Salvia: le specie selvatiche e ornamentali
La salvia è una pianta arbustiva molto rustica che cresce bene nei nostri giardini. Esistono moltissime varietà di salvia da poter scegliere sia per la loro bellezza che per il loro aroma o il loro uso medicamentoso.
Andiamo a conoscere alcune varietà di salvia
La salvia è una pianta aromatica di facile coltivazione grazie alla sua rusticità. Questa pianta è molto comune in Italia tanto che possiamo trovarla coltivata in tutta la penisola.
La salvia è tipica del clima mediterraneo e in alcune zone cresce anche spontaneamente nei campi non coltivati. Esistono infatti molte varietà di salvia sia spontanee che coltivate.
L’uso della pianta dalle tante virtù con le sue foglie argentate e le sue spighe di fiori colorati è molto antico sia per aromatizzare i piatti in cucina sia per le proprietà curative ed infine anche per la sua bellezza ornamentale che rende molto attraente i giardini all’italiana.
La salvia officinalis
La salvia più comune e conosciuta è la salvia officinale che prende questo nome proprio perché utilizzata nelle officine degli speziali per la preparazione di prodotti curativi e medicinali sin dai tempi antichi.
La zona di origine della salvia officinalis è l’Europa meridionale dove cresce con portamento cespuglioso sino ad un metro di altezza; è una pianta perenne che sviluppa ogni anno foglie di forma ovale, consistenza rugose, di colore verde argentato e ricoperte di peluria.
Fiorisce nel mese di giugno con spighe tubolari che vanno dal colore viola al porpora a seconda delle varietà. Ama molto i terreni drenati e in esposizione assolata mentre non gradisce il vento freddo e in inverno è consigliabile proteggere la base del terreno con paglia.
L’uso di questa salvia officinale è molto antico sia in cucina che in erboristeria e di essa si usano sia le foglie aromatiche che i fiori.
Le tisane di salvia officinale vengono utilizzate per regolare il ciclo mestruale e attenuare i disturbi della menopausa oltre ad avere un'azione sul sistema nervoso grazie alle sue proprietà calmanti e digestive.
In cucine invece le foglie sono un ottima spezia da condimento e persino i fiori possono essere aggiunti nelle insalate proprio perché sono fiori eduli.
Immagine | By Javier martin
Salvia sclarea
La zona di origine della salvia sclarea è tra l’Europa e l’Asia dove cresce rusticamente in un arbusto di altezza massimo di un metro; è una specie biennale, quindi il suo ciclo vegetativo di vita si compie in due anni.
Le sue foglie sono a forma ovale o cuoriforme, il margine spesso è dentato ed è rivestita da peluria di colore argenteo; fiorisce nel mese di giugno sino alla fine dell’estate e i suoi fiori sono simili a pannocchie di colore azzurro che possono tendere al bianco o al viola ed esternamente sono presenti brattee di colore variabile tra il rosa, il lilla e il bianco.
Questa fioritura è molto bella tanto che la coltivazione della salvia sclarea ha più valenza estetica e ornamentale che d’uso erboristico o culinario.
Sia dalle foglie che dai fiori vengono estratti comunque oli essenziali utilizzati in aromaterapia per rilassare e calmare tanto che, sia in forma di prodotto erboristico che come essenza, può essere utilizzata per combattere lo stress, la stanchezza e ridare distensione anche a livello di tensioni addominali e problemi digestivi.
La salvia e le altre piante per l'orto in vaso
immagine | By Udo Schröter
Salvia argentea
La salvia argentea è una varietà spontanea di salvia che cresce selvatica nelle terre di tutta la penisola italiana, dall'Abruzzo alla Sicilia. Come si capisce dal nome, è molto apprezzata per la sua colorazione argentata sia delle sue grandi foglie di forma tra l'ovale e il triangolare sia dei fiori che tendono ad avere corolle di colore quasi bianco.
Ha un portamento più erbaceo rispetto alle precedenti specie arbustive e solitamente viene classificata come biennale anche se in alcune condizioni diventa perenne.
Leggermente più contenuta nella crescita, può arrivare a 70 centimetri di altezza e fiorisce sempre da giugno per tutto il periodo estivo.
L’uso di questa salvia non è molto diffuso essendo una salvia spontanea più apprezzata per la sua bellezza che per le proprietà benefiche.
Sicuramente tra le specie di salvia da coltivare nel proprio giardino è una ottima scelta per la sua rusticità e la sua squisita eleganza nella fioritura.
Salvia rutilans
La salvia rutilans è originaria del Messico e presenta un portamento arbustivo che può raggiungere i 60 centimetri di altezza.
La particolarità di questa salvia è la colorazione che vira al rosso scarlatto, sia dei suoi rami che dei fiori, per questo è una salvia ornamentale di elevato impatto visivo. Le infiorescenze sbocciano da giugno sino a fine estate e alcune volte quando l’inverno è mite riesce a rifiorire anche due volte ricoprendo di rosso scarlatto i rami invernali.
Le foglie sono di forma ovale, con apice appuntito e di colore verde chiaro, con una consistenza che è molto meno coriacea delle altre varietà di salvia più comuni; hanno un aroma molto intenso che ricorda fortemente l’essenza del ananas, tanto che nei vivai viene venduta con il nome di “salvia ananas”; possono essere utilizzate in cucina per aromatizzare i piatti, basta pensare alle creme, ai gelati, ai dolci ma anche al accompagnamento di secondi piatti con una fragranza più insolita e un tocco inaspettato di esotico.
Come scegliere la salvia
Queste sono alcune tra le specie di salvia spontanee e ornamentali che vengono vendute nei vivai e nei negozi specializzati, ma la lista di tipi di salvia è assai più ampia e sembra arrivi a superare le 700 varietà senza considerare le sottotipologie che si differenziano ad esempio per tonalità.
Nella scelta di quale varietà di salvia coltivare, informatevi anticipatamente attraverso il web e i vari testi, oppure ancora meglio chiedete consiglio agli esperti di settore sia per individuare la salvia più adatta alla vostra zona sia per l'uso che intendete farne: alimentare, erboristico e ornamentale.
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