Il tuina pediatrico, intervista a Elisa Rossi
Xiaxiao è un ambulatorio milanese che si occupa di applicare le tecniche di medicina cinese alla pediatria. Chiediamo alla sua fondatrice, il medico Elisa Rossi, di spiegarci meglio i benefici del tuina pediatrico.
Credit foto
©Pavel Ilyukhin / 123rf.com
Elisa Rossi si è laureata in Medicina e Chirurgia e si è specializzata in Psicologia Clinica. È inoltre psicoterapeuta e specialista in Agopuntura. Dopo aver studiato agopuntura a Milano, Elisa nel 1983 segue il corso trimestrale presso la Academy of Acupuncture di Pechino.
Approfondisce poi il Tuina Pediatrico presso il Paediatric Departments del Provincial Hospital di Nanjing nel 1999 e 2000, e presso il Provincial Hospital di Jinan nel 2006. Si tiene in continuo aggiornamento clinico presso ospedali di Pechino, Nanchino, Shanghai, Jinan.
Nel 2005 fonda a Milano il centro Xiaoxiao per bambini.
Xiaoxiao, oltre all'ambulatorio settimanale, porta avanti anche un lavoro di formazione in Pediatria Cinese e di ricerca in collaborazione con il British Council of Acupuncture.
Con il sostegno della Federazione Italiana Scuole Tuina e Qigong (FISTQ), ha avviato diversi progetti pilota: per bambini con malattie respiratorie ricorrenti, per bambini con risvegli frequenti o ipercinetici, e da quest'anno per neonati e lattanti nati con Procreazione Assistita (PMA).
Elisa ha pubblicato diversi testi di Medicina Cinese, tra cui nel 2010 “Pediatria in Medicina Cinese”, tradotto in inglese nel 2011.
Cos'è il tuina pediatrico?
Il tuina è la tradizionale tecnica manuale della medicina cinese. Insieme ad agopuntura e farmacopea viene utilizzato comunemente in Cina in ospedali e ambulatori, e fa parte della formazione medica.
Il tuina si basa sul concetto che tutti gli esseri umani sono qi (tradotto solitamente come “energia”) che si addensa nelle varie forme. Il qi si muove in continuazione ed è in continuo mutamento.
I bambini sono molto delicati perché il loro qi non si è ancora consolidato. Per questo la medicina tradizionale cinese dedica un'attenzione specifica alla pediatria.
Il tuina pediatrico agisce mobilizzando le risorse che ognuno ha. Si parte dalla comprensione delle caratteristiche energetiche di fondo dello specifico bambino, qual è la sua “costituzione” dal punto di vista della medicina cinese, così da conoscere le direzioni verso cui il piccolo può incontrare delle difficoltà e ammalarsi.
Si agisce poi sui canali energetici con piccole stimolazioni manuali su linee e punti, per attivare un processo di riequilibrio del sistema. Senza tralasciare l'attenzione alle abitudini alimentari e di vita quotidiana.
A chi è adatto il massaggio tuina pediatrico?
Il tuina pediatrico è adatto a tutti i bambini fino ai sei-sette anni, quando il sistema energetico del piccolo si avvicina progressivamente a quello di un adulto, e quindi si iniziano a utilizzare metodiche più vicine a quelle dell'adulto.
Il tuina dà ottimi risultati e benefici nel caso dei disturbi più comuni nel bambino: coliche del lattante, stipsi, diarrea, inappetenza, stanchezza, risvegli frequenti, fatica a stare attenti, suscettibilità alle malattie invernali, tosse, asma, ritardi nello sviluppo, enuresi notturna, eczemi.
Ricordiamo che la fase dell'infanzia corrisponde alla primavera, sempre secondo i principi del pensiero cinese, cioè a un crescere dell'energia yang, e quindi ad una qualità di qi impetuosa, rapida. Sappiamo come i bambini si ammalano facilmente, ma altrettanto velocemente rispondono all'intervento terapeutico, così come passano dal pianto al riso, da un'emozione ad un'altra.
Il tuina è utile anche a bambini sani, per un lavoro di prevenzione, ed è un ottimo sostegno nei casi di patologie gravi, che comportano ritardi dello sviluppo.
Si usano altre tecniche nei bambini?
Sì, a volte si integra il tuina pediatrico con metodiche tradizionali cinesi quali la moxa (un sistema per cui si attivano i punti di agopuntura attraverso il calore prodotto da una specie di sigaro di artemisia), il guasha (uno sfregamento che agisce su aree e linee), il martelletto fior di pruno (che stimola punti e linee), l'auricoloterapia (senza inserzione di aghi ma usando la pressione di semini o di sferette).
Anche l'agopuntura è molto utile, non ha alcuna controindicazione e in genere è ben accetta, tranne nei casi in cui i genitori siano troppo allarmati o il bimbo abbia paura perché ha già subito interventi medici invasivi. Ricordiamo che l'agopuntura deve essere esercitata da un medico.
Il tuina può essere insegnato ai genitori?
La sequenza che viene applicata al bimbo/a viene sempre insegnata ai genitori. Inoltre si insegnano alcune stimolazioni in caso di febbre, raffreddore, ecc. La sequenza è breve, una decina di minuti, non ha controindicazioni, è del tutto sicura, facile da imparare.
La collaborazione attiva dei genitori è molto utile come sostegno per il lavoro eseguito in ambulatorio, ed è uno strumento che il genitore acquisisce volentieri, in modo da aiutare suo figlio in prima persona.
Come avviene e quanto dura il trattamento del bambino?
Il tuina è ben accolto dai bambini, ma non tutti i bambini si fanno toccare subito volentieri. Sta alla sensibilità dell'operatore trovare il riguardo e la gentilezza necessari, tenendo sempre presente che con il nostro intervento entriamo nello spazio di un'altra persona. All'inizio spesso si lasciano i bambini in braccio all'adulto di riferimento, ma dopo un po' di solito stanno volentieri sul lettino.
Se il bimbo diventa irrequieto si cerca di essere flessibili, sempre mantenendo stabili il nostro intento e la nostra determinazione. Il messaggio è: “con morbidezza, certo, ma questa cosa si farà”.
Il bambino, che sia in braccio o sul lettino, viene lasciato libero di muoversi, mantenendo costante il contatto. L'operatore può stare in piedi o seduto, ma sempre stabile e insieme morbido: il suo qi viene mantenuto libero di fluire. Per questo è utile per gli operatori praticare tecniche di qigong, che facilita la percezione del qi e del suo fluire.
Il massaggio deve essere adeguato: la pressione si deve sentire, non è uno sfioramento, ma non deve neanche essere tale da disturbare: né troppo superficiale né violenta.
La sequenza prevede 8-12 stimolazioni della durata di 1 o 2 minuti ciascuna. Il numero delle sedute è variabile a seconda del decorso della malattia e dello stato del bambino.
A casa si raccomanda di praticare la sequenza personalizzata una volta al giorno, o di più in caso di condizioni acute, come ad esempio la febbre. All'inizio in genere vediamo i bambini una volta alla settimana, poi le sedute si diradano, e a distanza di 6-12 mesi facciamo un follow-up per avere un feedback sull'andamento e consolidare i risultati.
Bisogna comunque tenere sempre presente che il tuina non sostituisce il pediatra, al quale il genitore deve sempre rivolgersi sia per i controlli periodici sia nei casi in cui la malattia peggiori o presenti elementi ti rischio.
Leggi anche Inappetenza, stanchezza, svogliatezza... E Tuina pediatrico >>
Foto di apertura: Pavel Ilyukhin / 123rf.com