Come utilizzare le carote nere
Qualche dritta (e qualche ricetta) su come utilizzare le carote nere, che sempre più spesso fanno capolino tra le altre verdure sui banchi dei mercati. Scopriamo anche in cosa differiscono dalle classiche carote arancioni.
Ormai potremmo smettere di considerare le carote nere come una verdure esotica, diventa infatti sempre più facile trovarle con frequenza nei mercati e nei supermercati.
Le carote nere condividono con quelle viola una sostanziale differenza dalle comuni carote arancioni: una minor quantità di vitamine del gruppo A (su tutte, il carotene) e una alta quantità di ottimi antiossidanti del gruppo delle antocianine, membri della famiglia dei flavonoidi e causa della intensa pigmentazione.
I pigmenti che danno il colore della carota infatti, sono frutto di una antica e attenta selezione per mero gusto estetico. Prima di allora in natura le carote si trovavano in vari colori con uno spettro che va dal bianco al nero passando per il giallo.
Una volta riusciti a superare l’impatto visivo con questa “nuova” verdura, scopriremo che anche il sapore è lievemente differente, infatti le caratteristiche organolettiche cambiano sensibilmente con il variare della chimica.
Poche curiose caratteristiche: la prima è il lieve retrogusto che ricorda altre radici, come la barbabietola; la seconda è la dolcezza lievemente inferiore a quella delle carote arancioni, che devono appunto il loro successo commerciale alla quantità di zuccheri in essa contenuti che si traducono al palato in dolcezza.
Terza caratteristica, se volete paradossale, l’assenza di una strana forma di retrogusto amarognolo che è possibile trovare alcune volte nelle carote arancioni specie quando preparate in alcune ricette.
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Utilizzo in cucina delle carote nere
Dati queste caratteristiche, come andremo ad utilizzare le nostre carote nere? Anzitutto, la combinazione di zuccheri e antociani con forte potere antiossidante rende le carote nere perfette per preparare una delle migliori bevande fermentate, il kanji, di origine indiana, ideale per aiutare la flora intestinale e per reintegrare sali minerali e vitamine.
Rimanendo in tema di bevande, va detto che il frullato e il succo di carote nere sono due delle migliori bevande che si possono trarre dalle verdure.
L’ideale è utilizzare una centrifuga o un estrattore per estrarne il succo, mentre nel caso si abbia a disposizione solo un frullatore sarà necessario aggiungere un liquido: ottimi sono il succo di limone o succo di arancia, che permettono al prodotto finale di mantenersi più a lungo. Una buona combinazione è anche quella carote nere con latte di cocco.
Utilizzi meno comuni
La carota nera può sostituire in tutto e per tutto la carota arancione: si presta bene alle insalate, è buonissima alla julienne cotta assieme ai piselli o ad altri legumi, tagliata a rondelle molto sottili e immerse per pochi secondi in olio bollente ci dà delle chips da leccarsi i baffi ed è tutta da provare cotta al vapore con infine un filo d’olio e una lieve spruzzata di sale dell’Himalaya per chi pratica sport!
Ma ecco qualche idea un pochino piu’ innovativa:
> Carote nere al forno con aceto balsamico: Assieme alle classiche patate al forno si aggiungeranno 3 o 4 carote nere, pelate e tagliate a dadoni. Una volta pronte, ricoprire di un buon aceto balsamico per una combinazione finale più che raffinata.
> Yogurt di carote nere e fichi d'India: Ecco una ricetta per la colazione mattutina o per chi deve riprendersi dopo l’uso di antibiotici: yogurt bianco, carote nere tagliate alla julienne, fichi d'India tagliati a pezzi fini. Dolce, fresco, piacevole.
> Carote nere in umido: In una teglia antiaderente metteremo dell’olio di oliva con 3 o 4 spicchi d’aglio tritati. Appena il tutto inizia a soffriggere possiamo aggiungere 6 carote nere tagliate per la lunga, zenzero tagliato fine, salvia, un cucchiaio di miele e, dopo qualche minute di cottura dutante il quale gireremo gli ingredienti senza sosta, un bicchiere d’aqua e del sale. Coprire e lasciare cuocere girando ogni tanto.
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