Ragadi anali e semicupi
Le ragadi anali possono compromettere il benessere quotidiano di chi ne soffre. I rimedi più efficaci sono interni, e per curarle è necessario cambiare le cause che le hanno provocate. Anche i rimedi esterni possono aiutare, sopratutto ad alleviare il dolore e il disagio. I semicupi sono semplici ed efficaci lavaggi che permettono di superare i sintomi.
Ragadi anali: cosa sono e cause
Le ragadi anali sono ulcerazioni della pelle e della mucosa anale. Si presentano come tagli, più o meno piccoli e più o meno profondi a seconda della gravità.
Possono portare sanguinamento, benchè esiguo. Il sintomo principale è il dolore durante la defecazione, che può protrarsi per pochi minuti o persistere per diverse ore.
Le ragadi anali possono iniziare come dei piccoli tagli fastidiosi, ma se trascurate possono diventare dei tagli più profondi e più dolorosi. La continua contrazione dell'ano peggiora la situazione, e il passaggio delle feci, normalmente almeno una volta al giorno, riapre continuamente l'ulcerazione.
Le cause possono essere tutte ricondotte ad un transito intestinale, e quindi ad una alimentazione, squilibrata:
> stipsi o dissenteria: nel caso della stipsi le feci troppo dure possono provocare piccole abrasioni all'ano, mentre la dissenteria altera il ph delle feci rendendolo acido e aggressivo per la mucosa di tutto il tratto intestinale;
> sforzi eccessivi: possono comparire ragadi anali durante il parto, o nel tentativo di defecare in casi di stipsi;
> uso di lassativi: i lassativi chimici alterano il ph delle feci e di conseguenza anche la mucosa, il cui scopo è, tra gli altri, anche quello di proteggere le pareti muscolari sottostanti;
> infiammazione intestinale, che altera la flora intestinale e quindi la composizione delle feci, nonché la mucosa;
> stress, che può portare a variare il ritmo della peristalsi e quindi anche le contrazioni muscolari dell'ultimo tratto dell'intestino.
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Ragadi anali e semicupi
I semicupi sono dei bagni parziali, in questo caso applicati alla zona dei genitali e dell'ano. Si eseguono con acqua calda o tiepida, a cui possono essere aggiunti oli essenziali, quali lavanda, che è calmante, o il tea tree, che è antisettico. È sconsigliato usare acqua fredda in presenza di ragadi anali.
Si può eseguire in un catino sufficientemente ampio da sedercisi dentro, mantenendo fuori la gambe e l'addome, o anche nel bidet. Il semicupio può essere fatto sia con l'acqua corrente che come un bagno, quindi immergendo la parte dei genitali nell'acqua.
Eseguire un semicupio è semplice: assicurarsi che l'ambiente in cui si esegue sia caldo, e che vi sia l'occorrente per coprire l'addome e per asciugarsi subito dopo averlo concluso. Ci si siede nel catino o sul bidet, in modo da mantenere una posizione comoda. Si riempie di acqua calda o tiepida, fino a trovarsi immersi nell'acqua con il perineo e parte i genitali. L'addome deve restare asciutto e coperto.
Si resta in questa posizione per 15 o 20 minuti, avendo cura che l'acqua non si raffreddi. Una volta finita l'immersione ci si sciacqua. Poi ci si asciuga con una salvietta morbida e pulita e ci si copre bene. Non usare saponi aggressivi, né spugne per sciacquarsi.
Evitare di usare la carta igienica per asciugarsi, o salviettine profumate o insaponate. Scopo del semicupio è quello di migliorare la circolazione, decongestionare e ammorbidire la ragade, pulire naturalmente la zona, e permettere al corpo di autoguarirsi.
È necessario, in caso di ragadi anali dovuti a disequilibri intestinali, apportare cambiamenti all'alimentazione, integrando gradualmente una maggiore quantità di fibre e aumentando il consumo di acqua e di cibi naturalmente ricchi di liquidi.
Ricordiamo che troppe fibre possono peggiorare irritazioni intestinali, quindi evitare inizialmente le farine integrali, optando per quelle semi integrali, e lavorando i cereali e i semi in modo da renderli più morbidi (tramite ammollo, ricottura, frullandoli o passandoli al passaverdure).
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