La maggiorana e la sua coltivazione
La maggiorana è una delle piante aromatiche più comuni e di facile coltivazione. Il suo ampio utilizzo tra gli aromi del nostro clima mediterraneo la fanno rientrare tra le piante da coltivare nel giardino di casa o sul balcone.
Scopriamo come coltivare la maggiorana
La maggiorana è una delle piante aromatiche più conosciute e utilizzate in cucina.
Cresce come cespuglio ben definito sino a circa 60 centimetri e botanicamente è classificata come Labiata infatti è della stessa famiglia di molte altre piante aromatiche.
Possiede rami lignificati alla base con foglie piccole, ovoidali, pelose e con un corto picciolo e fiorisce in infiorescenze di colore bianco rosato a forma di piccole spighe.
Il suo nome botanico è Origanum majorana ed essendo molto simile all’origano spesso viene confusa con questa altra pianta aromatica, ma possiede un aroma più delicato e più dolce dell’origano.
Originaria dell’Africa e dell’Asia, si è acclimatata molto bene nella zona mediterranea divenendo una delle piante aromatiche tipiche di questo ambiente.
La coltivazione della maggiorana
Il clima più indicato per la crescita della maggiorana è quello temperato, tipico del Mediterraneo con venti e brezze marine e caldo estivo. La maggiorana comunque è una pianta che sopporta bene anche gli inverni un po’ più rigidi sino a qualche grado sotto lo zero.
Prima che arrivi l’inverno è comunque consigliato ricoprire la base con pacciamatura per proteggere le radici essendo comunque una pianta che va in riposo invernale, con caduta delle foglie in autunno e ripresa vegetativa in primavera.
Questa pianta ama i terreni fertili, sciolti e ben drenati. L’esposizione al sole è consigliata anche se sopporta bene anche una parte di ombra durante la giornata. Infatti, essendo una pianta tipica del clima Mediterraneo, non vuole eccessi di acqua e soprattutto ristagni perché le sue radici andrebbero incontro a marcescenze e rischia di ammalarsi se l’acqua non drena bene. Per questo motivo è bene aggiungere una parte di sabbia al terreno per renderlo più sciolto.
Le innaffiature quindi saranno necessarie solo quando il terreno sarà asciutto ed è consigliabile mettere anche dei sassolini e dell’argilla espansa in fondo al vaso se la sua coltivazione non è in piena terra.
Il periodo di semina della maggiorana è in aprile e richiede dai 15 ai 20 giorni prima di vedere la germinazione dei semini, mentre la raccolta delle sue foglie e delle sue infiorescenze avviene da luglio a settembre.
Per la sua propagazione si utilizza la tecnica della talea che viene fatta tagliando un ramo senza fiori di 10 centimetri a giugno, poi messo a radicare in terriccio e humus di alta qualità.
Una volta che le radici sono formate, sarà possibile trapiantare la talea in vaso o in piena terra. Alternativamente alla semina e alla talea è possibile acquistare nei vivai le piantine già sviluppate e trapiantarle nel luogo in cui si vuole farle crescere.
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Proprietà e usi della maggiorana
La maggiorana viene utilizzata perle sue proprietà curative e in particolare agisce sull’apparato respiratorio e digerente. Per ottenere le sue proprietà antispasmodiche e digestive può essere assunta in forma di tisana, utile anche in casi di insonnia, emicrania e ansia grazie alle sue capacità distensive, sedative e calmanti.
Essendo una pianta ricca di molti principi attivi oltre agli oli essenziali diviene anche un tonico e stimolante per l’intero organismo. Il suo fitocomplesso, oltre ai terpeni, è ricco anche in vitamina C, tannini e acido rosmarinico che agiscono in sinergia e rendono la maggiorana così preziosa nelle sue proprietà salutari per l’intero organismo.
La presenza degli oli essenziali la rendono inoltre un espettorante e fluidificante del muco, indicata per il trattamento dei malesseri stagionali legati all’apparato respiraorio come raffreddore, tosse e influenza.
Inoltre è considerata un leggero antibiotico naturale, con proprietà disinfettante e antisettica contro batteri, muffe, virus e funghi, come del resto molte delle piante aromatiche contenenti gli oli essenziali. Questi oli essenziali vengono estratti e utilizzati anche in aromaterapia sia per avere effetti tonici che distensivi a seconda della modalità e delle necessità di utilizzo. Ottimo anche come antireumatico ed indicato come olio essenziale da aggiungere all’olio vegetale per massaggi.
In cucina viene utilizzata per insaporire numerosi piatti anche tradizionali, specialmente per i funghi, i legumi e le carni. Il suo aroma si trova nella formulazione delle diverse erbe che compongono i liquori alle erbe come il vermut.
La maggiorana sia per l’uso in cucina che per la salute è preferibile scegliere la raccolta delle foglie e delle infiorescenze fresche che saranno nel loro momento balsamico durante il periodo vegetativo.
Il metodo dell’essiccatura nel caso della maggiorana non è invece indicato perché abbassa l’efficacia di molte proprietà e fa perdere parte del tipico aroma. Essendo così facile da coltivare è quindi una delle piante da tenere sul davanzale o sul balcone della cucina per averla sempre a disposizione.
Scopri di più su come usare la maggiorana in cucina
Per approfondire:
> Maggiorana: proprietà, uso, valori nutrizionali
> Proprietà, uso e controindicazioni dell'olio essenziale di maggiorana