Ad ogni Chakra il suo olio essenziale
I Sette Chakra possono essere stimolati attraverso molte pratiche, ma anche gli oli essenziali giocano un ruolo importante a livello vibrazionale. Ogni chakra può essere armonizzato con una o più essenze per un risveglio sottile
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Chakra ed energia Kundalini, una filosofia tantrica secondo la quale l’energia vitale scorre nell’essere umano lungo canali che percorrono il corpo detti nadi.
I nadi principali sono tre: Ida, Pingala e Sushumna. Sushumna è il canale centrale idealmente situato lungo la colonna vertebrale; Ida, legato alla polarità femminile e Pingala, connesso a quella maschile, scorrono rispettivamente a sinistra e a destra e si incrociano più volte a varie altezze.
Lungo la colonna vertebrale, a varie altezze si aprono i chakra, veri e propri centri energetici che controllano alcune funzionalità fisiche, psichiche, ed emozionali.
Alla base della colonna vertebrale esiste una fonte latente di energia inattivata, la kundalini, che molte tecniche tantriche ambiscono a risvegliare.
I chakra sono 7, suddivisi in 3 superiori, connessi ad aspetti energetici sottili della persona, e 4 inferiori, legati invece alla materialità e corporeità.
Ogni chakra può essere associato ad alcuni oli essenziali per affinità funzionali.
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Muladhara è il centro sacrale alla base della colonna, correlato all’elemento Terra, coriaceo e stabile. La stimolazione di questo chakra è utile per sedare paure profonde, per mantenersi ben ancorati a terra.
Quando si presenta un suo squilibrio possono esserci disturbi a carico dell’intestino crasso, stitichezza, problematiche di peso corporeo, dolori di schiena.
Caratterialmente possono esserci indecisioni, tentennamenti, astenia, aggressività.
Gli oli essenziali che riequilibrano il primo chakra sono quelli dalla profumazione forte, intensa, dal colore scuro, resinosi o legnosi. Sono oli dalla nota bassa, come il Patchouli, il Vetiver, il Cedro, il Cipresso. Il loro effetto è di dare radici, stabilità, sicurezza.
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Svadhishtana è il centro sessuale, situato nella parte inferiore dell’addome, in stretta relazione con l’energia vitale, ed è connesso all’elemento Acqua, fluido.
La stimolazione del secondo chakra smuove la creatività. Il suo squilibrio si manifesta con disturbi dell’apparato urogenitale e della fascia lombare e caratterialmente è rappresentato da introversione, difficoltà con la sfera sessuale, solitudine.
Gli oli essenziali che riequilibrano il secondo chakra sono meno forti di quelli per Muladhara. Possono essere oli afrodisiaci come il Gelsomino e l’Ylang-ylang e anche olii che agiscono sulle ghiandole surrenali come il Pino, la Betulla e il Ginepro e che stimolano la purificazione della sfera liquida.
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Manipura è situato a livello del plesso solare, sopra all’ombelico. Rappresenta il centro della volontà, dell’emotività; è guidato dall’elemento Fuoco, il calore.
Caratterialmente Manipura è legato all’affermazione personale, la spinta al dominio. E’ il centro delle relazioni sociali, e dei giudizi. Le emozioni di questo chakra sono emozioni forti come rabbia, tristezza, esaltazione, depressione.
Se in squilibrio possono manifestarsi fenomeni di gastrite, ulcera, diabete, senso di solitudine e impotenza o per contro senso di dominio e competitività.
Gli oli essenziali che stimolano e riequilibrano Manipura sono oli corroboranti che stimolano la digestione come la Menta, il Cardamomo e anche quelli più speziati e caldi come il Pepe Nero e i Chiodi di Garofano.
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Anahata si trova in corrispondenza della parte centrale del petto e rappresenta il centro dell’identità e dell’amore incondizionato ed impersonale. Il suo elemento è l’Aria, la mobilità, la libertà. Qui si opera la grande trasformazione interiore.
Questo chakra è il punto di unione tra i 3 centri inferiori e quelli superiori, tra terra e cielo, tra materialità e spiritualità.
Caratterialmente Anahata risveglia l’amore e la disponibilità verso gli altri.Se in squilibrio possono manifestarsi disturbi di natura cardiaca e respiratoria, forme di gelosia e di avarizia.
Gli oli essenziali che stimolano questo chakra sono oli sedativi che curano il cuore nel senso più vasto del termine, come l’olio essenziale di Rosa, addolcente e consolatorio l’olio essenziale di Melissa, sedativo e rasserenante, e quello di Arancio Dolce, armonioso e rivitalizzante.
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Vishuddha si trova al centro della gola ed è il chakra della creatività e della comunicazione. Il suo elemento è l’Etere, lo spazio infinito. Questo chakra è il ponte verso il mondo spirituale; sollecitare Vishuddha significa attivare le funzioni dell’emisfero destro del nostro cervello, la parte creativa, artistica, l’immaginazione, la libera espressione della propria personalità che si originano da qui.
Se in squilibrio possono manifestarsi disturbi delle prime vie aeree, mal di gola, rigidità del collo, disfunzioni tiroidee, ma anche malinconia, arrendevolezza difficoltà di comunicazione.
Gli oli essenziali che sollecitano Vishuddha sono oli dalla portata vibrazionale, come l’olio essenziale di Camomilla matricaria con proprietà lenitive ed armonizzanti, l’olio essenziale di Verbena per facilitare la comunicazione.
Si possono associare oli dall’effetto balsamico come l’Eucalipto e il Cajeput per favorire la libera circolazione dell’aria, della respirazione in senso ampio.
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Ajna è il cosiddetto terzo occhio situato sulla fronte. Il suo elemento è la luce, la dimensione mentale del sottile; è legato all’intelligenza e alla comprensione.
Il sesto chakra collega i due emisferi, la parte più analitica e razionale a quella più intuitiva e sintetica; è qui che avviene la comprensione, l’intuizione di realtà più sottili.
In condizioni di squilibrio si manifestano disturbi visivi, emicrania, stanchezza, insonnia, incubi, smemoratezza, impazienza, ipersensibilità.
Gli oli che risvegliano il sesto chakra sono oli essenziali che stimolano le attività intellettuali da una parte, come il Timo e la Menta e oli che sollecitano la parte intuitiva e inviano messaggi di natura più sottile come l’olio essenziale di Geranio e quello di Neroli.
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Sahasrara è il chakra della corona, collocato alla sommità della testa. Non è collegato a nessun elemento poiché è puro spirito; è la connessione diretta con la coscienza cosmica e divina.
La meditazione sollecita Sahasrara e consente la purificazione energetica.
Lo squilibrio di questo chakra si evidenzia con condizioni di confusione, depressione, ma anche egocentrismo, esaltazione.
Gli oli essenziali che favoriscono l’armonizzazione di questo chakra sono oli dalla fragranza persistente come il Gelsomino, il Sandalo e l'Incenso in grado di favorire lo sviluppo spirituale, la connessione con il divino, l’elevazione della parte più sottile della mente.
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