La strage dei koala australiani
Da due mesi l’Australia è alle prese con incendi devastanti che hanno provocato la distruzione di milioni di ettari di foresta e causando la morte di centinaia di koala. Questa perdita mette a repentaglio la biodiversità locale.
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Centinaia di koala hanno perso la vita negli incendi australiani
Non c'è pace per i koala. L'habitat naturale di questi marsupiali è da tempo messo a dura prova. Il massiccio disboscamento delle foreste australiane al fine di favorire l'agricoltura ha accelerato il rischio di estinzione di questa specie: il WWF, infatti, calcola che già nel 2050 assisteremo alla scomparsa di questo mammifero.
Come non bastasse, gli effetti dei cambiamenti climatici stanno aggravando la situazione e situaizone è precipitata negli ultimi mesi. Alla fine dello scorso ottobre, infatti, gli abitanti di Sidney si sono svegliati in una città invasa da un denso fumo nero trasportato dal vento dalle aree boschive colpite da incendi devastanti.
Gli incendi sono stati provocati da un fulmine che ha colpito una zona particolarmente arida della costa orientale australiana e, a causa dell’intensa siccità e dei forti venti, si sono estesi in maniera incontrollata distruggendo quasi 3 milioni di ettari di foresta in due mesi.
A causa degli incendi divampati in Australia, centinaia di koala hanno perso la vita e molti altri sono rimasti gravemente feriti.
Si stima che in Australia vivano tra i 50mila e i 100mila koala: le popolazioni di questi marsupiali vivono nelle foreste di eucalipti presenti lungo le coste australiane, oggi colpite dalle fiamme.
Gli oltre 100 focolai attivi hanno infatti mandato letteralmente in fumo oltre l’80% dell’habitat naturale dei koala, riducendo in cenere gli eucalipti di cui questi animali si nutrono e sui quali si arrampicano.
Per difendersi dalle fiamme, i koala cercano di raggiungere la cima degli alberi e si appallottolano su loro stessi. Purtroppo, così facendo, molti di questi animali vengono bruciati vivi. Altri, nel tentativo di arrampicarsi o di scendere dai tronchi, riportano ferite gravissime alle zampe e rimangono uccisi dalle fiamme poiché incapaci di trovare riparo.
L’Australia impegnata a salvare i koala
Negli ultimi due mesi, l’ospedale veterinario di Port Macquarie ha intensificato gli sforzi per recuperare i koala intrappolati nelle aree boschive colpite dagli incendi e offrire loro cure adeguate.
Ogni giorno l’ospedale presta soccorso a decine di koala, che giungono alla struttura gravemente disidratati e feriti alle zampe, al muso e in varie parti del corpo.
Molti dei koala che riescono a sfuggire alle fiamme rischiano di morire di sete: per questo, lo staff dell’ospedale ha lanciato una raccolta fondi per acquistare postazioni d’acqua da installare nelle zone colpite dagli incendi, per consentire ai koala e agli altri animali selvatici di abbeverarsi e difendersi dal caldo estremo provocato dalle fiamme.
Anche i cittadini sono impegnati a cercare di salvare i koala: qualche settimana fa è diventata virale la commovente storia di Lewis, salvato da una donna dalle fiamme e poi purtroppo decedo a causa delle ferite riportate.
I koala erano già fortemente minacciati dalla deforestazione che distrugge il loro habitat e dai cambiamenti climatici che rendono il clima meno adatto alla vita di questi animali.
A causa della strage di koala causata dai recenti incendi in Australia, gli esperti temono nell’estinzione di questi animali, che potrebbe avvenire entro i prossimo 30 anni.
La perdita di una specie ha ovviamente un impatto negativo sulla biodiversità e può avere conseguenze disastrose per l’ecosistema e, in ultima analisi, per tutti noi.
La speranza è che riescano a sopravvivere esemplari sufficienti a consentire la riproduzione e la variabilità genetica della specie e che le foreste di eucalipti si rigenerino abbastanza in fretta da offrire nutrimento per i koala rimasti.