Camomilla: proprietà, uso, controindicazioni
La camomilla è una pianta dalle proprietà digestive, spasmolitiche e calmanti. Ecco tutti benefici e come usarla.
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La camomilla (Matricaria recutita) è una pianta della famiglia delle Asteraceae.
Conosciuta fin dall'antichità per le sue proprietà spasmolitiche e calmanti, ha azione su digestione e agitazione.
- Proprietà della camomilla
- Benefici della camomilla
- A cosa serve la camomilla?
- Modalità d'uso
- Controindicazioni
- Cosa succede se si beve troppa camomilla?
- Descrizione della pianta
- Habitat della camomilla
- Cenni storici
Proprietà della camomilla
La camomilla comune o camomilla volgare è una pianta utilizzata praticamente da sempre per le sue proprietà benefiche.
In particolare, ai capolini di camomilla sono attribuite proprietà:
- Antinfiammatoria;
- antispasmodica;
- antiossidante;
- lenitiva;
- antimicrobica;
- cicatrizzante.
Le proprietà della camomilla sono dovute alla presenza di numerosi composti tra cui un olio essenziale, flavonoidi, cumarine e mucillagini rappresentati soprattutto nei capolini, che rappresentano la droga di questa piccola pianta.
Benefici della camomilla
Con i capolini di camomilla - chiamati anche fiore di camomilla - si preparano infusi ed estratti impiegati soprattutto per gli effetti benefici sul sistema gastrointestinale e nervoso.
In realtà la pianta non ha principi attivi ipnoinducenti, come la maggior parte delle erbe officinali che si usano contro l’insonnia, ma svolge principalmente azione antispasmodica, è in grado cioè di favorire il rilassamento muscolare.
Questa azione fa della camomilla un ottimo miorilassante, utile in caso di crampi intestinali causati da problemi digestivi, così come quando si soffre di dolori mestruali o di dolori dati da tensione e spasmi muscolari.
La camomilla apporta anche benefici in caso di infiammazioni della pelle e delle mucose, grazie all’azione antifiammatoria e protettiva di flavonoidi, mucillagini e dei componenti del suo olio essenziale (camazulene e alfa-bisabololo).
A cosa serve la camomilla
Utilizzare la camomilla può essere molto utile in caso di:
- Coliche;
- eccesso di gas a livello intestinale;
- mal di testa;
- ansia e insonnia;
- dolori mestruali;
- disturbi della menopausa;
- disturbi dell'umore;
- infiammazioni cutanee;
- dermatiti;
- prurito;
- rossori cutanei;
- ferite e ulcere
- congiuntivite
- gengiviti, stomatiti, afte;
- infiammazioni urogenitali.
Utilizzi della camomilla
1. Uso interno
Infuso
L'infuso di camomilla si prepara lasciando in infusione un cucchiaio di capolini di camomilla in una tazza di acqua bollente per circa cinque minuti.
Se ne bevono tre o quattro tazze al giorno lontano dai pasti principali.
Estratto
In commercio esistono estratti secchi e fluidi di camomilla titolati in apigenina da assumere in base alle indicazioni del produttore.
Tintura madre
Si usano 30 gocce di tintura madre di camomilla diluite in acqua, tre volte al giorno.
2. Uso esterno
Esternamente si utilizzano l'infuso fino al 10% per impacchi in caso irritazioni della pelle, delle mucose e degli occhi e al 20% per risciacqui utili a schiarire i capelli biondi.
Impacchi
Si preparano con compresse di garza sterile imbevute di infuso, sono ottime per gli occhi stanchi, rossi, o in presenza di congiuntivite, per purificare la pelle e per cicatrizzare le ferite.
Gargarismi e risciacqui
Si fanno con l'infuso di camomilla aiutano nelle infiammazioni di bocca, gola e gengive.
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Controindicazioni della camomilla
L'assunzione e l'utilizzo della camomilla è considerato sicuro anche su bambini, donne in gravidanza e in allattamento e anziani.
Il ricorso a preparati contenenti camomilla è sconsigliato nelle persone allergiche alle Astaraceae.
Il contatto con la pianta fresca può inoltre provocare reazioni cutanee a causa della presenza di lattoni sesquiterpenici.
Cosa succede se si beve troppa camomilla?
L'uso ad alti dosaggi o prolungato nel tempo di infusi di camomilla può portare a una riduzione dell'assorbimento del ferro e, nei soggetti sensibili, può provocare agitazione, insonnia e nausea.
Descrizione della pianta
La pianta della camomilla è una pianta aromatica a portamento cespuglioso che non supera in genere i 50 centimetri nelle forme spontanee, mentre nelle varietà coltivate può arrivare agli 80 centimetri. Ha più fusti che partono dalla base, più o meno ramificati nella porzione superiore, e una radice a fittone.
Le foglie sono alterne e sessili, oblunghe, con lamina bipennatosetta o tripennatosetta. I fiori di camomilla, gradevolmente profumati, sono riuniti in capolini del diametro di 1–2 cm,riuniti in cime corimbose e composti da fiori esterni bianchi e ligulati e fiori interni tubulosi e gialli. Il frutto è un achenio di circa 1 mm di lunghezza, di colore chiaro e privo di pappo.
Le proprietà e l'uso della tintura madre di camomilla
Habitat della camomilla
Diffusa in Europa e in Asia, è naturalizzata in svariati continenti. Cresce spontaneamente nei prati e in aperta campagna entro gli 800 metri di altitudine e diventa spesso invadente comportandosi come pianta infestante delle colture agrarie. È una specie rustica che si adatta anche a terreni poveri e acidi.
Cenni storici
Il nome deriva dal greco chamàimēlon parola formata da chamài “del terreno” e mēlon, "mela” per l'odore che somiglia a quello della mela nana; questa derivazione è conservata nel nome spagnolo "manzanilla", da manzana, che significa "mela".
Il nome del genere, Matricaria, proviene dal latino matrix, che significa "utero", con riferimento al potere calmante nei dolori mestruali.
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