Luffa: una pianta con molti utilizzi
Dalla pianta di luffa si ricavano frutti commestibili quando acerbi e utilizzabili come spugna naturale ed ecologica una volta completata la maturazione. Vediamo cos’è la luffa, come si coltiva e come utilizzarla in cucina e per la propria bellezza.
Credit foto
©Chakkapong Benjasuwan / 123rf.com
Cos'è la luffa
La luffa è il frutto della Luffa cylindrica e di altre specie di Luffa, piante della famiglia delle Curcubitaceae. Si tratta di una zucca allungata, con una forma simile alle zucchine ma di dimensioni maggiori.
Quando è verde, il frutto della luffa può essere consumato a scopo alimentare esattamente come le zucchine.
Arrivato a completa maturazione, il frutto della luffa si disidrata e si secca e ciò che rimane del frutto è la fibra. A questo punto la luffa, privata dell’acqua, appare rigida, formata da un reticolo compatto e fibroso dalla consistenza dura e superficie ruvida.
Il frutto disidratato della luffa è commercializzato e utilizzato come spugna naturale e lo si trova facilmente nei negozi di prodotti naturali e biologici e nei mercatini: in commercio è possibile trovare diversi tipi di spugne ricavate dalla luffa, così come il guanto di luffa o saponette che incorporano fette di luffa.
Utilizzi della luffa
Innanzitutto la pianta della luffa può essere coltivata in giardino o in terrazzo a scopo ornamentale: trattandosi di una pianta rampicante che si sviluppa in verticale, può offrire ombra su balconi e terrazzi.
Per quanto riguarda il frutto della luffa, questa zucca è commestibile e in cucina può essere consumato cotto quando è ancora acerbo, quindi quando appare verde.
Il sapore del frutto della luffa è leggermente più amaro rispetto a quello delle zucchine e generalmente la luffa si consuma nei minestroni, fritta o in contorni con altre verdure.
Quando invece la luffa è disidratata e appare marrone, si utilizza soprattutto come spugna naturale. La spugna ricavata dalla luffa, a contatto con l’acqua si idrata e si ammorbidisce, e così può essere usata per la detersione del corpo, del viso e anche delle stoviglie.
Anche se viene idratata, la spugna della luffa non perde completamente la sua ruvidità superficiale e ciò consente un’azione esfoliante sulla pelle che rimuove le cellule morte superficiali dello strato corneo.
L’azione esfoliante della luffa consente di levigare e ammorbidire la pelle del corpo e del viso, ritrovare un colorito sano e omogeneo, eliminare piccole imperfezioni cutanee e consente una maggiore penetrazione di successivi trattamenti idratanti.
Per la detersione del viso e del corpo, la luffa può essere utilizzata da sola o con un detergente delicato.
Dopo l’uso, occorre far asciugare la spugna di luffa o il guanto di luffa evitando i ristagni di acqua che potrebbero favorire la formazione di muffe o la proliferazione di batteri.
Coltivare la luffa
La coltivazione della luffa è abbastanza semplice ed è possibile far crescere questa pianta nell’orto o in giardino o in un grande vaso in terrazzo per ottenere frutti da consumare o da utilizzare come spugne naturali ed ecologiche.
I semi di luffa vanno piantati all’inizio della primavera e, dopo la nascita delle piantine si sceglieranno quelle più forti e vigorose. La pianta della luffa avrà bisogno di sole diretto e abbondanti irrigazioni e, trattandosi di una pianta rampicante, man mano che la pianta cresce, sarà necessario fornirle un sostegno.
I frutti prodotti dalla luffa possono essere raccolti e consumati quando sono ancora verdi. Se invece si coltiva la luffa per ottenere la spugna naturale, il frutto andrà lasciato sulla pianta finché non diventerà marrone.
Quando il frutto sarà disidratato, lo si potrà raccogliere per ricavare spugne: a questo punto occorrerà eliminare la buccia e i semi e lasciar asciugare il frutto prima di poterlo utilizzare per la detersione del corpo o per le pulizie.