Medicina analogica, cos'è e a cosa serve
Vediamo in cosa consiste la medicina analogica, i concetti che ne sono a fondamento e il suo utilizzo per la salute dell'uomo
L'interpretazione psicosomatica dei sintomi del corpo, dei disagi che manifesta con dolori o disequilibri nel suo normale funzionamento, è ormai entrata a far parte del lessico comune.
Molti di noi, di fronte a sintomi che il corpo ci invia, siamo portati ad affermare che stiamo somatizzando un problema, portando al livello del soma (corpo) la risposta che la nostra mente e i nostri meccanismi comportamentali (psico) innescano di fronte ad una situazione che, di solito, ci mette in difficoltà o ci crea tensione e stress.
Ecco allora il mal di schiena in situazioni di accumulo di responsabilità, o dolori articolari nei momenti di cambiamento, mal di testa quando abbiamo mosso troppo i pensieri e troppo poco le gambe.
La medicina analogica condivide con la medicina psicosomatica il suo osservare l'essere umano come una unità inscindibile e interconnessa, creando un collegamento tra un disagio psichico e una manifestazione di disagio fisico. Il corpo e la mente, i pensieri e i comportamenti, quindi, non sono due entità separate, ma l'una dialoga con l'altra affrontando insieme la realtà di ciò che accade a ciascun essere umano.
La visione olistica della medicina analogica
La medicina analogia approfondisce questa visione olistica dell'uomo, creando nuove possibilità di interpretazione e risoluzione.
Applicando il pensiero analogico, secondo cui si possono riconoscere somiglianze e interconnessioni tra oggetti, relazioni e manifestazioni differenti e riferiti a contesti apparentemente distanti tra loro, e unendo ad essi i fondamenti della psicosomatica per cui corpo e mente sono collegati in un unico apparato che agisce e reagisce di concerto, permette di interpretare il proprio corpo e ciò che comunica con i sintomi in un modo nuovo.
Il sintomo, non più considerato come un nemico da sopprimere, viene visto come un campanello di allarme, un segnale che punta l'attenzione su un'area specifica di difficoltà, sia essa fisica, mentale o emotiva.
Seguendo ciò che questo campanello di allarme indica, si arriva a comprendere quale cambiamento è possibile attuare per la risoluzione del sintomo stesso, considerandolo un alleato di cui avvalersi, non un impiccio da eliminare in ogni modo e il prima possibile.
Già osservare, di fronte ad un sintomo, cosa ci impedisce di fare, nella nostra specifica situazione, ci da indicazioni utili su come stiamo affrontando una determinata esperienza, in ogni suo livello o su un livello in particolare tra i tre principali: emotivo, fisico e mentale
Secondo la medicina analogica un organismo, se non ha compromesso definitivamente la propria fisiologia e la propria anatomia, e se messo in condizioni ideali e facilitanti, se cioè non viene intralciato nei propri meccanismi organici naturali, è in grado di recuperare l'equilibrio e la salute, grazie alla propria innata capacità di autoregolarsi.
Inoltre la medicina analogica permette di vedere come non solo sul corpo si riflettano disagi che sono della mente, ma permette di indagare pensieri e emozioni che non vengono portati alla superficie se non attraverso la sintomatologia manifestata.
Come a dire che ciò che la mente non metabolizza, il corpo la porta in sé per risolverla. In questo modo diviene anche un mezzo di indagine di meccanismi non consapevoli e di conoscenza di una fisiologia straordinaria o di emergenza nella vita: ciò di cui la mente e le emozioni non sono in grado di occuparsi, se ne fa carico il corpo, portandolo alla luce e attuando un tentativo di riequilibrio.
A cosa serve la medicina analogica
La medicina analogica, indagando approfonditamente le funzioni fisiologiche e le caratteristiche anatomiche dei vari organi e apparati, traccia un parallelo con una fisiologia e una anatomia parallela e laterale.
Ad esempio, il sistema scheletrico, secondo questi principi, nelle sue funzioni di sostegno equilibrio e locomozione, per citarne solo alcune, analogicamente rimanda a come si è in grado di mantenersi equilibrati nella propria vita, a come ci si muove in essa e a come si è in grado o meno di sostenerla.
La salute dello scheletro, della sua stabilità, solidità ed elasticità, ci informa riguardo la stabilità, la solidità e la elasticità che adoperiamo nella nostra vita, nei rapporti e nei comportamenti, nell'affrontare le esperienze, nel relazionarci con esse, nel muoverci attraverso di esse e nell'afferrarle e farne uso, così come la nostra capacità di allontanarcene e proteggerci.
La medicina psicosomatica, l'unione di mente e corpo