Acqua su Marte e ricerca di forme di vita
Se sapevate già dell'esistenza dei laghi subglaciali del pianeta Terra, forse vi stupirete leggendo della rilevazione di acqua salmastra liquida su Marte: ecco come prosegue la ricerca di forme di vita sul Pianeta Rosso.
Acqua liquida su Marte, le nuove scoperte
Science News pubblicava il 25 luglio scorso l'Abstract del team di scienziati e ricercatori di Bologna: Marte (probabilmente) ha un lago di acqua liquida al di sotto della calotta polare del suo polo sud.
Immagini radar dimostrerebbero la probabile esistenza di un lago di 20 chilometri di ampiezza, nascosto sotto gli strati sottili di ghiaccio polare del polo meridionale del pianeta.
Questa ipotesi, ancora da approfondire, aprirebbe molte porte, tra cui la speranza di vita possibile anche sul Pianeta Rosso. Si deve allo scienziato Roberto Orosei dell'Istituto di Astrofisica Inaf di Bologna e al suo gruppo di lavoro, nonché alla sonda europea Mars Express e al suo radar Marsis, il report del 25 luglio scorso, pubblicato sulla rivista Science, che parlerebbe della scoperta di questo lago, sepolto sotto un chilometro e mezzo di ghiaccio solido. (R. Orosei et al. Radar evidence of subglacial liquid water on Mars. Science. Published online July 25, 2018)
Non sono nuovi gli studi dell'acqua su Marte: come riporta Inaf, grazie alla sonda Viking della Nasa, dal 1976 è diventato evidente il fatto che la superficie di Marte fosse un tempo coperta da mari, laghi e fiumi e le successive missioni hanno confermato sempre più tale presenza.
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Il lago di Marte e nuove forme di vita
Lo studio, portato avanti da diversi anni, rivelerebbe la presenza di un lago di acqua salmastra, al pari di quelli rinvenuti negli studi condotti in Antartide e in Groenlandia.
Il lago, come comunica lo stesso Orosei, non sarebbe di acqua pura e le temperature sarebbero tra i -20 e i -60°C; molto sale dissolto nell'acqua potrebbe abbassare il punto di congelamento della stessa.
Sali di sodio, di magnesio e calcio sono stati rinvenuti altrove su Marte e forse aiutano a mantenere questo lago allo stato liquido o fangoso; inoltre, come dice lo stesso scienziato, in una condizione del genere la vita non è particolarmente favorita: buio, assenza di fotosintesi, acqua non pura.
Secondo l'ipotesi di Orosei, anche se di questo lago non è ancora ben chiara la profondità, quello che si sa, come si vede da questo video di MEDIAINAF TV è la presunta profondità minima che di default lo stesso radar registra, che è sicuramente dell'ordine di poco meno di un metro e che di fatto potrebbe essere anche molto di più.
La Terra e i laghi subglaciali
Anche la Terra ha dei laghi subglaciali, e qui vi sono batteri che basano il proprio metabolismo sui sali stessi, quindi si può dire che esistono in effetti forme di vita. Come riportano i dati del MNA (Museo Nazionale dell'Antartide) I primi laghi subglaciali vennero studiati negli anni '60, nella remota regione Antartica di Vostok. Attualmente sono più di 379 i laghi subglaciali finora scoperti sotto i ghiacci antartici.
Per arrivare su Marte, scavare sotto gli strati di ghiaccio ed esaminare il campione dell'acqua, e capire quindi con certezza se possono esservi forme di vita, secondo Orosei, non sarà certamente facile.
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