei “no” opportuni o se tendi alla possessività, all’apatia, all’instabilità emotiva.
Cosa fai per riequilibrarlo? Automassaggio spesso e volentieri, avendo cura di usare delicatezza. Indugiare nella doccia con carezze e respiri profondi.
Esercizio pratico: stenditi a terra e poi piega le gambe lasciando i talloni a contatto col pavimento. Divarica prima le gambe come fossi pronta ad accogliere poi chudile a ventaglio e rotea prima a sinistra e a destra. Per intenderci, come in una sorta di tecnica di mobilizzazione vertebrale.
Come lavorare singolarmente su Svadhistana, chakra legato alla sessualità e al potere creativo
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Un po’ di sanscrito: Manipura = gemma risplendente
Dov’è? Nello stomaco.
Quali organi influenza? Fegato e pancreas.
A che serve? A usare bene il tuo potere personale. A creare rapporti duraturi e stabili, equilibrati, utili. Ti consente anche di elaborare le emozioni.
Come ti accorgi se è in disequilibrio? Se dai la colpa agli altri, se ricerchi il successo oltremodo, se hai paura della solitudine e sei sleale anche nelle piccole cose.
Cosa fai per riequilibrarlo? Iniziare a conoscere da vicino la vergogna e riconoscere quando è inutile e quando è utile. Pota in casa incensi alla lavanda, al rosmarino, al bergamotto. Prenditi in giro se ti aiuta a non reprimere.
Esercizio pratico: In stazione eretta a gambe divaricate, inspira, alza le braccia e tienile tese sopra la testa. Come se impugnassi un’ascia, scendi col tronco quasi a voler tagliare un pezzo di legno. pronuncia ad alta voce qualcosa, che sia anche un piccolo grido. Lo scopo è tirare fuori. Puoi anche usare un suono liberatorio che adotterai come una sorta di mantra.
Scopri tutti sul terzo chakra
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Un po’ di sanscrito: Anahata = non colpito
Dov’è? Nella cavità toracica.
Quali organi influenza? Cuore. Corrisponde al timo, ghiandola straordinaria.
A che serve? Ti permettere di distinguere l’amore puro, quello disinteressato, che aiuta a crescere e non ostacola o crea chiacchiericcio mentale.
Come ti accorgi se è in disequilibrio? Quando ti offendono ci resti malissimo, tendi a mendicare amore e attenzioni, credi che ci si debba sottomettereper essere accettati, hai paura dei contatti fisici.
Cosa fai per riequilibrarlo? E’ importante la fase che precede il sonno. Rifletti su quanta autocommiserazione c’è stata durante la tua giornata. L’obiettivo è andare a dormire la sera dopo con una dose in meno di paura e una in più di affetto. Accarezza gli animali, scopri il contatto anche con gli estranei nei mezzi pubblici senza provare subito fastidio.
Esercizio pratico: Alla sera prima di coricarti chiudi gli occhi, concentra l’attenzione sulle narici. Mantieni un piccolo moneto di apnea tra l’espirazione e l’ispirazione. Chiudi la narice sinistra con l’indice della mano sinistra e ispira profondamente con la narice destra.
Ripeti per 21 volte, alternando sempre le narici e osservando l’apnea durante il cambio di narice. Se lo fai a occhi chiusi è meglio. Quando li riapri non darti fretta, togli il giudizio.
Approfondiamo il quarto chakra
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Un po’ di sanscrito: Visuddha = purificazione
Dov’è? Alla base della gola.
Quali organi influenza? Tiroide.
A che serve? Ti dà il coraggio per svelarti a te stessa/o.
Come ti accorgi se è in disequilibrio? Ti giustifichi spesso, ricorri anche a bugie fantasiose per farlo, hai difficoltà a spiegare le tue ragioni. Tendi a sentire panico se devi fare una scelta.
Cosa fai per riequilibrarlo? Guarda molto il colore azzurro, usa la salvia anche in cucina, ascolta musica nutriente.
Esercizio pratico: Da posizione seduta fai ruotare la testa con un movimento circolare come se fosse senza peso. Quando ciondola ai lati mantieni morbidezza nel respiro, quando è in avanti concentrati sul petto e se hai problemi alla zona cervicale sii molto buona/o con te stesso e in ascolto mentre vai indietro. Il movimento rotatorio è meglio che sia lento.
Tutto sul quinto chakra
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Un po’ di sanscrito: Ajna = conoscere
Dov’è? Sulla fronte, tra le sopracciglia, corrisponde alla ghiandola surrenale.
Quali organi influenza? Funzioni cerebrali e vista.
A che serve? E’ il chakra che regola il livello di conoscenza e chiarezza mentale. Ti aiuta a focalizzare gli obiettivi.
Come ti accorgi se è in disequilibrio? Non sei lucida/o, coerente, tendi ad analizzare i sentimenti e a isolarti.
Cosa fai per riequilibrarlo? Seleziona accuratamente le letture che vuoi intraprendere, i film che vuoi vedere. Frequenta chi ti nutre.
Esercizio pratico: Siedi in un luogo appartato. La colonna vertebrale direbbe esser dritta. Vai verso il rilassamento del corpo. A occhi chiusi rotea le pupille all’interno, verso la radice del naso, continua a respirare con naturalezza. Al punto in cui stai idealmente guardando visualizza l’indaco.
Altre informazioni utili sul sesto chakra
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Un po’ di sanscrito: Sahasrara = loto dai milel petali
Dov’è? Alla sommità del capo.
Quali organi influenza? La corteccia cerebrale e il sistema nervoso centrale.
A che serve? Ti connette con la sfera spirituale più alta. Aiuta a cogliere il significato del Tutto.
Come ti accorgi se è in disequilibrio? Non riesci a visualizzare un benessere che sia non solo prettamente materiale. C’è costante stanchezza, l’elaborazione dei traumi si blocca, paura del futuro, di invecchiare o morire, volontà di dominare gli altri, cinismo, frequenti emicranie, ossessioni a sfondo religioso, ricerca di attività sempre nuove.
Cosa fai per riequilibrarlo? Ricerca la tua spontaneità. Guarda foto di te da piccola/o. Se l’educazione è stata segnata da una religiosità forzata, cerca di perdonare e fare silenzio. Esplora le tue naturali pulsioni per cercare il divino dentro. Usa la voce, stai nella natura.
Esercizio pratico: Siedi, la posizione del loto va bene se non hai problemi con anche e ginocchia. Se senti scomodità, trova il tuo rifugio nelle ossa pelviche, trova il tuo benessere in collaborazione con la gravità. Rilassa il corpo, senti il ritmo naturale. Ascolta pulsare la vita dentro te.
Fuori dal copro immagina una sfera luminosa, i suoi raggi vanno verso l’infinito. Respira lentamente e profondamente per tre volte prima di terminare l’esercìzio. Riapri gli occhi. fai finta che l’esercizio non fosse finito e richiudili. Sorridi. Stai così per tutto il tempo necessario.