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Cambio di stagione e ayurveda: benvenuto autunno!

Una stagione bellissima l'autunno, dai colori spettacolari. Ecco qualche consiglio ayurvedico per accoglierla e viverla al meglio!

 Cambio di stagione e ayurveda: benvenuto autunno!

Nonostante l’artificiosità della vita contemporanea, lo scollamento dai ritmi naturali e l’urbanizzazione della maggioranza delle persone, è sorprendente come alcuni momenti dell’anno siano particolarmente avvertiti dal nostro corpo.

Uno di essi è senza dubbio il cambio di stagione, un passaggio per alcuni davvero delicatissimo, tanto a livello fisico che emozionale. I malesseri cronici tornano a farsi sentire, aumenta la stanchezza e talvolta il malumore o la tristezza.

Vediamo come l’ayurveda considera l’alternanza delle stagioni e quali consigli offre per affrontare al meglio l’arrivo del freddo!

 

Le stagioni nell’ayurveda

Se classifichiamo le stagioni in base alla prevalenza doshica, esse risultano essere tre:

KAPHA: primavera e prima parte dell’estate, da metà marzo a metà giugno.

PITTA: estate e prima parte dell’autunno, da metà giugno a metà ottobre.

VATA: ultima parte dell’autunno e inverno: da metà ottobre a metà marzo.

Se invece parliamo di stagioni da un punto di vista climatico, si arriva a considerare ben sei stagioni: shishira (inverno), vasanta (primavera), grishma (estate), varsha (stagione delle piogge), sarat (autunno), hemantha (periodo freddo prima dell’inverno).

Quello che noi chiamiamo “autunno” comprende dunque la stagione di sarat e quella di hemantha ed è dominato in parte dal dosha pitta e in parte da vata. In realtà, le separazioni tra un periodo e l’altro non sono da intendersi in modo assoluto, ma come periodi intorno alle date che segnano i cambi di stagione, tenendo presente comunque gli slittamenti determinanti dal clima specifico dell’area presa in considerazione.

In ogni caso, sono le problematiche legate a questi due dosha - pitta e vata - che potrebbero emergere e che vanno tenute sotto controllo.

All’inizio dell’autunno, per esempio, potremmo constatare un aggravamento delle patologie pitta: gastriti, pruriti, difficoltà digestive; l’avanzare dell’inverno vedrà probabilmente l’aumento delle problematiche legate a vata, come ad esempio la rigidità articolare o la secchezza. Molto diffusa e tipica di vata è la malinconia o la depressione che colpisce molti individui proprio in questo periodo dell’anno. 

Come limitare questi tipici disturbi stagionali?

 

Malinconia autunnale, qualche consiglio per scacciarla

 

Qualche consiglio per affrontare al meglio l’autunno

Alimentazione

Come spesso accade nell’ayurveda, la prima medicina è il cibo che quotidianamente ingeriamo dunque si inizierà da alcune raccomandazioni dietetiche. Man mano che ci si addentra nella stagione fredda si lasceranno da parte i cibi crudi e non cucinati a favore di pietanze calde e cotte al vapore o in umido.

Si riprenderà l’abitudine ad alimentarsi con le minestre e si inseriranno tisane e infusi nel corso della giornata. Sono da preferire i cibi dolci, salati e acidi a discapito di quelli astringenti, amari e piccanti.

 

Movimento

Questo periodo dell’anno è il migliore per incrementare l’attività fisica: durante l’estate si è soliti ridurla al minimo, mentre ora si può iniziare o riprendere a pieno ritmo. Se si pratica yoga, è consigliabile aumentare le sedute settimanali oppure provare quelle tipologie di yoga più dinamico.

Nella pratica quotidiana non si dimenticherà di eseguire il saluto al sole e di dare spazio alle posizioni in piedi, posizioni di equilibrio (posizione l’albero, per esempio) o di stabilità (come virabhadrasana I e II nelle immagini che seguono).

virabhadrasana

È inoltre importante non trascurare il pranayama (la respirazione) per rinforzare i polmoni in vista dell’inverno così come praticare con regolarità la purificazione dei condotti nasali, una sanissima abitudine che si eviterà molti fastidiosi raffreddori.

Infine, non vanno poi trascurati gli ambienti nei quali si vive e si lavora che dovrebbero essere mantenuti caldi e non eccessivamente secchi. Copriamoci con abiti caldi tenendo in particolare considrazione il capo.

 

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