Gli asana contro l'ansia
L'ansia sembra parte integrante del nostro sistema di vita, ma lo yoga può aiutarci a combatterla!
Come un bruco che vive dentro una mela rosicchiandola, così l’ansia ci “mangia” dall’interno: essa è diventata quasi un inquilino in noi stessi che diamo per scontato, una inevitabile conseguenza del nostro stile di vita, il dazio che paghiamo al sistema socio-economico attuale.
La sensazione di essere perennemente indietro e di annaspare nella tempesta del quotidiano, l’impressione che il futuro sia fosco, carico di preoccupazioni e nuovi problemi: eccolo il paniere oscuro di cui si ciba l’ansioso, che non nutre, ma consuma in termini di salute e benessere.
È possibile emanciparsi da questo giogo opprimente? Sebbene sia difficile, noi riteniamo che lo yoga possa dare una grande mano…
Asana scaccia ansia
Lo yoga è una disciplina consigliata ormai anche dai medici occidentali in caso di ansia (sempre che non sia a livelli patologici) e, proprio per questo, la sua diffusione sta diventando esponenziale nelle strutture tempio di questo malessere, come gli uffici o le scuole (soprattutto negli Usa).
La pratica è estremamente benefica a tale fine e tutto il repertorio di asana, tecniche respiratorie e esercizi di concentrazione, sapientemente combinati, contribuisce ad allentare gli stati di tensione.
Proprio per questo, più che una o l’altra posizione, è la lezione nel suo complesso ad agire proficuamente, è la fedeltà al corso che vi darà risultati, è la bravura dell’insegnante che, almeno per un’ora, vi farà allentare gli stati ansiosi più tenaci.
Vogliamo però darvi comunque qualche consiglio nel caso vogliate qualche spunto yogico da sviluppare a casa o qualche posizione alla quale affezionarvi e fare vostra quando sentite l’ansia montare dentro di voi.
Asana per principianti: primi passi nello yoga
Piegamenti in avanti: si ritiene che tutti i piegamenti in avanti donino un senso di immediato rilassamento, tanto a livello fisico che mentale. Largo dunque a uttanasana (piegamento in avanti in piedi), trikonasana (posizione del triangolo), paschimottanasana (posizione della pinza). Eseguiteli con gradualità e dolcezza, anche aiutandovi con dei supporti come i blocchi o la cinta:
Savasana (posizione del cadavere): all’apparenza una “non posizione” tanto appare banale, in realtà è uno degli asana più difficili perché è davvero raro riuscire a raggiungere lo stato di pieno e totale rilassamento. Questa postura è particolarmente indicata la sera, persino sotto le coperte, per abbandonarsi dopo una intensa giornata e lasciare andare ogni tensione.
Vi consigliamo di accompagnarla con una voce che vi guidi nel rilassamento oppure in una visualizzazione calmante o in una meditazione. Potete reperirle facilmente su youtube oppure affidarvi a qualche app. Così l’esperienza del rilassamento sarà più autentica e profonda e vi sarà pià semplice immergervi in essa totalmente.
Respirazioni: molto spesso gli esercizi di pranayama (controllo del respiro) sono poco praticati o comunque non viene data loro l’importanza che meriterebbero. Effettivamente, sarebbe auspicabile apprenderli sotto la guida di un insegnante soprattutto se si è incuriositi da quelli più avanzati.
Rimanendo sul semplice, vi ricordiamo che la semplice osservazione del respiro è alla base di molte tecniche di meditazione proprio per il suo potere rilassante e pacificatorio. Ogni lezione di yoga parte da questa semplice pratica per facilitare l’aggancio al proprio interno, specie se ci si accomoda sul tappetino gonfi di preoccupazioni o agitati dai pensieri.
Fate esperienza voi stessi: sedetevi sul letto, sul tappeto e provate a chiudere gli occhi concentrando la vostra attenzione unicamente sul flusso d’aria che entra e che esce dal naso… Inspiro, espiro...
Come affronytare l'ansia secondo l'antica medicina ayurvedica
Per approfondire:
> I rimedi omeopatici contro l'ansia
> Come curare l'ansia con la fitoterapia