Come eliminare la plastica dal tuo bagno
Salviamo il pianeta. Ma ognuno a casa propria. Ecco come eliminare la plastica superflua dai locali domestici, a partire dal bagno.
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Siamo ormai tutti chiamati a partecipare al grande progetto di un pianeta migliore, per regalare alle prossime generazioni una speranza. Cosa possiamo fare nel nostro piccolo, replicabile da milioni di persone?
Per esempio possiamo fare attenzione all’utilizzo smodato della plastica nel nostro quotidiano e al momento di acquistare scegliere un’alternativa.
Questo comporta informarsi, porre attenzione al packaging, riconoscere le plastiche di nuova generazione come il PE e il PET da canna da zucchero e favorirne il riuso e il riciclo.
Le aziende stanno rispondendo sempre più numerose a questa richiesta e si stanno orientando a una produzione il più possibile plastic-free, proprio per consentire a noi consumatori a sostituire la plastica in casa.
Vediamo come possiamo fare a liberare un ambiente domestico dalla plastica come il bagno.
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Bagno plastic free
La detersione è un gesto quotidiano irrinunciabile. I prodotti per l’igiene personale sono generalmente liquidi e contenuti in barattoli di plastica.
Alcune aziende hanno iniziato a introdurre i contenitori in PE o PET da canna da zucchero, completamente riciclabili, altre stanno cambiando completamente lo stato dei prodotti, da liquidi a solidi per eliminare il packaging. Vediamo quindi in maniera molto semplice e pratica cosa possiamo fare:
> Bagnoschiuma, shampoo e balsamo: possono essere convertiti da liquidi a solidi. Molte aziende stanno producendo prodotti in formato solido che a contatto con l’acqua si emulsionano.
> Rasoi: dopo la grande campagna di rasoi usa e getta promossa negli anni ottanta, il ritorno a rasoi in acciaio con testina removibile, oltre a salvaguardare dalla dispersione di pezzi di plastica rigida, rappresenta anche un risparmio economico per l’utilizzatore.
> Spazzolini da denti: si può passare da quelli di plastica agli spazzolini di bamboo. Il Bamboo è un materiale green, che si presta a moltissimi usi ed è totalmente riciclabile.
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> Filo interdentale: molte aziende stanno producendo fili interdentali realizzati con fibre naturali come la seta, abbandonando così quelli ottenuti dalla lavorazione di plastiche speciali e non biodegradabili o riciclabili.
> Spugne sintetiche: possono, anzi, devono essere abolite anche per la salute della nostra pelle e sostituite con spugne naturali, spazzole in fibre naturali con manici in legno, o scrub naturali che possono essere realizzati anche in casa con sale da cucina o polvere di caffè.
> Assorbenti femminili: sono indispensabili per noi donne e se ci pensiamo bene vengono utilizzati più volte al giorno per circa 5 giorni al mese, 12 mesi all’anno per circa 40 anni. Ognuna di noi ne consuma un quantitativo davvero incredibile. Una certa sensibilità green sta promuovendo nuovamente l’assorbente lavabile, che però è comprensibilmente poco pratico, soprattutto per chi è fuori casa tutto il giorno, viaggia e necessita di una soluzione pratica, veloce e sicura. Esistono però ora le Moon Cup, coppette mestruali in silicone morbido, che se da un lato non rispettano direttamente un approccio “plastic free”, indirettamente però salvaguardano dal consumo di assorbenti e dal loro smaltimento.
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In commercio poi esistono anche prodotti come la carta assorbente da cucina e la carta igienica per il bagno non più confezionate nel cellophane, ma nella carta.
Ognuno di noi è chiamato a dare il proprio contributo, che pensandoci bene non è poi così piccolo. Produciamo una mole di rifiuti davvero cospicua e se la domanda di packaging plastic free aumenta, anche l’offerta sarà maggiore e più variegata.