Camomilla, la coltivazione della pianta
La camomilla è una pianta ben conosciuta come rimedio naturale per i comuni disturbi del nostro organismo. Possiamo quindi pensare di coltivarla nel nostro orto o sul nostro balcone avendo così a portata di mano un rimedio eccellente. Vediamo come coltivare la camomilla, le sue esigenze e i consigli per la raccolta dei suoi fiori
La camomilla è una pianta aromatica molto conosciuta, utilizzata sin dalla notte dei tempi per le sue proprietà benefiche.
In particolare la conosciamo tutti come tisana da bere per aiutare ad addormentarci meglio, a rilassarci e come calmante generale per l’organismo.
Inoltre la camomilla è ottima contro i disturbi della pelle per le sue proprietà lenitive, purificanti ed emollienti.
La camomilla è una pianta erbacea annuale che cresce spontaneamente nelle terre d’Italia e quindi può essere coltivata facilmente sia in pieno campo che in vaso.
Conosciamo la camomilla
La camomilla appartiene alla famiglie delle asteracee ed è caratterizzata da un’infiorescenza a capolino ricca di oli essenziali;.
Quelli che comunemente chiamiamo fiori della camomilla, e che utilizziamo per preparare il comune infuso caldo da bere, sono in realtà un'infiorescenza composta da due tipologie di fiori molto più piccoli: vi è una linea di fiori ligulati bianchi esterni che vengono scambiati per petali, e un insieme di fiori gialli a forma tubolare al centro che creano una specie di bottone circolare giallo. Questa particolare disposizione di fiori è chiamata botanicamente infiorescenza a capolino.
La camomilla si erge eretta e cresce dal suolo sino anche a 60 centimetri. Il suo fusto è molto ramificato verso l’apice e ogni ramificazione porta sopra numerose infiorescenze, la parte che viene raccolta per le preparazioni curative e benefiche.
Di camomilla ne esistono due varietà: la camomilla romana chiamata Anthemis nobilis e la camomilla comune chiamata Matricaria camomilla. Entrambe contengono gli stessi principi attivi e nutrizionali, ma la camomilla romana è maggiormente utilizzata in campo erboristico avendo una maggiore concentrazione di queste sostanze.
Esigenze colturali della camomilla
La camomilla comune cresce spontaneamente in Italia e la possiamo trovare lungo i sentieri di campagna, vicino ai campi incolti; in particolare ama crescere dove i terreni sono asciutti.
La camomilla non ha grandi necessità per il terreno perché cresce bene anche in suoli poveri di humus; necessita però di una leggera presenza di terreno calcareo.
La posizione ottimale per la sua crescita è in pieno sole essendo una pianta che ama i raggi diretti e l’aria calda; il calore permette una maggiore produzione di sostanze benefiche all’interno della pianta e l’unica avvertenza è quella di intervenire quando la temperatura supera i 45 gradi. In tal caso sarà necessario ricoprire la camomilla per avere riparo dal sole diretto e troppo intenso del momento.
La camomilla non ama invece il vento e le correnti di aria fredda. Questo è un dato essenziale per valutare la posizione in cui coltivare la camomilla.
L’irrigazione e l’umidità sono da mantenersi stabili nella prima fase di crescita della pianta; poi, via via che la camomilla cresce, non soffre più la siccità. L’irrigazione dovrà essere presente in particolare prima e dopo il momento di fioritura. Viene consigliata l’irrigazione a terra con tubi a scorrimento e la microirrigazione in modo da non bagnare le infiorescenze.
Da evitarsi quindi le irrigazioni a pioggia che bagnerebbero tutto la pianta e le irrigazione a mano che possono causare ristagni d’acqua pericolosi per la camomilla. Il terreno per la crescita della camomilla dovrà quindi non essere soggetto a ristagni idrici perché la troppa acqua porta a marcescenza della pianta o al rischio di incorrere in malattie.
Un’altra esigenza coltura della camomilla è la posizione: preferisce altitudini sotto i 600 metri; in luoghi più alti non cresce bene e in particolare si riducono le sostanze benefiche all’interno della pianta.
San Giovanni e la camomilla tra le piante raccolte il 26 giugno
Coltivazione della camomilla
La camomilla solitamente viene coltivata partendo da piccole piantine acquistabili nelle agrarie e nei negozi specializzati di agricoltura, ma è possibile anche iniziare a coltivare la camomilla partendo dal seme o dalla divisione dei cespi di piante già adulte.
La distanza a dimora tra le piante dovrà essere di circa 40 centimetri; se decidiamo di seminare la camomilla dovremo preparare il terreno in autunno per poi seminare a spaglio nella primavera successiva.
La distanza tra le file rimane di almeno 40 centimetri l’una dall’altra e questo è necessario per rispettare le dimensioni che la pianta di camomilla avrà da adulta e per avere lo spazio di raccolta manuale dei fiori.
Spesso viene seminata in semenzaio a fine estate per poi trapiantare le piantine all’inizio della primavera successiva.
I semi germogliano dopo 2 settimane e necessitano di avere umidità costante per il primo periodo di crescita. Anche in pieno campo subito dopo il trapianto dovremo mantenere le piantine di camomilla irrigate e con umidità costante perché risentono degli sbalzi idrici. Una volta che la piantina di camomilla è in crescita non ha più grandi necessità di irrigazione, anzi, sopporta bene i periodi di siccità.
Raccolta della camomilla
I capolini della camomilla vengono raccolti nel momento della fioritura quando l’infiorescenza è appena aperta e i fiori ligulati bianchi sono ancora eretti. Questo è il momento balsamico giusto per tagliare le infiorescenze e metterle poi ad essiccare.
La fioritura della camomilla inizia dal mese di maggio e continua sino al mese di settembre. La raccolta quindi sarà in tale periodo e in modo scalare; durante la giornata il momento migliore per effettuare la raccolta è dal pomeriggio sino al tramonto, perché così il sole ha avuto il tempo per asciugare la pianta dalla rugiada mattutina che invece inficerebbe su una buona conservazione della camomilla.
Una volta tagliate le infiorescenze, devono venire essiccate in ambienti ben areati e al buio perché il sole farebbe perdere le sostanze benefiche della camomilla. Ottima sarebbe la possibilità di utilizzare un vero e proprio essiccatore elettrico in modo da conservare tutti i principi attivi della camomilla.
Per preservare gli oli essenziali della camomilla andranno quindi rispettati i tempi di raccolta e i metodi di essiccazione.
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