Disturbi gastrointestinali di stagione? Scopri lo zenzero
Lo zenzero, una radice dai mille usi: un efficace antifermentativo, digestivo e rinfrescante da introdurre nell’alimentazione estiva.
In questa nostra società multiculturale ci sarà capitato di assaggiare cucine diverse dalla nostra, e sicuramente avremo scoperto come alcune tradizioni utilizzino nei loro piatti spezie dal sapore intenso a volte tendente al piccante.
Non è solo un metodo per dare gusto ai cibi, ma è una corretta integrazione per rendere gli alimenti digeribili e contrastare fastidiosi effetti fermentativi dovuti a climi caldi tropicali e subtropicali.
Lo zenzero fa parte di queste spezie tanto utili e salutari e ormai è facilmente reperibile anche nei nostri supermercati. La forma dello zenzero è particolare: è come un tubero ramificato, dall’aspetto un po’ legnoso.
In realtà tagliandolo ne possiamo apprezzare una polpa fibrosa morbida, un profumo gradevole e un sapore molto intenso. Può essere consumato fresco, grattugiandolo sulle pietanze, oppure a fettine sottili in quantità moderate a fine pasto o come ingrediente di tanti centrifugati.
In alternativa si può acquistare in polvere nelle drogherie o erboristerie.
Proprietà, uso e controindicazioni della tintura madre di zenzero
Lo zenzero: carminativo, digestivo e non solo
Lo zenzero, introdotto nei consumi delle carni e del pesce, contrasta la formazione di fenomeni fermentativi sia al livello gastrico sia a livello intestinale, problematica legata spesso al consumo di proteine animali che si acuisce nel periodo estivo con clima caldo-umido.
È indicato per problemi di stomaco in genere, nausea, difficoltà digestive, eccesso di fuoco gastrointestinale: lo zenzero pur essendo un rimedio rubefacente, esplica un’azione rinfrescante a riequilibra gli eccessi di calore interno.
Può essere utilizzato per prevenire il vomito da viaggio, favorisce la secrezione salivare per attivare la pre-digestione degli alimenti già durante la masticazione, stimola la secrezione biliare, riattiva la peristalsi intestinale. Questa radice riverbera i suoi benefici effetti anche a livello circolatorio sanguigno.
Riscalda e purifica il sangue, abbassa il colesterolo e contrasta le malattie da raffreddamento. Per la sua bivalenza rinfrescante/riscaldante è indicato anche in caso di artrite, distorsioni, spasmi muscolari.
Nello Shiatsu viene utilizzato per coadiuvare l’uso della moxibustione: una fettina di zenzero sul punto da trattare e il conetto o il sigaro di artemisia sopra - l’effetto riscaldante oltre ad entrare in profondità come un raggio infrarosso si irradia anche su tutta la zona circostante senza spiacevoli bruciature della pelle, ma solo un’azione revulsiva.
Lo zenzero: come usarlo
Uso in cucina
La radice fresca una volta tagliata può essere grattugiata sulle insalate, su carni e pesci. Oppure per i palati più solidi può essere tagliato a fettine sottili con una mandolina e integrato nell’alimentazione.
In forma essiccata, lo si trova in commercio in polvere e può accompagnare anche le zuppe di verdure, oltre che gli alimenti già menzionati.
Uso in naturopatia
Un cucchiaio di polvere di zenzero in un bagno caldo esplica un’azione revulsiva, riscaldando dal profondo l’organismo e richiamando in superficie il sangue ossigenato.
Pulisce dalle tossine e favorisce l’essudazione. In inverno è una pratica che previene le malattie da raffreddamento e disintossica da giornate trascorse in ambienti chiusi, mentre in estate aiuta a combattere i piccoli disturbi dovuti a cattiva digestione tipici delle abbuffate in vacanza, come nausea ed eruttazione.
Prova queste semplici ricette etniche con lo zenzero