Alcuni equivoci sul concetto di sostenibilità
Si parla sempre di più di sostenibilità, ma siamo sicuri di padroneggiare davvero questo concetto? Ecco tre falsi miti particolarmente diffusi.
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È la parola del decennio? A giudicare da quanto è presente nei titoli dei giornali, nelle strategie delle aziende e soprattutto nei cuori delle persone, probabilmente sì. Ci stiamo riferendo alla sostenibilità, un concetto prezioso e necessario che finalmente sta conquistando lo spazio che merita. Tuttavia capita anche che venga usato a sproposito, in modo impreciso o – peggio ancora – strumentale. Per evitare di cadere involontariamente in questi tranelli, passiamo in rassegna tre equivoci particolarmente diffusi.
La sostenibilità non riguarda solo l’ambiente
“Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”. È la prima definizione ufficiale di “sostenibilità”, sancita con il rapporto Brundtland del 1987, e tutt’oggi rimane incredibilmente attuale.
L’ambiente senza dubbio è un pilastro della sostenibilità, ma non è il solo: un mondo sostenibile è anche quello in cui le risorse economiche sono equamente distribuite, un mondo in cui ciascuno ha l’opportunità di sviluppare le proprie competenze per dare un valore aggiunto alla comunità in cui vive, e così via. Per questo si parla di ESG: ambiente, società e governance.
Le scelte sostenibili sono più costose
Un altro falso mito, particolarmente duro a morire, ci induce a credere che scegliere un prodotto sostenibile sia un sacrificio dal punto di vista economico. Quest’affermazione può sembrare vera soltanto se non consideriamo i cosiddetti “costi nascosti”.
Per fare un esempio banale, un KW di energia ricavata bruciando carbone può sembrare più economico rispetto a un KW di energia prodotta da un pannello fotovoltaico. Ma quante persone si ammaleranno a causa dei fumi tossici che escono dalla ciminiera della centrale termoelettrica, gravando sul servizio sanitario nazionale? Quali danni all’ecosistema saranno provocati dalla miniera, dalla centrale e da tutte le infrastrutture collegate? E quanto saranno ingenti e dolorosi i danni dovuti ai cambiamenti climatici, esacerbati proprio dalle emissioni di CO2 prodotte bruciando i combustibili fossili?
Le nuove tecnologie sono sempre la soluzione
Parliamoci chiaro: senza le nuove tecnologie, alcune scelte sostenibili semplicemente non potrebbero esistere. Pensiamo alle energie rinnovabili, alla mobilità elettrica, ai veicoli in sharing. Ciò non significa che possiamo semplicemente affidarci ciecamente alla tecnologia senza metterci d’impegno in prima persona.
“Dobbiamo cambiare il nostro modo di porci nei confronti dell’ambiente, che non va più visto come un luogo pieno di materie prime da consumare, ma come la nostra ‘casa comune’, per riprendere le parole di Papa Francesco”, ci ricorda il neurobiologo Stefano Mancuso.